PMI: gestire le informazioni per crescere

Le PMI in grado di gestire il patrimonio informativo sono quelle con maggiore potenziale di crescita. Lo evidenzia una ricerca Microsoft

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a cura di Giuseppe Saccardi

Una ricerca Microsoft-Ipsos Mori 2016 che ha avuto come argomento “PMI e nuove tecnologie: il valore dei dati", evidenzia come In uno scenario dominato dai Big Data, le PMI italiane in grado di gestire il proprio patrimonio informativo siano quelle con maggiore potenziale di crescita.

Le PMI dotate di competenze e tecnologie utili per estrapolare insight strategici dal patrimonio informativo aziendale, risultano anche essere quelle che traineranno la crescita economica del Paese, dal momento che è più probabile che lancino nuovi prodotti o servizi (46% rispetto a 17%) o che approdino su mercati esteri (43% contro il 17%).

Microsoft PMI

Propensione alla gestione del proprio patrimonio informativo

E' peraltro un andamento in linea con il quadro europeo, che conferma essere le PMI più attente ai dati, anche le più propense all’innovazione di prodotto (45% VS 27%) e all’internazionalizzazione (32% VS 18%). 

Veniamo alle considerazioni dei ricercatori sui dati evidenziatisi. Nel panorama europeo, l’Italia si distingue nel complesso per una buona capacità di gestire i dati: il 60% dei Business Decision Maker delle PMI italiane crede che i dipendenti della propria azienda siano ‘attrezzati’ per gestire dati e insight che emergono dai vari reparti. E in effetti anche i dipendenti sono allineati, dal momento che il 66% ritiene di avere competenze e strumenti per poter beneficiare di insight aziendali.

In particolare il 66% dei dipendenti delle PMI italiane afferma di essere in grado di accedere in modo immediato alle informazioni e agli insight di business per rispondere alle esigenze dei clienti e il 62% afferma che le informazioni sono facilmente disponibili per aiutarli a identificare e cogliere nuove opportunità.

Dalla ricerca emerge anche un certo appetito per investimenti in strumenti di analisi, interesse motivato dal desiderio di ottimizzare i processi di business: il 50% dei decisori delle PMI italiane afferma che la propria azienda ha intenzione di investire in data analytics, puntando su tool che spazino dalle misurazioni real-time al consolidamento dei dati trasversali a più reparti (anche l’Internet of Things viene citato come una prospettiva di investimento).

In generale i Big Data vengono considerati una leva importante nell’identificare nuove opportunità di business: il 60% dei decisori aziendali reputa gli analytics una priorità per individuare prospect. Anche la data security viene considerata una priorità nell’ambito della strategia IT aziendale (60%).

Quello dei Big Data è un fenomeno ormai pervasivo e aziende di qualsiasi dimensione e settore possono fare affidamento su una quantità sempre crescente di dati provenienti dalle varie funzioni aziendali, ma anche da clienti, fornitori e partner e che possono generare utili insight in termini di consumi, vendite e tendenze di mercato. Gestire questi dati non è una prerogativa delle aziende di grandi dimensioni, anzi rappresenta una leva di crescita per quelle piccole e medie. Per questo Microsoft s’impegna per accompagnare le PMI italiane nel proprio percorso di trasformazione digitale puntando anche su Cloud Computing, Big Data e Internet of Things e offre formazione, consulenza e strumenti intuitivi per raccogliere dati utili e tradurli in informazioni a supporto dei processi decisionali”,  ha commentato Vincenzo Esposito, Direttore della Divisione Piccola e Media Impresa e Partner di Microsoft Italia.