Apple si prepara ad aumentare significativamente la presenza pubblicitaria nell'App Store, introducendo nuovi spazi per annunci all'interno dei risultati di ricerca a partire dal 2026. La mossa, annunciata attraverso un aggiornamento sul portale Apple Ads, rappresenta un'espansione della strategia di monetizzazione dell'azienda di Cupertino e potrebbe influenzare profondamente l'esperienza utente e le dinamiche competitive tra sviluppatori. Attualmente, l'App Store mostra un singolo annuncio sponsorizzato nella posizione più alta dei risultati di ricerca, ma questa limitazione sta per essere superata con l'introduzione di slot pubblicitari aggiuntivi distribuiti lungo l'intera pagina dei risultati.
Dal punto di vista tecnico, il sistema pubblicitario dell'App Store funziona attraverso un meccanismo ad asta: gli inserzionisti competono per determinate parole chiave e il vincitore ottiene la visibilità nella posizione attualmente disponibile in cima ai risultati. Con l'implementazione prevista per il 2026, Apple introdurrà posizioni pubblicitarie multiple distribuite verticalmente nei risultati di ricerca, senza che sviluppatori e inserzionisti possano selezionare o fare offerte per una specifica collocazione. L'algoritmo determinerà automaticamente il posizionamento degli annunci basandosi sull'importo dell'offerta e sul ranking nell'asta, con la possibilità che la stessa campagna appaia in posizioni diverse durante la sua esecuzione.
Apple giustifica l'espansione pubblicitaria con dati significativi sull'utilizzo della piattaforma: oltre 800 milioni di utenti visitano l'App Store settimanalmente, e più dell'85% scarica almeno un'applicazione durante ogni visita. La compagnia sottolinea che la ricerca rappresenta il canale primario di scoperta delle app, con quasi il 65% dei download che avviene direttamente dopo una query di ricerca. Secondo i dati ufficiali di Apple, gli annunci posizionati attualmente in cima ai risultati registrano un tasso di conversione del 60%, una metrica particolarmente rilevante per gli inserzionisti che valutano il ritorno sull'investimento pubblicitario.
Dal punto di vista operativo, il formato degli annunci rimarrà identico indipendentemente dalla posizione, utilizzando una pagina prodotto predefinita o personalizzata con la possibilità di includere deep link. Il modello di fatturazione continuerà a basarsi sul costo per tap o sul costo per installazione, mantenendo la struttura tariffaria esistente. Un aspetto particolarmente rilevante per gli sviluppatori è che le campagne pubblicitarie già attive verranno automaticamente rese idonee per i nuovi posizionamenti senza necessità di modifiche manuali o riconfigurazioni.
La disponibilità dei nuovi slot pubblicitari è programmata per il 2026 e richiederà iOS e iPadOS versione 26.2 o successive. Questa tempistica suggerisce un rollout graduale che permetterà ad Apple di testare e ottimizzare il sistema prima del lancio globale. L'implementazione richiederà presumibilmente aggiornamenti significativi all'infrastruttura backend dell'App Store e agli algoritmi di posizionamento pubblicitario.
L'espansione pubblicitaria si inserisce in una strategia più ampia di diversificazione dei ricavi da parte di Apple, che negli ultimi anni ha progressivamente introdotto spazi pubblicitari in varie sezioni dell'App Store oltre alla ricerca. Questa mossa potrebbe generare preoccupazioni nella comunità degli sviluppatori indipendenti, che potrebbero trovarsi in difficoltà nel competere con budget pubblicitari più limitati contro aziende con maggiori disponibilità economiche. Il rischio è che l'esperienza di ricerca dell'App Store diventi progressivamente più simile a quella di un motore di ricerca tradizionale, con risultati organici spostati sempre più in basso da contenuti sponsorizzati, potenzialmente impattando la scopribilità organica delle applicazioni di qualità ma con budget marketing ridotti.