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Caliban - La Guerra, recensione: il secondo capitolo di The Expanse

Caliban - La Guerra, secondo capitolo della saga di The Expanse, la serie TV di Prime Video, torna in libreria con Fanucci.

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

Caliban - La Guerra, il secondo capitolo della saga di The Expanse, la space opera divenuta la serie di Prime Video, torna in libreria con Fanucci.

Dopo aver concluso la visione di The Expanse, la serie sci-fi di Prime Video, la tentazione di rivivere le emozioni dell’equipaggio di Holden è stata decisamente forte, tanto che, grazie a Fanucci, abbiamo affrontato la lettura della dimensione letteraria di The Expanse, in attesa di poter apprezzare il capitolo finale della saga. Memori della visione offerta dalla serie di Amazon Prime Video inevitabilmente alcuni dettagli dell’opera originale di Ty Franck e Daniel Abraham sono ora visivamente associati alla caratterizzazione apprezzata sul servizio streaming, ma la rilettura dell’intera saga resta comunque una lettura appassionante, come dimostrato dal secondo capitolo Caliban – La Guerra.

L’opera dei due autori, che hanno firmato la loro saga con lo pseudonimo di James S. A. Corey, si basa infatti su un mirabile esempio di world building. La narrativa sci-fi ha mostrato diversi esempi di quanto la costruzione di una dinamica sociale e culturale sia fondamentale nella definizione di una lunga saga letteraria, come dimostrato da maestri del calibro di Isaac Asimov (Il Ciclo delle Fondazioni) o Frank Herbert (Dune), una lezione che gli autori hanno mostrato di avere fatto propria.

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Caliban - La Guerra: il sistema solare si prepara alla guerra

Già la lettura di Leviathan – Il Risveglio, primo capitolo della saga di The Expanse, ha mostrato come questa umanità futura sia stata concepita con una profonda cura da parte degli autori. Complice di questa accurata opera di world building è la genesi del concept stesso di The Expanse, inizialmente partorito come gdr, quindi vincolato alla necessità di una caratterizzazione impeccabile sul piano delle dinamiche sociali e l’identità specifica dei personaggi. Se nel primo volume è apprezzabile la cura con cui sono state gettate le basi della saga, dando particolare risalto alla profonda disparità tra terrestri e cinturiani, gli eventi finali aprivano alla possibilità di un’accelerazione agli eventi.

La comparsa della protomolecola, infatti, è stata una rivelazione non solo per Holden e i suoi compagni, ma per l’intero Sistema Solare. La devastante fine di Eros, infatti, ha sconvolto definitivamente i già fragili equilibri in essere tra le diverse forze politiche, offrendo la possibilità di dare finalmente vita a quella che, già nel precedente volume, era parsa una resa dei conti a lungo attesa, specialmente dai Cinturiani. Caliban – La Guerra, muovendosi da questo presupposto, ha il compito di trasformare l’aperto finale del capitolo iniziale di The Expanse in una storia più articolata, che si fonda proprio sull’elemento alieno della saga: la protomolecola. Rivelazione che potrebbe affascinare per le potenzialità offerte dalla scoperta di una vita ultraterrena, ma che si rivela invece la fonte di una ricerca scriteriata da parte di Terra, Marte e Cinturiani.

La situazione tra le grandi potenze del sistema degenera rapidamente dopo gli eventi di Leviathan – Il Risveglio, tanto che tra Marte e Terra si arriva, causa un equivoco, a uno scontro su Ganimede. Occasione in cui la marine marziana Roberta ‘Bobby’ Draper scopre tracce di rapimenti di bambini, utilizzati in esperimenti segreti che coinvolgono la protomolecola. Dalla battaglia di Ganimede emerge soprattutto la fragilità dei rapporti diplomatici tra le diverse potenze umane, ma questa condizione di pericolo costante diventa la fonte di separazioni interne anche agli stessi governi. Soprattutto in quello terrestre.

Il governo delle Nazioni Unite viene attraversato da differenti correnti, con fini specifici che spesso non si rivolgono al benessere comune ma hanno finalità personali.  Un ambiente animato da macchinazioni e intrighi in cui si muove alla perfezione Avasarala, esperta politica, che dietro una grinta da consumata statista, condita da un vocabolario ben poco signorile, nasconde l’animo di una donna divisa tra dovere e senso del giusto.

Caliban – La Guerra non si limita a confermare quanto precedentemente apprezzato in Leviathan – Il Risveglio, ma diventa, in un certo senso, il vero punto di partenza della saga. Il precedente capitolo, da questo punto di vista, era l’assaggio di una galassia viva e vitale, con il compito di gettare non solo le basi strutturali dell’ambientazione, ma di dare il giusto risalto al volto principale di questa avventura, ossia James Holden. Tocca quindi a Caliban – La Guerra ampliare il parterre di volti che affrontano la crisi scaturita dall’utilizzo folle della protomolecola. Franck e Ty trovano il giusto equilibrio per introdurre i nuovi personaggi all’interno delle rodate dinamiche viste nel primo capitolo, senza dimenticare di approfondire la caratura di Holden e compagni.

Holden e la Rocinante al centro del complotto della promolecola

Soprattutto il capitano della Rocinante, si trova a dover gestire la pressione delle scelte compiute, cercando un nuovo equilibrio per sé e la sua famiglia, sentendo al contempo la crescente responsabilità verso l’intera umanità, a cui sperare, in ogni modo, di evitare una guerra senza eguali nella storia.

Una complessità emotiva che trova nella scrittura del duo dietro lo pseudonimo di Corey la giusta voce. La formula del racconto per capitoli già apprezzato nel primo capitolo rimanere alla base della struttura di Caliban – La Guerra, mostrando ulteriormente la validità di questa scelta stilistica, che premia i repentini cambiamenti di punti di vista, che colgono la giusta scansione narrativa per trasmettere la complessità di questa appassionante vicenda futura.

Caliban – La Guerra riconferma l’appassionante verve narrativa degli autori, che riescono a dare vita a un universo futuro tecnologicamente credibile, trovando una cifra stilistica che consente di valorizzare il susseguirsi degli eventi di The Expanse. Interessante notare come quanto raccontato in Caliban – La Guerra possa esser goduto anche a prescindere dalla lettura del precedente capitolo, condizione che consente di apprezzare la lettura come un primo inizio, complice l’entrata in scena di personaggi che avranno sempre maggior rilevanza nei capitoli successivi.

Voto Recensione di Caliban - La Guerra (The Expanse vol. 2)



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Sviluppo della trama del primo capitolo avvincente

  • - Nuovi personaggi interessanti e ben inseriti nella continuity

  • - Aspetto scientifico ben integrato nella narrazione della saga

Contro

  • - Non pervenuti

Commento

Caliban – La Guerra riconferma l’appassionante verve narrativa degli autori, che riescono a dare vita a un universo futuro tecnologicamente credibile, trovando una cifra stilistica che consente di valorizzare il susseguirsi degli eventi di The Expanse. Interessante notare come quanto raccontato in Caliban – La Guerra possa esser goduto anche a prescindere dalla lettura del precedente capitolo, condizione che consente di apprezzare la lettura come un primo inizio, complice l’entrata in scena di personaggi che avranno sempre maggior rilevanza nei capitoli successivi.

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