Afterlife of the party, la recensione del nuovo film Netflix

Su Netflix è disponibile Afterlife of the party, la nuova commedia soprannaturale che parla di seconde occasioni, amicizie e perdono.

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a cura di Francesca Borrello

E’ ora disponibile in streaming Afterlife of the party, la nuova commedia soprannaturale di Netflix con protagonista Victoria Justice! La star di Nickelodeon approda sul colosso dello streaming nei panni di Cassie, una ragazza molto esuberante e forse un filo troppo egocentrica, tutta feste e divertimento. Insomma quella che si suol dire l’anima della festa! Tuttavia, un incidente cambia totalmente i suoi progetti futuri, facendola confrontare con il proprio passato e i propri sentimenti.

L’anima… dopo la festa

La storia di Afterlife of the party comincia con il presentarci Cassie (interpretata da Victoria Justice), la protagonista del film. E' una giovane organizzatrice di eventi che si destreggia tra il proprio lavoro e la vita mondana di cui è una seguace sfegatata. E’ la settimana del suo compleanno e come da tradizione, è solita festeggiare in grande stile, trascinando alle feste anche la propria migliore amica e coinquilina Lisa (Midori Francis).

Al contrario di Cassie, Lisa è introversa, dedita al proprio lavoro di paleontologa e molto concentrata sulla propria carriera, tanto da azzerare il tempo dedicato al divertimento. Le divergenze tra le due amiche sono talmente ampie da portarle a litigare proprio la sera stessa durante i festeggiamenti, mettendo in luce le differenze tra gli stili di vita di Cassie e Lisa, che troncano così in malo modo la propria amicizia. La storia però, prende una piega inaspettata il giorno successivo quando Cassie, svegliandosi frastornata dai festeggiamenti della sera prima, si reca in bagno barcollando, finendo con lo scivolare, sbattere la testa sul water e… morire. Cassie si risveglia poco dopo, o almeno così le sembra, in una stanza arredata di tutto punto secondo il proprio gusto. Val (Robyn Scott), il suo angelo custode temporaneo, la ragguaglia su ciò che è successo durante la sua assenza sulla Terra e la informa che si trova in un limbo a causa di alcune situazioni irrisolte sulla terra.

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La lista comprende le persone più care a Cassie: Lisa, la sua migliore amica con una vita sentimentale pressoché assente e molta insicurezza in sé stessa; il padre (Adam Garcia) istruttore di yoga, che non riesce ad andare avanti dopo la scomparsa della sua unica figlia, ed infine sua madre (Gloria Garcia), che l’ha abbandonata quando era solo una bambina. Ma riuscirà Cassie ad assicurarsi un posto in Paradiso, mettendo da parte il proprio orgoglio e i propri sentimenti, per incentrarsi sui propri cari aiutandoli nelle loro vite?

Molti cliché e poche pretese

Nelle due ore scarse di durata, Afterlife of the party è esattamente ciò che ci si aspetta di vedere: la classica commedia americana, piena di bei sentimenti, vestiti scintillanti e canzoncine pop adatte forse più ad una fascia adolescenziale che a quella di giovani adulti. Alcuni dei personaggi sono rappresentazioni totali di cliché ampiamente usati nel cinema, proprio a partire dalla protagonista, Cassie. Una classica ragazza americana tutta feste e frivolezze, contrapposta all’idea cinematografica che si ha della “secchiona” di turno (Lisa), o dal nerd carino ma infinitamente impacciato interpretato da Timothy Renouf.

Il tema delle seconde occasioni per dire ai propri amati ciò che si prova o per perdonare qualche torto subito, è decisamente ricorrente nelle commedie americane. Basti pensare a Il Paradiso può attendere o al suo remake con Chris Rock Ritorno dal Paradiso, o al famosissimo Ghost. Se però in questi film, si è riusciti a dare ampio spazio alla trama e ai punti salienti che trattenevano lo spirito sulla Terra, in Afterlife of the party il tutto viene risolto in maniera alquanto frettolosa e superficiale, nonostante durante il film acquistino un peso ben più grande di quello dimostrato. Tuttavia, nonostante queste pecche e la trama abbastanza prevedibile, Afterlife of the party non pretende di essere più di ciò che è realmente: un leggero passatempo per una serata in casa, magari tra amici. Il ritmo è sostenuto e ben incalzante, anche se non c’è niente che effettivamente tenga incollato allo schermo lo spettatore con un elevato interesse. Riesce però a risultare piacevole e a tratti divertente, con una leggera morale snocciolata in sottofondo, in modo quasi subliminale.

Nel complesso, si può quasi dire che il cast rispecchia un po’ quello che è Afterlife of the party: niente di superlativo o estremamente entusiasmante, pur risultando comunque adatto al ruolo. Midori Francis, interpretando la migliore amica di Cassie, è l’unica degli interpreti secondari che si fa un po’ più notare rispetto agli altri, ma forse è anche perché il suo tempo nella storia riesce quasi ad eguagliare quello della protagonista.

Senza dubbio però, l’attrice che è riuscita effettivamente a spiccare tra tutti è Victoria Justice, interprete di Cassie, e non solo perché è la protagonista della pellicola. La vena frizzante che caratterizza la sua recitazione è quella che riesce a trascinare e legare bene tutti gli altri personaggi, pur non potendo fare molto di più per il film. Questa sua particolarità è anche quella che ha definito il suo background in Nickelodeon, portandola dall’essere uno dei personaggi ricorrenti in Zoey 101 ad essere la protagonista di una serie televisiva in Victorious, in cui interpreta una teenager che frequenta un’accademia di arti dello spettacolo di Los Angeles. Afterlife of the party non è esattamente un film pieno di emozioni o colpi di scena che riesce a tenervi col fiato sospeso. Dopotutto, essendo una commedia non è quello il suo scopo. Risulta essere dunque il sottofondo perfetto per una serata tranquilla, capace di regalare qualche sorriso e risata di tanto in tanto, senza prendersi troppo sul serio.