È morto Franco Battiato, aveva 76 anni

Si è spento Franco Battiato, il poliedrico cantautore aveva 76 anni ed era da tempo malato.

Avatar di Domenico Bottalico

a cura di Domenico Bottalico

-

Si è spento questa notte, 18 maggio, nella sua casa di Milo in Sicilia, il grande Franco Battiato. Il cantautore aveva 76 anni ed era malato da tempo. Nato a Jonia il 23 marzo del 1945 non appariva più in pubblico da diverso tempo anche a causa di una frattura al femore e al bacino causata da una caduta dal palco del Teatro Petruzzelli a Bari.

Franco Battiato, artista poliedrico e raffinato

Cantautore, compositore, musicista, regista e pittore italiano. Franco Battiato è stato il prototipo dell'artista poliedrico, eclettico e personale. Dopo gli esordi negli anni '60 era passato subito, nel decennio successivo, al rock progressivo e all'avanguardia fondendo musica etnica, elettronica e classica. Il successo di pubblico arriva però quando il cantautore si avvicina più alla canzone d'autore contrassegna dalla collaborazione con il violinista Giusto Pio e soprattutto con il filosofo Manlio Sgalambro con cui firma molti testi dei molti suoi brani sempre forbiti e specchio dei suoi molti interessi dall'esoterismo, alla teoretica filosofica, fino alla mistica sufi (in particolare tramite l'influenza di G.I. Gurdjieff) e alla meditazione orientale.

Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha reso omaggio a Franco Battiato con un breve messaggio su twitter:

Ci ha lasciato un Maestro. Uno dei più grandi della canzone d'autore italiana. Unico, inimitabile sempre alla ricerca di espressioni artistiche nuove. Lascia una eredità perenne. 

Nella sua lunghissima carriera ha consegnato brani indimenticabili come La cura, Centro di gravità permanente, Voglio vederti danzare ma è stato anche regista sia dei suoi videoclip a partire dal 1979 (recentemente ripubblicati in DVD con il titolo Dal cinghiale al cammello - The Video Collection) e poi anche di alcuni lungometraggi.

Il suo primo film a soggetto è del 2003 e si intitola Perdutoamor ed è in larga parte autobiografico e con il quale si aggiudica il Nastro d'argento come miglior regista esordiente. Nel 2005 presenta alla 62ª Mostra del cinema di Venezia il suo secondo film dal titolo Musikanten ed è imperniata sugli ultimi quattro anni di vita di Ludwig van Beethoven, interpretato da Alejandro Jodorowsky. Sempre nel 2005, alla Mostra internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, annuncia il suo terzo film, sempre scritto con Manlio Sgalambro: Niente è come sembra, interpretato da Giulio Brogi e che vede la partecipazione straordinaria di Sonia Bergamasco ed Alejandro Jodorowsky. Il film esce direttamente in DVD insieme al libro In fondo sono contento di aver fatto la mia conoscenza. Nel 2007 firma la regia del docufilm dedicato alla vita e all'opera di Giuni Russo per il titolo La Sua figura.

Nel 2010 presenta il lungo docufilm Auguri Don Gesualdo incentrato sulla vita dell'intellettuale isolano Gesualdo Bufalino. Infine nel 2014 gira Attraversando il Bardo, documentario dedicato al tema della morte nelle diverse tradizioni spirituali d'Oriente e d'Occidente.