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Reti intelligenti e olografia: i risultati del progetto 6G-XR

Due dimostrazioni tecniche mostrano come le reti Beyond 5G possano supportare servizi XR complessi e comunicazioni immersive stabili.

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Avatar di Antonello Buzzi

a cura di Antonello Buzzi

Senior Editor @Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 17/12/2025 alle 11:40

La notizia in un minuto

  • Il progetto 6G-XR ha validato con successo la trasmissione olografica in tempo reale tra Barcellona e Madrid, utilizzando rilevamento proattivo della congestione e l'API Camara Quality on Demand per garantire comunicazioni stabili anche in condizioni di rete critiche
  • L'orchestrazione intelligente delle risorse edge consente di selezionare automaticamente il nodo di calcolo ottimale per il rendering remoto, permettendo a dispositivi XR leggeri di delegare operazioni intensive a server distribuiti geograficamente
  • La standardizzazione delle API Camara facilita l'interoperabilità tra operatori e riduce le barriere per gli sviluppatori, gettando le basi per applicazioni concrete in chirurgia remota, formazione immersiva e manutenzione industriale

Riassunto generato con l’IA. Potrebbe non essere accurato.

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Il progetto europeo 6G-XR sta tracciando la strada verso una nuova era della comunicazione immersiva, dopo aver validato con successo due dimostrazioni tecniche che confermano il potenziale delle reti Beyond 5G e 6G nel gestire servizi XR altamente complessi. L'infrastruttura sperimentale, sviluppata da un consorzio che include i2CAT, Ericsson, Vicomtech e Capgemini, ha messo alla prova sistemi avanzati di olografia in tempo reale e orchestrazione dinamica delle risorse edge computing, aprendo scenari concreti per applicazioni industriali e formative che fino a ieri sembravano fantascienza.

La prima dimostrazione ha affrontato una delle sfide più critiche della comunicazione olografica: mantenere la qualità della trasmissione anche durante eventi di congestione della rete. Ericsson e il centro di ricerca i2CAT hanno realizzato una sessione dal vivo tra Barcellona e Madrid utilizzando il sistema HoloMIT, sfruttando l'infrastruttura 5G Standalone per testare due meccanismi innovativi di gestione del traffico. Il primo elemento chiave è il rilevamento proattivo della congestione, un algoritmo che monitora costantemente le prestazioni della rete a livello di cella identificando in tempo reale quando il degrado sta per impattare il flusso olografico.

Quando il sistema rileva criticità imminenti, entra in gioco il secondo meccanismo: l'API Camara Quality on Demand (QoD), che richiede automaticamente una prioritizzazione dinamica del traffico olografico. Questa funzionalità consente alla rete di allocare risorse aggiuntive al flusso in modo selettivo, garantendo continuità del servizio durante picchi di congestione. L'approccio combinato tra intelligenza applicativa e prioritizzazione a livello di rete si è rivelato efficace nel mantenere chiamate olografiche stabili e a bassa latenza su distanze geografiche significative, un requisito fondamentale per settori come la manutenzione industriale remota dove l'interruzione della comunicazione può tradursi in costi operativi elevati.

La seconda dimostrazione ha invece concentrato l'attenzione sull'orchestrazione intelligente delle risorse di calcolo distribuite. Capgemini, Vicomtech, Ericsson e i2CAT hanno integrato tecnologia olografica, rendering remoto per dispositivi client leggeri e l'Intelligent Edge Automation Platform (IEAP) di Capgemini, creando un sistema capace di selezionare automaticamente il nodo edge ottimale lungo il continuum Barcellona-Madrid. La nuova API Camara Simple Edge Discovery, esposta dalla piattaforma IEAP, valuta fattori multipli come posizione dell'utente, latenza di rete, carico computazionale e disponibilità delle risorse per istanziare dinamicamente il servizio di rendering remoto nel datacenter più appropriato.

Le applicazioni XR distribuite possono utilizzare API standardizzate per adattarsi dinamicamente all'ambiente di calcolo sottostante, garantendo un'esperienza ottimale indipendentemente dalla posizione fisica dell'utente

L'architettura dimostra come le applicazioni di realtà estesa possano sfruttare API standardizzate per adattarsi in modo trasparente all'infrastruttura sottostante, eliminando la necessità di logica di selezione incorporata nel client. Questo approccio risulta particolarmente rilevante per dispositivi XR consumer che dispongono di risorse computazionali limitate e batterie con autonomia ridotta, delegando operazioni intensive come il rendering volumetrico a server edge geograficamente distribuiti.

Manuel Lorenzo, responsabile della tecnologia e dell'innovazione presso Ericsson R&D Spain, sottolinea che queste esperienze non solo confermano la leadership nell'innovazione delle reti 5G e edge, ma gettano anche le basi per il futuro delle applicazioni XR in settori quali la manutenzione industriale remota e l'istruzione avanzata. Le implicazioni pratiche di questi test vanno oltre la semplice dimostrazione tecnologica: la capacità di mantenere comunicazioni olografiche stabili in condizioni di rete variabili apre scenari per chirurgia remota assistita, formazione tecnica immersiva e collaborazione progettuale in tempo reale tra team geograficamente distribuiti.

Dal punto di vista dell'evoluzione tecnologica, il progetto 6G-XR evidenzia come l'intelligenza di rete e la standardizzazione delle API rappresentino elementi fondamentali per l'adozione su larga scala di servizi XR. A differenza degli approcci precedenti basati su soluzioni proprietarie, l'utilizzo di interfacce Camara standardizzate facilita l'interoperabilità tra operatori e fornitori di servizi, riducendo le barriere all'ingresso per sviluppatori di applicazioni. La convergenza tra capacità di rete avanzate, edge computing distribuito e protocolli aperti costituisce la base architettonica su cui si costruiranno i servizi immersivi delle reti 6G, previste per il dispiegamento commerciale nella seconda metà del decennio.

Le prossime fasi del progetto si concentreranno sull'estensione delle capacità dimostrate a scenari multiutente e sull'integrazione di tecnologie complementari come il network slicing dinamico e l'intelligenza artificiale per la predizione proattiva delle condizioni di rete. Resta da verificare come queste innovazioni si tradurranno in modelli di business sostenibili per operatori e fornitori di servizi, considerando i requisiti infrastrutturali significativi necessari per supportare comunicazioni olografiche su scala di rete pubblica.

Fonte dell'articolo: www.corrierecomunicazioni.it

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