L'Europa sta vivendo una silenziosa rivoluzione digitale che potrebbe ridefinire il concetto stesso di connettività domestica. Mentre le infrastrutture in fibra ottica continuano a rappresentare l'eccellenza assoluta in termini di velocità e stabilità, una tecnologia alternativa si sta affermando come soluzione concreta per milioni di abitazioni ancora escluse dalla banda larga di ultima generazione. Il Fixed Wireless Access basato su reti 5G non è più soltanto una promessa futuristica, ma una realtà tangibile che sta colmando il divario digitale in quelle zone dove i cavi tradizionali faticano ad arrivare.
I numeri parlano chiaro e delineano uno scenario in rapida evoluzione. Secondo l'ultimo Ericsson Mobility Report, il Fixed Wireless Access rappresenterà oltre il 35% delle nuove connessioni broadband fisse a livello globale, con una proiezione che prevede il raggiungimento di 350 milioni di connessioni entro la fine del 2030. Questi dati testimoniano come il 5G stia trascendendo la sua funzione originaria di tecnologia mobile per smartphone, trasformandosi in un pilastro fondamentale dell'accesso domestico a internet.
La velocità non è quella della fibra
La situazione europea rivela progressi significativi ma anche margini di miglioramento rispetto ad altre regioni mondiali. La copertura del 5G su banda media ha superato il 50% della popolazione europea entro la fine del 2024, un traguardo importante che tuttavia evidenzia come il continente debba ancora recuperare terreno rispetto a mercati più avanzati come il Nord America o l'India. Questa disparità geografica nella diffusione della tecnologia rappresenta sia una sfida che un'opportunità per accelerare l'implementazione nelle aree ancora scoperte.
Gli operatori telefonici stanno adattando le proprie strategie commerciali a questa nuova realtà tecnologica, introducendo piani tariffari strutturati sulla velocità di connessione, analogamente a quanto avviene per le tradizionali connessioni via cavo o fibra. Questo approccio permette agli utenti di selezionare l'opzione più adeguata alle proprie esigenze specifiche e alle possibilità economiche, democratizzando l'accesso a connessioni performanti anche in assenza di infrastrutture cablate.
La questione delle prestazioni rimane centrale nel dibattito sulla validità del 5G come alternativa alla fibra ottica. Sebbene le velocità offerte dalla tecnologia wireless di quinta generazione non raggiungano i picchi massimi garantiti dalle migliori connessioni in fibra, che possono toccare diversi gigabit al secondo, le performance del 5G FWA si dimostrano ampiamente sufficienti per la stragrande maggioranza delle attività digitali quotidiane. Lo streaming video in alta definizione, il gaming online, le videochiamate professionali e il lavoro da remoto trovano nel 5G un supporto più che adeguato.
Erik Ekudden, Senior Vice President e Chief Technology Officer di Ericsson, sottolinea come l'implementazione del 5G Standalone continui a stimolare nuove opportunità di crescita e innovazione nel settore delle telecomunicazioni. Questa evoluzione tecnologica non rappresenta semplicemente un upgrade delle prestazioni esistenti, ma apre scenari inediti per l'integrazione di servizi avanzati e applicazioni che richiedono connettività affidabile e a bassa latenza.
Insomma, è un compromesso
L'approccio al 5G domestico richiede un cambio di prospettiva che abbraccia un po' la logica del compromesso. Questa resta una tecnologia quale soluzione di ripiego per chi non può accedere alla fibra, anche se può diventare strategia complementare che amplia le possibilità di connessione e accelera la digitalizzazione del territorio. La flessibilità intrinseca delle reti wireless consente implementazioni rapide e costi di infrastruttura ridotti, fattori cruciali per raggiungere aree geograficamente complesse o economicamente meno attrattive per i tradizionali investimenti in fibra.
La crescita prevista fino a 350 milioni di connessioni FWA entro il 2030 non è soltanto una proiezione numerica, ma il riflesso di un cambiamento strutturale nelle modalità di accesso alla rete. Questo trend indica che milioni di utenti scopriranno nei prossimi anni una qualità di connessione precedentemente inaccessibile, contribuendo a ridurre il divario digitale che ancora caratterizza molte regioni europee e mondiali.
La vera svolta del 5G domestico risiede nella sua capacità di garantire che nessuno venga escluso dalla trasformazione digitale in corso. Mentre le discussioni tecniche continuano a confrontare prestazioni e specificazioni, la realtà pratica dimostra che questa tecnologia sta già permettendo a milioni di persone di vivere appieno il mondo digitale, indipendentemente dalla presenza di un cavo in fibra ottica che arrivi direttamente alle loro abitazioni.
Come funziona la tecnologia FWA
Dal punto di vista tecnico, il Fixed Wireless Access sfrutta il principio della beam forming, una tecnologia che consente alle antenne 5G di concentrare il segnale radio in direzioni specifiche, aumentando significativamente l'efficienza e la qualità della connessione. Questa caratteristica rappresenta un'evoluzione cruciale rispetto alle precedenti generazioni di tecnologie wireless, che distribuivano il segnale in modo omnidirezionale con inevitabili dispersioni di potenza.
L'Italia ha una storia particolare nel campo delle telecomunicazioni wireless. Negli anni 2000, fu uno dei primi paesi europei a sperimentare il WiMAX (Worldwide Interoperability for Microwave Access) come soluzione per l'accesso fisso wireless. Sebbene quella tecnologia non raggiunse mai una diffusione di massa, l'esperienza acquisita dai tecnici italiani si rivelò preziosa per lo sviluppo delle successive implementazioni 5G.
Un aspetto affascinante del FWA riguarda il suo impatto ambientale. Secondo uno studio condotto dal Politecnico di Milano nel 2023, l'implementazione di reti wireless fisse produce un'impronta carbonica inferiore del 40% rispetto alla posa di nuovi cavi in fibra ottica, principalmente a causa dell'eliminazione dei lavori di scavo e della riduzione del materiale plastico necessario per i rivestimenti dei cavi.
La Corea del Sud, paese pioniere nelle tecnologie 5G, ha sviluppato un approccio ibrido particolarmente interessante: le smart cities coreane utilizzano il Fixed Wireless Access non solo per le abitazioni, ma anche per connettere sensori IoT distribuiti nel territorio urbano, creando una rete capillare che supporta applicazioni di monitoraggio ambientale, gestione del traffico e sicurezza pubblica.
Una curiosità tecnica riguarda la gestione dello spectrum sharing: le reti FWA 5G devono condividere le frequenze radio con altri servizi, inclusi i sistemi di comunicazione satellitare e le applicazioni militari. Questo complesso equilibrio richiede algoritmi sofisticati di gestione dinamica dello spettro, sviluppati attraverso collaborazioni internazionali che coinvolgono enti di ricerca, operatori e autorità di regolamentazione.
Il fenomeno del Fixed Wireless Access rappresenta anche un interessante caso di leapfrogging tecnologico: paesi con infrastrutture di telecomunicazioni meno sviluppate possono saltare direttamente alle tecnologie più avanzate senza dover investire nelle costose infrastrutture intermedie, proprio come accadde con la telefonia mobile nei paesi in via di sviluppo negli anni '90.