ATI Stream: il concorrente di CUDA
Se avete letto i nostri articoli, avrete già un'idea generale della situazione nel settore GPGPU, o GPU Computing, e sapete che ATI Stream è la proposta AMD che si contrappone all'Nvidia CUDA. L'idea che sta dietro al GPU Computing è di prendere dei task altamente paralleli, che sono solitamente calcolati dalla CPU, e spostarli a carico della GPU, dove possono essere gestiti più efficientemente. Gli shader programmabili sono ottimi per gestire task floating-point molto intensi. Ogni shader si comporta come un core del processore, quindi anziché poter gestire simultaneamente quattro od otto thread, potete gestirne molti di più, fino a 320. Naturalmente, il software deve essere progettato per vantaggiarsi di questa architettura, e le operazioni devono implicare calcoli matematici relativamente pesanti per ottenere un buon incremento velocistico.
Quando Stream è stato annunciato, lo scorso mese di dicembre, AMD era in grado di accelerare solo la codifica nei formati MPEG-2 e H.264, raggiungendo anche risultati interessanti. AMD è però stata criticata per la qualità della codifica. Con i driver Catalyst 9.5 di maggio, sono stati risolti molti problemi e la pipeline di accelerazione ora può gestire anche decodifiche MPEG-2 e H.264, nonché lo scaling delle risoluzioni.