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La ragazza con l’occhio di vetro: recensione

La ragazza con l’occhio di vetro è la nuova opera di Stefano El Brujo Fantelli, un volume antologico che elimina ogni confine dell’amore in una dimensione tutta horror.

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a cura di Massimo Costante

Senior Editor

In sintesi

La ragazza con l’occhio di vetro è la nuova opera di Stefano El Brujo Fantelli, un volume antologico che elimina ogni confine dell’amore in una dimensione tutta horror.

Una donna dalla pelle diafana, un sorriso neutro, i capelli neri e i percorsi delle vene sul suo corpo quasi a voler disegnare tanti arabeschi. Questo è il modello della dama con cui Stefano “El Brujo” Fantelli, con abile stregoneria, è riuscito a rapirci in molteplici racconti racchiusi nel volume de La ragazza con l’occhio di vetro (Cut-Up Publishing, 2020). La nuova raccolta nata dalla mente del brujo, vuole toccare il nostro lato emozionale più profondo, narrandoci amori impossibili in una chiave squisitamente horror.

Il volume pubblicato da Cut-Up confeziona in un raffinato cartonato ben 17 racconti dell’autore bolognese, con una prefazione del curatore di Zagor nonchè apprezzato scrittore Moreno Burattini,che vogliono trasportare il lettore in una realtà dove tutto è accettato, niente è un’eccezione e quindi anche gli incubi più cupi e crudi prendono forma grazie a un vettore potente come quello dell’amore. Un amore dark, come non poteva essere altrimenti.

La ragazza con l’occhio di vetro, vera musa del Brujo

Quante volte vi hanno detto «non giudicare mai un libro dalla copertina»? Nella maggior parte dei casi è vero. Non fatelo.

Per quanto riguarda La ragazza con l’occhio di vetro, però, già con la dama raffigurata in copertina, c’è l’intenzione di voler ammaliare i lettori con la forza di una figura femminile mistica, una raffigurazione che in tutti i racconti racchiusi nel volume richiama una e, allo stesso tempo, tante figure femminili di diverso tipo oltre che di epoche diverse.

Partendo con la prefazione di Moreno Burattini, il volume mette subito in evidenza il voler omaggiare la donna e l’amore dark, con l’obiettivo di sopprimere qualunque tipo di limite della nostra realtà. Sotto questo aspetto, Fantelli risulta essere un autentico maestro.

Stefano Fantelli, bolognese classe 1972, è scrittore e sceneggiatore horror, nonché Active Member della Horror Writers Association. Stefano è il creatore del personaggio del Brujo (sé stesso? Sì, forse, abbastanza improbabile, ma non impossibile), ma senza voler essere riduttivi, rispolveriamo una produzione davvero sterminata, di cui ricordiamo la raccolta Alla fine della notte (Mobydick, 2003), Dark Circus (Cut-Up Publishing, 2009), Io sono il Brujo: Confessioni di uno stregone (Mezzotints, 2013), El Brujo Grand Hotel (Cut-Up Publishing, 2010), The Cannibal Family Absolute (Inkiostro, 2016) e Alfredo e la notte dei morti viventi (Inkiostro, 2017), e ancora per Cut-Up i romanzi Strane Ferite (Cut-Up Publishing, 2012), Paura del Brujo: Diario di un cacciatore di fate (Cut-Up Publishing, 2015) Mar Dulce: Acqua, Amore, Morte (con Peter Straub, Caleb Battiago e Paolo Di Orazio per Cut-Up Publishing, 2015) e l’ultimo Brigitte (Edizioni NPE, 2018).

Insomma, con Fantelli non ci si annoia e, soprattutto, non si dorme la notte.

Il primo racconto, un po’ come la title track di un bel disco, oltre a racchiudere il titolo della raccolta, La ragazza con l’occhio di vetro, offre in primissima battuta tutta una serie di elementi che caratterizzano la letteratura dell’autore, risultando con ogni probabilità anche la narrazione più forte… per stomaci forti. Già da questo racconto ricorre la donna, l’ideale immaginato da Fantelli, pelle chiarissima, lunghi capelli color mirtillo “un po’ figa, un po’ elfo, un po’ Ambra Angiolini ma con la frangetta alla Betty Page”, con una magnifica diversità: un occhio di vetro. Un elemento quello degli occhi, ricorrente in tanti racconti di questo volume, come questo ideale di dama imperante, ma con diverse altre declinazioni.

Amore, erotismo e un orrore che, paradossalmente, viene quasi messo all’angolo, grazie a una fortissima integrazione dell’orrido e dell’assurdo, sono le tematiche ricorrenti in ben 17 racconti, dove tutto è amabile, tutto può avere una seconda vita e niente è impossibile.

Amore o orrore romantico?

Il volume titola nella sua interezza: La ragazza con l’occhio di vetro e altre storie di amore dark, e vi assicuriamo che l’amore in ogni sua forma la farà da padrone. Sopravvivendo al “penetrante” inizio di questa raccolta, si prosegue con tutti gli altri con la voglia di volerne di più, anche vedendo queste storie come delle favole nere, da riservarsi poco prima di andare a dormire.

Si prosegue con dei racconti che continuano ad avere come fulcro la donna, simile alla figura ideale e sempre diversa, a volte con arti tentacolari, altre volte come ritornante immortale, con diversi rimandi alla mitologia (uno dei racconti ospita perfino divinità greche, norrene e chi più ne ha più ne metta) e in diverse epoche dall’antico Egitto fino a un futuro distopico cyberpunk del 2089. Tuttavia, Fantelli non lesina nel tornare anche nella sua Bologna, di omaggiare i libri e le sue opere, senza lasciare indietro anche il suo personaggio per eccellenza, El Brujo appunto.

Non mancano anche rimandi importanti, omaggiando Dylan Dog di Tiziano Sclavi nel racconto Latte e cuore con il personaggio di Darius Dark, oppure sempre pensando all’opera sclaviana il racconto Passione e morte a San Pietro in Casale probabilmente omaggia la “testa vivente” incontrata nel romanzo di Dellamorte Dellamore.

Stefano potrebbe rispondermi “Lo so” ed io “Pensa te”. Ma concludiamo.

La ragazza con l’occhio di vetro e altre storie di amore dark è un’antologia che sorprenderà ancora una volta gli amanti del genere horror e tutti gli “amanti” nell’accezione più intrinseca della parola: l’amore è il vero centro di gravità di quest’opera che elimina qualunque tipo di barriera fantastica trasportando completamente chi la legge.

Un plauso particolare all’editore per la cura dei dettagli, dalla raffinatezza della copertina rigida alle grafiche evocative di Alessio Stucci impresse nelle pagine nere che si distinguono dal bianco panna scelto per l’intero volume.

Se siete alla ricerca di un buon libro, che vi permetta storia dopo storia di immergervi in una dimensione oscura dove il concetto stesso dell’orrore è tutt’uno con quello dell’amore, non potete perdere quest’ultima opera di Fantelli. Un’opera che vi consiglio di leggere ascoltando magari The holy hour dei The Cure e ovviamente Zombie dei Cramberries.

Per gli amanti dell’horror e di Stephen King consigliamo la raccolta Shivers disponibile su Amazon a questo link.

Voto Recensione di La ragazza con l'occhio di vetro e altre storie di amore dark



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • 17 storie per (non)dormire la notte;

  • Un’opera che racchiude tutti gli elementi tipici della letteratura di Fantelli;

  • Uno dei racconti ha come protagonista el brujo;

  • Edizione cartonata curata nei minimi dettagli.

Contro

  • Non adatto ai deboli di cuore e di stomaco

Commento

La ragazza con l’occhio di vetro e altre storie di amore dark è l’ultima opera di Stefano “El Brujo” Fantelli che regala ai lettori 17 racconti ricchi degli elementi che caratterizzano la sua letteratura. In ogni storia l’autore proietta il lettore in un viaggio di sola andata verso quelle che sono autentiche vicende pregne di amore e sessualità senza alcun limite grazie alla chiave orrorifica, che ha l’onere dell’assoluta integrazione di personaggi mostruosi, ma ordinari nelle dimensioni ricreate da Fantelli. I fan del Brujo ritroveranno il suo stile inconfondibile, le atmosfere e anche il suo cacciatore di fate per eccellenza, tutti gli altri estimatori un volume irrinunciabile.

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La ragazza con l'occhio di vetro e altre storie di amore dark