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Tutto ciò che sappiamo sul Krondo: recensione

Negli ottantotto racconti che compongno Tutto ciò che sappiamo sul Krondo, Luigi Cecchi ci guida alla scoperta di mondi increbili e avventurosi

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a cura di Manuel Enrico

In sintesi

Negli ottantotto racconti che compongno Tutto ciò che sappiamo sul Krondo, Luigi Cecchi ci guida alla scoperta di mondi increbili e avventurosi

Come possono coesistere in un unico volume fantasy, fantascienza e quotidiano? Sembra una scommessa impossibile, eppure questo delicato gioco di incastri è possibile, se un autore riesce a cogliere l’essenza di questi differenti generi, dando vita a diverse storie brevi che trovano spazio in unico, grande contenitore. È il caso di Tutto ciò che sappiamo sul Krondo, nuova antologia di racconti edita da Del Vecchio Editore che racchiude al suo interno le diverse intuizioni narrative di Luigi Cecchi.

Non è la prima volta che l’editore presenta ai lettori la poliedrica fantasia di Cecchi, già protagonista di una precedente raccolta di racconti, Il Karma del Pinolo. La bellezza delle antologie è che ci si può lanciare in un nuovo universo in ogni storia, affrontando mostri mitologici, scoprendo nuovi mondi o vivendo una tranquilla battuta di pesca in riva al lago. Si tratta di una ricchezza narrativa travolgente, che deve stimolare continuamente il lettore per offrire nuovi scorci di realtà possibili, giocando anche con le sue aspettative e costruendo un legame emotivo che lo avvinca a ogni pagina.

Tutto ciò che sappiamo del Krondo: 88 mondi in un volume unico

In questo, Cecchi ha già dimostrato di esser una garanzia. Come Bigio, infatti, è noto per avere realizzato i webcomic Drizzit, The Author e Newt&Bobo, con cui non solo diverte i suoi lettori tramite storie che mostrano una cura attenta all’aspetto contenutistico di quanto raccontato, ma che sono divenuti un tramite emotivo tra autore e lettori. Tutto ciò che sappiamo sul Krondo è una nuova manifestazione della sincerità con cui Cecchi ci accoglie nel suo immaginario, un universo ricco di mondi e situazioni in cui veniamo attirati per vivere situazioni paradossali e incredibili, ma in cui stranamente ci sentiamo anche a casa. Il trucco del mago, se così vogliamo chiamarlo, è il costruire realtà che siano caratterizzate da aspetti quotidiani, che si tratti di dialoghi o di dinamiche sociali che possiamo sperimentare ogni giorno.

La narrativa di Cecchi è un felice gioco di suggestioni in cui trova spazio una strizzatina d’occhio al nostro quotidiano, declinando questa familiarità in decine di modi differenti, che hanno sempre una costante nel loro profondo: potremmo esser noi i protagonisti. Leggendo i racconti di Cecchi, anche quelli più fantasiosi, l’aspetto fantastico riesce a definirsi con chiarezza senza valicare un confine che lo allontani troppo dal lettore, rimanendo fedele a una natura narrativa che è stata ritratta alla perfezione da Roberto Saviano:

“Ascoltare un racconto e sentirlo proprio è come ricevere una formula per aggiustare il mondo”

Storie come Chi ha mangiato la torta? e Né al cielo né agli uomini probabilmente non ci consentiranno di raddrizzare il mondo, ma possono essere sicuramente un balsamo per le nostre giornate storte, ci possono dare, oltre un rapido e prezioso intrattenimento, una diversa visione delle nostre difficoltà, una prospettiva diversa da cui rivalutare quanto ci accade.  Ma ancora più affascinante è scoprire come in storie come La nonna del XX secolo riusciamo a ritrovare sensazioni familiari, che Cecchi usa quasi come un’arma contro di noi, assecondandoci per poi imprimere ai suoi racconti un guizzo fantasioso con cui imporci un punto di vista completamente diverso, spiazzandoci.

Il tutto, in una manciata di pagine, visto che gli ottantotto racconti che compongono Tutto ciò che sappiamo sul Krondo hanno una lunghezza che oscilla tra le due e le otto pagine. Delle short story in cui Cecchi deve inserire gli elementi che contestualizzino a sufficienza questi universi per darci gli strumenti necessari a visualizzare gli sfondi in cui si muovono i suoi protagonisti. Scrivere racconti brevi non è semplice, eppure grandi nomi della letteratura come King, Dick, Bradbury o Matheson sono diventati celebri proprio per queste storie rapide e incisive. Cecchi dimostra di avere appreso le lezioni di questi maestri, ne prosegue la tradizione con personalità e originalità, stuzzicando la nostra curiosità e attirandoci in gradevoli trappole narrative in cui, sino all’ultimo, rimaniamo attratti, speranzosi di cogliere l’elemento chiave della trama prima del colpo di scena finale.

La costruzione di mondi alieni e fantasiosi architettata da Cecchi non passa mai da una forzata accettazione da parte del lettore di un’imposizione dell’autore, ma anzi si assiste a una graduale condivisione degli elementi essenziali per la sinergia emotiva tra storia e fruitore del racconto. Cecchi non si perde in fronzoli per imporre una propria visione, si affida alla presenza di elementi quotidiani e alla caratterizzazione minimale dei propri mondi, in cui spiccano le azioni dei protagonisti e le loro anime. E qui il lettore viene invitato a colmare, a livello inconscio, quei piccoli dettagli fumosi su cui Cecchi non si sofferma, perché non essenziali ai fini del racconto. Spetta alla sensibilità del lettore andare a inserire i tasselli mancanti in base alla propria visione. In Costrutto i punti essenziali sono Etha e la dottoressa Salo, non viene definito lo sfondo su cui avviene il loro particolare dialogo, eppure il lettore con la sua immaginazione può vedere un laboratorio prendere forma, secondo la propria fantasia.

Il nostro quotidiano diventa l'immaginario di Cecchi

Da disegnatore dotato, Cecchi arricchisce il suo Tutto ciò che sappiamo del Krondo inserendo all’inizio di alcuni racconti dei disegni legati alla trama della storia. Non sono forieri di spiacevoli anticipazioni, salvo uno o due casi, ma la loro presenza aiuta a predisporci al mood giusto per la lettura.

Tutto ciò che sappiamo sul Krondo, pur offrendo diversi mondi e personaggi, ha un filo conduttore unico: emozionare. È il compito di ogni narratore, ovviamente, ma Cecchi è riuscito a mantenere una propria identità narrativa, che, pur mettendosi al servizio di ogni storia in modo diverso, non perde la propria definizione, una natura fatta di dialoghi reali e di sinergie con la quotidianità dei lettori, che vengono piacevolmente traditi propri da quegli aspetti familiari che li fanno sentire padroni dei sorprendenti mondi di Cecchi.

Con Tutto ciò che sappiamo sul Krondo, Cecchi si riconferma un narratore di spessore, capace di dare vita a mondi affascinanti e vitali, al pari degli scorci più reali, come quelli offerti da Gara di pesca. La bellezza delle antologie come Tutto ciò che sappiamo sul Krondo è questa, il non sapere quale mondo ci attende nella prossima pagina, spingendoci ad affrontare nuove avventure.

Voto Recensione di Tutto ciò che sappiamo sul Krondo



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Tante idee per un'antologia imperdibile

  • - Cecchi riesce a crerare mondi avvincenti

  • - I disegni di Cecchi sono un'aggiunta preziosa per questo volume

  • - Il Messaggero è una vera sorpresa

Contro

  • - Non pervenuti

Commento

Tutto ciò che sappiamo del Krondo è un'antologia varia e appassionante, in cui aspetti della nostra quotidianità diventa la scintilla vitale di mondi nuovi e avventurosi, in cui veniamo guidati da Luigi Cecchi

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