Hard disk esterni: Firewire, USB, Serial ATA

Sul mercato continuano a proliferare periferiche esterne per l'archiviazione, ma non tutte si rivelano facili da usare, flessibili ed economiche. Abbiamo messo a confronto alcuni prodotti serial ATA esterni della HighPoint, con periferiche USB e FireWire più o meno diffuse di Fujitsu, Maxtor, Western Digital, WiebeTech e Transcend.

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a cura di Tom's Hardware

Hard disk esterni: Firewire, USB, Serial ATA

Generalmente ci sono due modi per far funzionare un hard disk fuori dal computer: USB o Firewire. In entrambi i casi bisogna comperare un alloggiamento esterno con le connessioni adatte. L'alternativa è scegliere un prodotto già pronto come uno di quelli offerti negli ultimi anni da Fujitsu, Maxtor o Western Digital.

Altri produttori hanno iniziato a fiutare le potenzialità di questo settore e a inondare il mercato con queste periferiche, portando a un abbassamento dei prezzi.

Sebbene l'USB 2.0 sia la scelta più diffusa, è spesso meno performante della Firewire (nonostante i valori teorici di 480 e 400 mbps, rispettivamente).

Mentre le differenze di praticità sono lievi, alcuni progetti sono stati perfezionati in maniera intelligente. Con il Firewire, a esempio, è possibile collegare in serie più periferiche. Usando USB, è necessario utilizzare ripartitori a stella, chiamati hub.

L'e.SATA di Highpoint gioca sul fatto che, grazie alle sue specifiche, il cavo di collegamento per Serial ATA 150 può essere lungo fino ad un metro. Dall'altra parte, però, se si usa USB 2.0 o Firewire in condizioni reali, si finisce per scoprire che il serial bus può supportare distanze maggiori.