Azul - Le Vetrate di Sintra: la recensione. Un gioco per mastri vetrai

Azul - Le Vetrate di Sintra è un gioco astratto ideato da Kisling, un vero e proprio seguito del famoso Azul. Con il fratello condivide la meccanica di base e la ricchezza dei materiali. Se in Azul l’eleganza e la semplicità delle regole è il piatto forte, in Azul - Le Vetrate di Sintra la profondità delle scelte strategiche catturerà il vostro interesse.

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a cura di Japo Orbo

Azul - Le Vetrate di Sintra è un gioco astratto “vestito” con una interessante ambientazione e abbellito da sontuosi materiali. La meccanica di base, pesca delle tessere colorate e loro posizionamento sulla plancia di gioco, è esattamente quella già vista in “Azul”. Le Vetrate di Sintra non è però un semplice reboot ma introduce nuove meccaniche di gioco e un differente sistema di attribuzione del punteggio. La nuova ambientazione, i dettagli curati e le differenti regole basteranno a donargli uno status sufficiente per un acquisto mirato? Lo scopriremo di seguito!

Dopo aver fatto decorare il palazzo di Evora, Re Manuel I di Portogallo desidera ingaggiare i migliori maestri vetrai del mondo per le finestre del palazzo Reale di Sintra. Sarai tu il migliore nel costruire la più splendida vetrata di tutto il Portogallo?

Azul "parte seconda"

Già nel titolo l’autore non nasconde che il feeling che i giocatori proveranno attorno al tavolo di Azul - Le Vetrate di Sintra sarò molto simile a quello provato durante una partita ad Azul. Messo alla prova in effetti ha molto da condividere con il fratello al punto da sembrare, a prima vista, una differente versione del medesimo gioco. Sembra quasi che l’autore durante il playtesting abbia deciso di sviluppare due evoluzioni dello stesso titolo. Le Vetrate di Sintra è però un gioco interessante, con una meccanica di base solidissima e un sistema di attribuzione dei punteggi intrigante ed originale. È un Azul parte seconda, esattamente come il seguito di un film di successo. Le sensazioni e il mood attorno al tavolo sono le medesime del primo capitolo, ma l’esperienza finale di gioco differisce sostanzialmente da quella offerta da Azul. Esattamente come il seguito di un film famoso potrà perciò risvegliare un piacevole (o spiacevole) de-javù e/o sorprendervi con nuove sfumature.

Se non conoscete Azul

Se non avete giocato ad Azul, questo nuovo gioco, Le Vetrate di Sintra, è a mio parere un ottimo acquisto. I motivi sono presto detti: la meccanica di base è molto solida, il regolamento si legge e spiega in pochi minuti, le possibilità strategiche sono numerose. Imparare a giocare a questo titolo (un astratto nel quale la fortuna ha davvero un ruolo ridotto) richiederà ovviamente diverse partite ma che saranno piacevoli ed appassionanti sin dalla prima sessione. L’esperienza di gioco “materica” ottenuta grazie ai quadratini di plastica trasparente e il colorato modo in cui apparecchia il tavolo lo rendono davvero un titolo interessante sia da mostrare ai vostri amici a casa che da portare in ludoteca.

La meccanica di base

Nel dettaglio ciascun giocatore dovrà selezionare quali lastre prendere al mercato. La regola è molto semplice: può essere preso un solo colore di lastra (dovranno essere presi tutti i pezzi che posseggono quel medesimo colore) per ciascun banco del mercato. Le lastre così ottenute dovranno essere aggiunte sulla propria plancia di gioco composta da otto sezioni, o vetrate, diverse. I pezzi dovranno essere aggiunti su una singola vetrata. Se la vetrata è “completa”, si ottengono dei punti e si posiziona una delle lastre sulla plancia sottostante, incastonata finalmente nella cornice muraria del palazzo. La vetrata viene poi girata perché venga completato anche il suo retro nei successivi turni.

Le otto vetrate di cui è composta la plancia (fronte e retro) vengono di partita in partita mischiate e posizionate in modo differente rendendola di fatto diversa da quella di tutti gli altri giocatori. Questo dettaglio introduce una variabile randomica in un gioco altrimenti di sola logica: potrà essere che sulle mie vetrate un colore di lastra non sia in un determinato momento necessario o che all'opposto sia costretto a cercare sempre i medesimi colori. Le lastre che non posso aggiungere alle mie vetrate vengono “rotte” e fanno perdere punti al giocatore così sbadato o sfortunato da averne accumulate troppe. Azul - Le Vetrate di Sintra è un gioco che si impara facilmente e che è più difficile da spiegare che da giocare. La durata di una partita è davvero ridotta (i 30-45 minuti segnati sulla scatola sono realistici) e lascia in bocca il desiderio di fare subito una seconda sfida, per cercare di controllare al meglio le proprie scelte strategiche.

La strategia del gioco

In Azul - Le Vetrate di Sintra le scelte strategiche sono numerose: quali lastre colorate andrò a prendere? In quale delle mie vetrate le andrò a montare? Quali vetrate vorrò completare e soprattutto quando vorrò completarle? Il sistema di punteggio premia il giocatore che ha completato le vetrate più a destra della plancia, ma le vetrate a sinistra valgono più punti. Allo stesso modo completare molti “fronte” di vetrata permette di ottenere numerosi punti durante la partita, ma aver completato sia il fronte che il retro di una vetrata permette di ottenere più punti alla fine della partita. Queste differenze nell'attribuzione dei punteggi costringono il giocatore a sperimentare diverse strategie di gioco e risultano azzeccate e particolarmente eleganti dopo una manciata di partite. Data l’elevato numero di scelte disponibili è invece difficile pensare anche ad una strategia atta a rovinare il gioco degli altri seduti attorno al tavolo. Gli eventuali fastidi che potete provocare agli altri giocatori sono casuali (ma non per questo meno incisivi). L’interazione fra i giocatori è pertanto presente ma quasi sempre in modo involontario.

Se conoscete Azul

Azul - Le Vetrate di Sintra ha molto punti in comune con il fratello maggiore (“maggiore” solo per una questione anagrafica) tanto da costringermi a recensirlo per “differenza” cioè sulla base di quelle cose che lo rendono davvero diverso rispetto al predecessore.

  1. Badare alla propria plancia di gioco e nel frattempo fare mosse che danneggino gli avversari è più difficile in Le Vetrate di Sintra. Il motivo è connesso al fatto che le plance di gioco in questo nuovo titolo sono sempre diverse e che un giocatore può decidere di spostare il proprio operaio invece di pescare un colore. Se vi piace avere un gioco in cui l’interazione fra i giocatori è voluta e ricercata potreste preferire Azul, altrimenti Le Vetrate di Sintra fa al caso vostro.
  2. Il sistema di punteggio in Azul è più lineare e semplice, mentre gioco ad Azul con mia figlia (sette anni) le Le Vetrate di Sintra sembra essere adatto per giocatori un filino più maturi e consapevoli. Scegliere quale lastra di vetro aggiungere alla propria plancia è più complesso e meno intuitivo. Qualcuno sosterrebbe anche meno “elegante” che è in effetti una riflessione degna di essere fatta. In buona sostanza ritengo Azul più elegante ma Le Vetrate di Sintra più strategico.
  3. La componentistica è ottima in entrambi i titoli. In Le Vetrate di Sintra ci sono più componenti (la torre del vetro, la plancia dei punti).

Se non ho Azul, vale la pena comprare Le Vetrate di Sintra?

Assolutamente . Si tratta di un titolo che consiglio senza riserve e senza timore di essere contraddetto (aspetto vostri commenti in fondo alla review!).

Se ho già Azul, vale la pena comprare Le Vetrate di Sintra?

Difficile rispondere oggettivamente a questa domanda. I titoli sono molto simili e se siete dei veri appassionati di Azul vorrete avere anche il fratello Le Vetrate di Sintra. All'opposto potreste essere degli appassionati di Azul “duri e puri” e poco apprezzare la “variazione sul tema” offerta da Le Vetrate di Sintra. Personalmente ho intenzione di tenere entrambi i titoli nella mia collezione e di alternare le partite con l’uno piuttosto che con l’altro.

Conclusioni

Azul - Le Vetrate di Sintra è un gioco intelligente che si basa su una meccanica riuscita e riesce a trasmettere nuove emozioni pur mantenendo il feeling già provato in Azul. Il rapporto qualità del gioco, qualità dei materiali e prezzo è ottimo e vi farà fare una buona figura sia che lo proponiate a giocatori esperti che a neofiti. Il titolo forse non è elegante come Azul ma è sicuramente maggiormente strategico nelle scelte a disposizione. Dopo qualche partita troverete utilissimo poter conoscere quali lastre dovrete montare sul retro delle vetrate (sono segnalate sotto l’arco gotico) per aumentare la profondità della vostra strategia. La possibilità di avere due sistemi di calcolo del punteggio finale impreziosisce un titolo già molto buono.

Materiali

I materiali sono eccellenti. Il cartoncino delle proprie vetrate è finalmente spesso e le lastre di vetro fantastiche. Dispiace solo il cartone leggero, un vero e proprio foglio, riservato alla plancia dei punti.

Gioco indicato per

Azul - Le Vetrate di Sintra è perfetto sia per giocatori alle prime armi che per player esperti. Le regole si imparano in pochi minuti ma le opzioni strategiche sono numerose e profonde. È difficile avere una interazione diretta con gli altri giocatori seppure indirettamente è possibile danneggiare o precludere le loro strategie. Azul - Le Vetrate di Sintra è un “must have” qualora non abbiate Azul. Se possedete Azul lo vorrete provare e avere, a meno che non siate tanto fan sfegatati del primo titolo da tollerare poco la “variazione sul tema” offerta da questo prodotto.