Todd McFarlane propone crossover e fumetti gratuiti contro la crisi

Todd McFarlane commenta l'attuale blocco del mercato americano dei fumetti offrendo soluzioni e riflessioni a breve e lungo termine.

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a cura di Domenico Bottalico

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Come sappiamo l'emergenza Coronavirus ha fermato anche una delle macchine produttive più grandi a livello mondiale per quanto riguarda i fumetti ovvero il mercato USA e giunti ormai alla seconda settimana consecutiva senza uscite è intervenuto uno degli attori che, di quel mercato, è protagonista dalla fine degli anni '80 ed è stato spesso una figura controversa: Todd McFarlane.

Il creatore di Spawn e co-fondatore della Image, è stato infatti intervistato dalla prestigiosa rivista online Forbes sulla sua prima campagna kickstarter recentemente lanciata e che ha raggiunto l'obbiettivo in poche ore per produrre una nuova serie della primissima action figure di Spawn uscita nel 1995.

Ovviamente Todd McFarlane non si è tirato indietro quando gli è stato chiesto un parere sulla situazione d'emergenza in cui versa attualmente il mercato e sulle sue possibili soluzione per affrontare questo blocco sia nel breve che nel lungo termine.

Il timore di Todd McFarlane è quello che venga spezzata una certa routine: restando troppo a lungo a digiuno di fumetti si rischia che ampia fetta di lettori si renda conto che in definitiva si possa fare a meno di comprare fumetti. McFarlane guarda la questione da più punti di vista sia da quello degli utenti che potrebbero essere più restie a spendere soldi alla fine dell'emergenza, rinunciando quindi al loro budget per i fumetti in totale o in parte, sia da quello dei negozianti che potrebbe fallire se la distribuzione non verrà ripresa il più velocemente possibile.

La "medica" per Todd McFarlane è semplice. Rispondere all'emergenza in maniera compatta facendo uscire gratuitamente far uscire gratuitamente in digitale i 10 titoli più importanti, quelli che i lettori vogliono davvero leggere, per evitare che i clienti fiaccati dall’attesa si gettino su altre forme di intrattenimento come il gaming o lo streaming video.

L'industria, dice, si può permettere una mossa del genere dopo anni in cui ha chiesto veri e propri sacrifici a lettori, professionisti e negozianti.

McFarlane si scaglia inoltre contro quei negozianti che hanno demonizzato la distribuzione digitale dicendo che i lettori, non quelli casuali, torneranno di sicuro nei negozi magari non compreranno subito i numeri che hanno letto in digitale ma alla fine non sapranno resistere e colmeranno i "buchi" nelle loro collezioni. L'autore si chiede anche se alla fine dell'emergenza non sia il caso di rivalutare il monopolio del distributore unico Diamond che, cessando le operazione per motivi di sicurezza, ha di fatto bloccato il mercato.

Infine Todd McFarlane spara dritto al cuore dei fan. Per portare persone nuovamente nelle fumetterie organizzare 3, 4, 5 eventi ben coordinati, dei crossover magari fra case editrici.
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