HP Spectre x360 promosso nella prova d'uso

Bello, ben fatto e comodo da usare in quasi tutte le sue funzioni, lo Spectre x360 si conferma uno dei migliori ibridi in circolazione.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Difficilmente chi vede nuovi notebook tutti i giorni si lascia entusiasmare da una linea attraente, ma nonostante questo quando si toglie dalla scatola lo Spectre x360 c'è l'effetto wow. È uno dei notebook più belli in circolazione, elegante, raffinato e adatto a qualsiasi situazione.

Design

HP Spectre X360 prova d'uso 39

Sull'aspetto esteriore dello Spectre x360 diamo ragione ai colleghi statunitensi: è un intelligente mix delle peculiarità degli ultrabook di maggior successo. Il colore e il tipo di verniciatura ricordano il MacBook Air; il peso mi fa venire in mente gli Zenbook: dopo avere ammirato lo spessore a lametta ci si aspetta qualcosa di più leggero. Sia chiaro: sta in una borsetta senza problemi e si lascia portare in giro per tutto il giorno senza tediare, ma oggettivamente ci sono ultrabook delle stesse dimensioni che pesano un pochino meno.

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Le cerniere lucide fanno venire in mente le soluzioni ultramobili di Toshiba, e sono una piacevole interruzione a una linea altrimenti monotona. Probabilmente è proprio per creare movimento che HP ha optato per uno stile differente sulla parte anteriore e posteriore della base. Apprezzo quella posteriore arrotondata, per poter installare un meccanismo di conversione in tablet che non sporge e non si nota.

Forse riportarlo anche davanti sarebbe stato monotono, però il profilo squadrato del poggiapolsi non è granché comodo: francamente avrei preferito una linea più morbida su cui appoggiare i polsi. È un dettaglio sia chiaro: questo portatile è talmente bello che per trovare un difetto bisogna cercare il pelo nell'uovo.

Schermo e conversione in tablet

Uno degli aspetti che ho maggiormente apprezzato è lo schermo luminosissimo: si riescono a leggere perfettamente i contenuti anche sotto alla luce diretta del Sole. Personalmente ho apprezzato l'idea della risoluzione Full HD, che è ben leggibile quando si lavora e permette di riprodurre video Full HD: i palloncini di Up! Sono uno spettacolo da ammirare e qualsiasi contenuto è brillante e dettagliato. Peccato per le ditate che restano impresse sul touch: se non vi portate dietro una pezza da passare ogni tanto l'effetto wow si affloscia dopo un paio d'ore che lo maneggiate.

Come gli altri prodotti che funzionano allo stesso modo tastiera (retroilluminazione compresa) e touchpad si disattivano quando convertite il notebook in tablet. Nella prova d'uso ho notato che la disattivazione impiega meno di un paio di secondi, quindi anche se chiudete al volo il coperchio e agguantate subito il tablet non finite per fare qualche selezione. Ottimo.

Il componente migliore del prodotto sono le cerniere: sono talmente scorrevoli che si riesce a ruotare lo schermo praticamente senza alcuno sforzo. Però se si dispone il notebook in modalità stand o notebook e si effettuano selezioni con il touch lo schermo vibra (cosa che succede con tutti i prodotti) ma non cambia posizione.

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Una cosa che mi ha lasciata un po' perplessa è che mi è capitato spesso di sollevare l'x360 in modalità tablet facendo alzare involontariamente il coperchio dalla base. Paradossalmente quando il coperchio è chiuso in modalità notebook le due parti aderiscono talmente bene che non si separano facilmente. Il motivo è nella progettazione: sia la base sia il coperchio nella parte interna hanno profili con un taglio angolare netto, esternamente entrambi sono leggermente arrotondati. Ne segue che la chiusura come notebook è perfetta, come tablet no. È una piccola sbavatura a un design altrimenti perfetto.

Tastiera e touchpad promossi con lode

HP Spectre X360 prova d'uso 03

Quanto a tastiera e touchpad, chi deve lavorare tutto il giorno apprezzerà molto questo Spectre. Persino le frecce direzionali nella "disposizione HP" che non è del tutto standard si trovano alla cieca senza bisogno di prenderci l'abitudine. Merito della mancanza del tastierino numerico, che dà un punto di riferimento facile da trovare. Notevole il fatto che quando la retroilluminazione è disattivata resta acceso il tasto F5 che serve per accenderla: se iniziate a lavorare al buio troverete subito il riferimento per illuminare la tastiera.

I tasti emettono un clic secco che è indispensabile per capire che la battuta è andata a buon fine. Per scrivere basta sfiorare i tasti, e la base è sufficientemente ampia da alloggiare una tastiera larga e confortevole con cui ho preso la mano in pochi minuti. Ottimo.

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Il touchpad è semplicemente spettacolare. Dire che è grande è un eufemismo, rispetto alla media è enorme e c'è abbastanza spazio per tracciare le gesture con ben più di 4 dita. Avere una superficie di 14 centimetri di larghezza in un poggiapolsi da 32,5 centimetri significa abbassare le mani a caso da qualsiasi posizione sulla tastiera e trovare il touchpad.

In sostanza con questo equipaggiamento ho lavorato agevolmente, come se fosse il mio notebook da tempo, sia alla scrivania in ufficio che sul divano a casa. Capita raramente ed è un plus da non sottovalutare.