Children of the Atom Vol. 1 - Incredibili, la nuova generazione mutante?

Il rinascimento mutante avviato da Hickman con Powers of X/House of X ha dato un nuovo slancio all’universo degli X-Men. Eventi come X of Swords o il recente Gala Infernale hanno saputo valorizzare il nuovo corso degli homo superior, recentemente confermato nella nuova serie mensile X-Men e dalla miniserie Il processo di Magneto. Ad accumunare questi titoli è la scelta, ovvia, di dare risalto al punto di vista dei mutanti, focalizzando l’attenzione dei lettori sui krakoani, ma questa scelta non significa che il mondo sia rimasto indifferente alle azioni dei mutanti. Una reazione che si può muovere su diverse direttrici, dall’odio all’ispirazione, che trova una propria definizione in Children of the Atom Vol. 1 - Incredibili.

Arco narrativo andando in stampa oltreoceano tra luglio e ottobre 2020, Children of the Atom Vol. 1 - Incredibili si inserisce con intelligenza all’interno dell’attuale corso mutante. Il nome di questa miniserie richiama con una certa forza il mito dei mutanti di casa Marvel, non a caso spesso citati come Figli dell’Atomo, scegliendo di omaggiare quelli che sono stati gli elementi essenziali del mito degli X-Men, riportandoci, in un certo senso, alle origini stesso del mito dei giovani mutanti.

Children of the Atom Vol. 1 - Incredibili: gli eredi degli X-Men?

Se ripensiamo infatti alle prime storie degli anni ’60, gli X-Men di Lee e Kirby erano una metafora degli adolescenti americani del periodo, una ricostruzione declinata nella fantascienza dei problemi e delle quotidiane pulsioni di un teen-ager. Con il passare degli anni, questa caratteristica della serie si è man mano persa, facendo crescere i giovani protagonisti e portandoli a divenire degli eroi maturi, specie dopo gli eventi di Seconda Genesi e la successiva gestione Claremont. La comparsa di nuove generazioni di mutanti raccontate in Nuovi Mutanti ha cercato di ricreare quella poetica adolescenziale, ma mancava un contatto con la realtà dei giovani americani. Un’idea che non è sfuggita a Vita Ayala, autrice di Children of the Atom, che coglie invece questo tratto inconfondibile degli X-Men della prima ora, grazie all’esperienza maturata in New Mutants.

Ciclopica, Gimmick, Marvel Guy, DayCrawler e Cherub sono dei giovani mutanti che, ispirati dagli X-Men, affrontano minacce criminali dando sfogo ai loro poteri. Emuli dei loro beniamini, questi adolescenti si ritrovano a vivere lontani dalla sicurezza di Krakoa, a cui misteriosamente non riescono ad accedere attraverso i celebri Giunti, i portali che consentono ai mutanti di spostarsi per tutto il mondo. Le azioni di questa squadra di teen ager, come facilmente intuibile, hanno una forte ripercussione nella comunità supereroica, che intende impedire a questi ragazzi di divenire un problema. Memori della Legge Kamala, che monitora e controlla le attività metaumane degli adolescenti, i Vendicatori vorrebbero fermare le loro azioni, ma il nuovo status di Krakoa pone questi imberbi eroi sotto la protezione dei mutanti. Una condizione che si risolve rapidamente quando, durante uno scontro contro gli U-Men, i giovani mutanti vengono soccorsi dagli X-Men. Occasione in cui emerge una verità che ribalta la percezione di questi eroi in erba, tramite cui Ayala valorizza ulteriormente l’aspetto umano della storia.

Pur trattandosi di una storia supereroica, infatti, Children of the Atom ha una radice fortemente emotiva, calata all’interno delle dinamiche adolescenziali. Memore delle origine fumettistiche degli X-Men, la Ayala fonda la sua storia sulla valorizzazione emotiva dei personaggi, sulle loro emozioni. Prima di essere un volume sui mutanti, Children of the Atom è un sentito ritratto generazionale, dove la tradizionale cura del mondo mutante nel carpire le complessità del mondo adolescenziale trova una nuova definizione, più contemporanea e vivida. Al netto dell’ovvio cambiamento comunicativo, figlio dell’era digitale, a venire modernizzata è la vasta gamma emotiva dei personaggi, che sposa anche tematiche sociali attuali, quali la non binarietà, calandole all’interno di una narrazione ben scandita.

I nuovi, giovani eroi Marvel

Il tono di Children of the Atom Vol. 1 - Incredibili è essenzialmente young adult, salvo le poche apparizioni dei più celebri volti del pantheon mutante. Se da un lato i lettori più maturi, spinti dal collezionismo delle testate dedicate ai mutanti, possono ravvedere alcuni passaggi puerili, dall’altro va riconosciuto la volontà della Ayala di dare risalto all’interiorità degli adolescenti, con una buona gestione della dinamica interpersonale. Pur trattandosi di un capitolo ‘minore’ dell’attuale era krakoana, Children of the Atom si inserisce al meglio all’interno del presente mutante, sfruttando il mega evento del Gala Infernale per legare le imprese dei cinque giovani eroi al più ampio panorama delle serie mutanti.

Un telaio narrativo che trova in Bernard Chang e Paco Medina due interpreti grafici convincenti. Le tavole di Children of the Atom Vol. 1 - Incredibili trasmettono la complessità delle emozioni dei personaggi, con una gestione della verticalità ben studiata per valorizzare con una certa freschezza aspetti delle tavole più dinamiche. La cinetica e i momenti action sono valorizzati da una gabbia fluida, ricca e suddivisa in modo da enfatizzare le potenzialità dei personaggi.

Panini Comics continua a comporre il mosaico dell’era Hickman dei mutanti marvel con questo volume brossurato, in cui viene presentato l’arco narrativo completo, corredato da La Gara, una short story appartenente a Marvel’s Voices (pubblicata all’interno di X-Men), in cui fanno la loro prima apparizione i cinque Children of the Atom.