AMD Ryzen 9 3900 provato in anteprima, una CPU da record del mondo

Allen 'Splave' Golibersuch ha messo le mani su un inedito Ryzen 9 3900 testandolo sia con raffreddamento tradizionale che estremo. E si è tolto alcune soddisfazioni.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Il Ryzen 9 3900X ha portato per la prima volta 12 core e 24 thread nel settore dei PC desktop, segnando un record per la piattaforma.

Il processore è accompagnato da un TDP di 105 watt, anch’esso un numero più alto di quello a cui eravamo abituati da qualche tempo a questa parte - il Pentium 4 Extreme Edition a 3,73 GHz “Prescott”, ad esempio, aveva un TDP di 115 watt, ma parliamo del 2005. L'AMD FX-9590 si spinse persino a 220 watt.

Nelle ultime settimane vi abbiamo riportato le indiscrezioni su alcuni nuovi modelli di Ryzen 3000 in arrivo, tra cui il Ryzen 9 3900. Quel processore, annunciato formalmente pochi giorni fa in ambito business e commerciale sotto il marchio Ryzen PRO, arriverà anche in ambito consumer.

Il Ryzen 9 3900 conserverà non solo l’esatto numero di core e thread, e la stessa quantità di cache del 3900X, ma anche le altre specifiche del modello PRO. Il tutto però con un TDP molto più basso, 65 watt, come il Ryzen 7 3700X (Amazon). Come lo sappiamo? Semplice, l’overclocker di fiducia di Tom’s Hardware USA, Allen 'Splave' Golibersuch, ha messo le mani proprio su un Ryzen 9 3900 e ha già ottenuto alcuni record.

Questa versione efficiente del Ryzen 9 3900X è stata ottenuta da AMD con l’unica carta a sua disposizione: frequenze più basse. Il clock base e boost è infatti inferiore al modello 3900X. Come tutti i Ryzen, si tratta di una CPU con moltiplicatore sbloccato, il che significa che è overcloccabile.

Frequenze di fabbrica

Il BIOS, dopo un “clear CMOS”, dice che il Ryzen 9 3900 ha una frequenza base di soli 3,1 GHz, decisamente più bassa dei 3,8 GHz del 3900X. Il sistema operativo mostra le frequenze passare tra 3,1 e 4,35 GHz, a seconda dell’attività e del numero di core chiamati in causa dall'algoritmo di boost.

Sotto un carico pesante - Cinebench R20 - la frequenza di boost si è mossa in un intervallo tra 3,95 e 4,05 GHz di media, mentre i consumi sono schizzati a 160 watt di picco.

Overclock “tradizionale”

Processor Ryzen 9 3900
Motherboard ASRock X570 Taichi
Graphics Card ASRock Radeon RX 560X
Memory Team Group A2 B-Die Memory
Power Supply Enermax MaxTyan 1250W
Cooler Enermax Liqtech II 360 White
Thermal Paste Thermal Grizzly Kryonaut LHe Edition
Storage Team Group L5 3D (240GB)

Usando una frequenza fissa e l’overclock manuale, con una vCore di 1,375V è stato possibile raggiungere la stabilità in Cinebench R15 con tutti i core bloccati a 4 GHz. Non male!

Overclock ad azoto liquido

Stesso hardware usato per l'OC tradizionale
8ECC Beast Pot modificato

Uno dei modi per testare davvero la qualità del silicio di una CPU è affidarsi all’azoto liquido. Questo tipo di raffreddamento estremo rimuove molte variabili che solitamente interessano il raffreddamento tradizionale: dal tipo di pasta termica al dissipatore, giusto per citare alcuni punti.

Infatti, una differenza anche di soli 5 °C nella temperatura ambiente può costarvi la stabilità. Perciò rimuovendo la temperatura ambiente dall’equazione, oltre a paste termiche esotiche come il metallo liquido, è possibile fare un confronto diretto con i risultati dei Ryzen 9 3900X che sono già presenti nel database di HWBot.org.

Dopo aver installato il tolotto in rame sul chip e portato il processore alle temperature più basse possibili vengono meno gran parte dei limiti del raffreddamento, e così è possibile spingere il processore ai limiti.

Overcloccare con l’azoto liquido un processore Ryzen è abbastanza complesso, anche se non c’è un equivalente del “fully-integrated voltage regulator” (FIVR, un regolatore di tensione integrato nella CPU) che causa problemi di cold bug, ossia la CPU è troppo fredda per funzionare. Perciò, come per le attuali CPU Intel Core X, l’unico elemento con cui lavorare è la frequenza dell’interconnessione Infinity Fabric.

Varia da chip a chip, ma sul processore in esame, è necessario impostarla a 1467 MHz o meno, infatti a 1500 MHz emerge il temuto cold bug.

Questo è importante perché il chip si overcloccherà meglio a 192 °C di quanto potrebbe fare a – 185°C. Perciò è necessario bilanciare l’effetto negativo di far lavorare l’interconnessione a una frequenza inferiore di quella persino possibile con un raffreddamento tradizionale, con l’effetto positivo di mantenere temperature più basse per salire con la frequenza della CPU.

Un esempio concreto: non è possibile mantenere i 5,45 GHz con una temperatura di -185 °C, mentre la frequenza dell’Infinity Fabric è pari a 1500 MHz. È invece possibile mantenere 5,5 a -192 °C, ma per avere quella temperatura e un tale risultato è necessario scendere a 1467 MHz. Il suggerimento è quindi quello di trovare le migliori impostazioni per non imbattersi nel cold bug, dimenticarsi del leggero calo di frequenza dell’interconnessione e puntare alla frequenza più alta della CPU.

Il risultato netto, come vedete, parla chiaro. In Cinebench R15 è stato possibile segnare il record mondiale per una le CPU a 12 core, portando il Ryzen 9 3900 a 5,5 GHz con tutti i thread attivi. Record del mondo per i processori a 12 core anche in Geekbench 3, con una frequenza di 5,475 GHz con tutti i thread attivi.

Tiriamo le somme

Questa CPU - se costerà meno del 3900X come fa intendere il nome - potrebbe consentire ad AMD di offrire un miglior rapporto tra prezzo e prestazioni, guadagnando credito specie tra chi vuole realizzare sistemi compatti senza rinunciare ad altissime prestazioni.

Quello proposto è ovviamente un mero esercizio di stile. Bisognerà attendere il debutto di questa CPU prima di esprimersi sulla sua competitività rispetto al resto del panorama attuale, anche se fin da subito è possibile dire che un maggiore ventaglio di scelta non è (quasi) mai un problema, anzi. Non resta che attendere.