Logo Tom's Hardware
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Tom's Hardware Logo
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Forum
  • Sconti & Coupon
Black Friday

Novità!

Prova la nuova modalità di navigazione con le storie!

Accedi a Xenforo
Immagine di Windows è pieno di agenti AI, ma la gente lo detesta Windows è pieno di agenti AI, ma la gente lo detesta...
Immagine di Microsoft Teams anti-assenteismo, presto dirà se sei davvero in ufficio Microsoft Teams anti-assenteismo, presto dirà se sei davver...

Questa startup pensa che i deepfake abbiano i giorni contati

Fabio Ugolini di TrueScreen spiega come l'azienda certifichi l'autenticità dei dati digitali contro deepfake e manipolazioni IA tramite metodologie forensi

Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più
Avatar di Antonino Caffo

a cura di Antonino Caffo

Editor

Pubblicato il 01/10/2025 alle 08:39

La notizia in un minuto

  • TrueScreen abbandona il rilevamento dei deepfake per concentrarsi sulla certificazione preventiva alla fonte, utilizzando protocolli forensi identici a quelli dell'FBI per garantire l'autenticità dei contenuti digitali
  • L'azienda italiana ha sviluppato una metodologia che replica i protocolli di sicurezza delle forze dell'ordine, acquisendo dati in ambienti completamente isolati e offline per prevenire qualsiasi manipolazione
  • Con focus su assicurazioni, banche e costruzioni, TrueScreen punta a diventare l'infrastruttura obbligatoria per la certificazione digitale, sfruttando i brevetti sulla ISO 2700037 e mirando a un futuro dove la certificazione forense sarà legalmente obbligatoria
Riassunto generato con l'IA. Potrebbe non essere accurato.

La manipolazione dei contenuti multimediali è diventata così sofisticata da rendere praticamente impossibile distinguere tra reale e artificiale. Le tecnologie di intelligenza artificiale generativa, dai deepfake ai più recenti modelli come Nano Banana, stanno evolvendo a una velocità tale che le soluzioni di rilevamento tradizionali risultano obsolete nel giro di pochi mesi. In questo scenario complesso, l'azienda italiana TrueScreen ha scelto di abbandonare la rincorsa tecnologica per concentrarsi su una strategia completamente diversa: certificare l'autenticità alla fonte.

Fabio Ugolini, CEO e co-fondatore di TrueScreen, ha illustrato durante il The Bologna Gathering come il problema non risieda tanto nella capacità di identificare contenuti manipolati quanto nella necessità di garantire che determinate informazioni non possano mai essere alterate. "Il tema vero non è rilevare ciò che è stato manipolato," spiega Ugolini, "il tema vero è garantire che non possa esserlo mai più." Questa filosofia rappresenta un cambio di paradigma fondamentale: invece di rincorrere le sempre più sofisticate tecnologie di manipolazione, TrueScreen si concentra sulla prevenzione assoluta attraverso una metodologia forense internazionalmente riconosciuta.

L'approccio dell'azienda italiana si basa su protocolli di sicurezza che replicano esattamente quelli utilizzati dalle forze dell'ordine per raccogliere prove digitali incontestabili. Durante il processo di acquisizione, i dati vengono catturati in un ambiente completamente isolato e offline, dove "niente entra e niente esca", come sottolinea il CEO. Questo metodo non si limita all'analisi del file finale, ma include una "bonifica" completa del dispositivo utilizzato, prevenendo qualsiasi forma di manipolazione, inclusa quella della geolocalizzazione.

La metodologia forense applicata al business

La tecnologia sviluppata da TrueScreen replica fedelmente i protocolli che un agente dell'FBI deve rispettare per garantire l'ammissibilità delle prove raccolte in tribunale. Ugolini, laureato in legge, è particolarmente attento agli aspetti giuridici della certificazione: sebbene riconosca che "il giudice è libero di accettare o non accettare a seconda del suo giudizio", sottolinea come un dato certificato dalla sua azienda renda la contestazione "praticamente impossibile". Il vantaggio competitivo risiede non solo nella rigorosità della metodologia, ma anche nella trasparenza del codice, completamente auditabile e deterministico.

L'integrazione della soluzione TrueScreen nei processi aziendali avviene a monte, direttamente nei sistemi dei clienti, con particolare focus su assicurazioni, banche e società di costruzioni. Questo approccio si è rivelato particolarmente efficace durante l'emergenza post-alluvione in Romagna, dove la Camera di Commercio ha adottato la tecnologia per la rendicontazione dei danni, guidando gli utenti nell'acquisizione certificata dei dati e contrastando efficacemente i tentativi di frode da parte di "sciacalli" opportunisti.

La rapidità dell'evoluzione tecnologica nel campo dell'intelligenza artificiale generativa rappresenta una delle sfide più complesse del settore. "Quello che vedevamo tre mesi fa non c'entra niente con quello che vediamo oggi," osserva Ugolini, evidenziando come modelli recenti come Nano Banana siano così avanzati che "non la rileva quasi nessuno, tranne pochi". Questa accelerazione rende evidente l'inadeguatezza di qualsiasi strategia basata esclusivamente sulla detection post-produzione.

La nostra scommessa è che sarà obbligatorio garantirlo alla fonte

TrueScreen ha costruito la propria strategia su una convinzione precisa: l'impossibilità per qualsiasi intelligenza artificiale di tenere il passo con l'evoluzione delle tecnologie di manipolazione. "Non esisterà nessuna IA in grado di rincorrere IA," afferma con decisione il CEO, spiegando come l'unica soluzione sostenibile sia quella di certificare l'autenticità al momento della creazione del contenuto. Questa visione trova riscontro anche nelle iniziative legislative, come la proposta di legge della Carfagna sul watermarking, sebbene Ugolini ritenga che un semplice watermark sia insufficiente per affrontare la complessità del problema.

Verso un futuro di certificazione obbligatoria

La strategia di mercato dell'azienda italiana punta a diventare l'infrastruttura invisibile ma imprescindibile per la certificazione digitale. "Non vogliamo essere TrueScreen sul mercato," chiarisce Ugolini, "noi vogliamo essere magari quella cosa che non vedi, ma sotto..." Questo posizionamento si basa su un vantaggio competitivo: l'adesione alla ISO 2700037, per la quale l'azienda detiene numerosi brevetti e licenze, rendendo di fatto obbligatorio il passaggio attraverso la loro tecnologia per chiunque voglia implementare soluzioni di certificazione conformi agli standard internazionali. Non a caso, la piattaforma è quella utilizzata dall'associazione nazionale degli investigatori privati. "Così si assicura la catena del valore probatorio, con uno strumento che è garanzia di autenticità".

Il modello di business di TrueScreen, che punta a raggiungere un milione di recurring revenue dopo tre anni di attività, si concentra principalmente sul mondo enterprise, dove esiste "il controllo della filiera". Le principali Certification Authority stanno già negoziando con l'azienda, riconoscendo la necessità di integrarsi con una tecnologia che il CEO prevede diventerà presto obbligatoria. "Io mi immagino un futuro dove questa roba sarà obbligatoria," conclude Ugolini, delineando uno scenario in cui la certificazione forense digitale non rappresenterà più una nicchia tecnologica, ma il pilastro fondamentale per garantire l'affidabilità delle informazioni nell'economia digitale.

La visione di TrueScreen va oltre la semplice soluzione tecnologica: si tratta di costruire le fondamenta di un nuovo ecosistema digitale dove la fiducia non sia più una questione di fede, ma una garanzia tecnica verificabile. In un mondo dove la manipolazione di contenuti multimediali è diventata accessibile a chiunque, l'approccio preventivo della certificazione alla fonte potrebbe rappresentare l'unica strada percorribile per preservare il valore informativo, economico e legale dei dati digitali.

Contenuto esclusivo

Inserisci la tua email per sbloccare l'intero articolo.

Rispettiamo la tua privacy. Non condivideremo mai la tua email con terze parti.

Leggi altri articoli

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?

Invia

Per commentare come utente ospite, clicca triangoli

Cliccati: 0 /

Reset

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione

Non perdere gli ultimi aggiornamenti

Newsletter Telegram

I più letti di oggi


  • #1
    Lavorare 72 ore a settimana, il nuovo modello che piace a USA e Cina
  • #2
    BMW X3 20d: il SUV più desiderato d'Italia cambia forma
  • #3
    Sono già 8 milioni gli utenti che programmano con Lovable AI
  • #4
    22% di sconto su Amazon con appena 25€ di spesa
  • #5
    Può esistere massa senza il bosone di Higgs?
  • #6
    Unieuro non si ferma: le promozioni del Black Friday continuano
Articolo 1 di 4
Microsoft Teams anti-assenteismo, presto dirà se sei davvero in ufficio
Da dicembre, Microsoft Teams sui client Windows e macOS introdurrà il rilevamento automatico della posizione tramite rete Wi-Fi. La funzionalità, nata per l'efficienza, è subito vista come uno strumento anti-assenteismo che pone un rischio per la privacy.
Immagine di Microsoft Teams anti-assenteismo, presto dirà se sei davvero in ufficio
3
Leggi questo articolo
Articolo 2 di 4
Windows è pieno di agenti AI, ma la gente lo detesta
Il presidente di Windows, Pavan Davuluri, ha ribadito la strategia di Microsoft per trasformare il sistema operativo in una piattaforma "agentica" basata sull'IA, incontrando il forte dissenso degli utenti.
Immagine di Windows è pieno di agenti AI, ma la gente lo detesta
1
Leggi questo articolo
Articolo 3 di 4
Per essere promossi non serve un titolo di studio prestigioso (secondo questo ex CEO)
Dan Springer, ex CEO di DocuSign e attuale guida di Ironclad, sostiene che per la promozione aziendale contino solo competenze, etica del lavoro e controllo dell'ego, molto più del titolo accademico.
Immagine di Per essere promossi non serve un titolo di studio prestigioso (secondo questo ex CEO)
1
Leggi questo articolo
Articolo 4 di 4
SumUP ti fa risparmiare al Black Friday con questi bundle esclusivi
POS Lite Starter Kit Includes: POS Lite + Solo + Epson Printer Price: 459 EUR/£ Black Friday Price: 359 EUR/£ POS Lite Full Kit Includes: POS Lite + Solo + Epson printer + Cash drawer Price: 499 EUR/£ Black Friday Price: 399 EUR/£ POS Lite Retail Kit Includes: POS Lite + Solo + Epson printer + Cash drawer + Scanner Price: 539 EUR/£ Black Friday Price: 439 EUR/£
Immagine di SumUP ti fa risparmiare al Black Friday con questi bundle esclusivi
Leggi questo articolo
Footer
Tom's Hardware Logo

 
Contatti
  • Contattaci
  • Feed RSS
Legale
  • Chi siamo
  • Privacy
  • Cookie
  • Affiliazione Commerciale
Altri link
  • Forum
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • CulturaPop
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay

Tom's Hardware - Testata giornalistica associata all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana, registrata presso il Tribunale di Milano, nr. 285 del 9/9/2013 - Direttore: Andrea Ferrario

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 - REA: MI - 1729249 - Capitale Sociale: 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.