Rinnovare l'architettura Core 2 - Nuova ammiraglia: Extreme QX9650
Raramente a Intel è andata mai bene come in questi tempi. Esattamente 18 mesi dopo il primo lancio, il produttore di chip presenta gli aggiornamenti dei popolarissimi processori Core 2 Duo. Intel miniaturizza ulteriormente il processo produttivo, passando da 65 a 45 nanometri e al contempo si prepara per il prossimo passo, ovvero la piattaforma Nehalem. Quest'ultima comunque non vedrà la luce prima della fine del 2008, quindi torniamo a concentrarci sul presente.
La revisione dell'architettura Conroe, mirata a migliorare prestazioni, incorporare nuove istruzioni e, ancora più importante, ridurre i consumi, arriva con grande puntualità. Fino a ieri i consumi in idle dei processori Core 2 erano superiori a quelli dei processori Athlon 64 X2. Per questo motivo infatti il nostro progetto di PC a energia solare usa una piattaforma AMD. Come vedremo più avanti però, con Penryn la situazione dei consumi cambia.
Intel non ha solo miniaturizzato ulteriormente i propri processori. Contemporaneamente ha eseguito modifiche radicali al processo produttivo. Invece di produrre i transistor MOSFET dentro la CPU attraverso la convenzionale tecnica silicon-oxide, in uso dal 1960, Intel ha optato per la nuova tecnica High-K Dielectric. Come risultato il core Penryn migliora in molti modi rispetto alla generazione precedente.
Prima di entrare nel vivo, alcune note sui test. Siccome AMD non è riuscita a fornirci un sistema 4x4, per il confronto usiamo il top di gamma AMD su singolo socket, ovvero l'Athlon X2 6400+ Black Edition. Va anche specificato come il complesso sistema AMD 4x4 non abbia una tangibile presenza sul mercato. Per correttezza però ci siamo comunque sentiti in obbligo di chiederne un esemplare ad AMD che per qualche motivo non ce l'ha fornito. Questo preambolo per chiarire come mai siamo costretti a confrontare un processore quad core con uno che di core ne ha solo due. Purtroppo AMD non ci offre molta alternativa, perlomeno fino al lancio di Phenom.
Dopo ore di prove, notti insonni e molti grattacapi ecco le prime anticipazioni. I nuovi processori prodotti a 45 nm consumano veramente poco ma offrono anche eccellenti potenzialità di overclock. Il dato più impressionante è che, anche overcloccandolo al massimo, i consumi e la dissipazione di calore di Penryn rimangono a limiti comparabili con quelli degli attuali Core 2. Il nuovo set di istruzioni SSE4 e la cache ampliata di 12 MB dovrebbero, dal canto loro, dare un'ulteriore accelerazione a un'architettura già veloce di per sé.
