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a cura di Manolo De Agostini

Intel Corporation ha deciso di intensificare il proprio impegno a livello di settore per offrire funzionalità di virtualizzazione per i client e i server basati su Architetture Intel. L'azienda ha rilasciato la versione preliminare delle specifiche EAS (External Architecture Specification) della tecnologia Vanderpool per facilitare la collaborazione di settore nella progettazione e per realizzare nuovi progressi significativi nella virtualizzazione.

La tecnologia Intel per la virtualizzazione, il cui nome in codice è Vanderpool, fa parte di un insieme di importanti tecnologie del silicio Intel che offrono nuovi vantaggi e miglioramenti del computing agli utenti consumer e business, e ai responsabili IT. Altre tecnologie già disponibili sul mercato sono la tecnologia Hyper-Threading e la tecnologia Intel Extended Memory 64, mentre sono in fase di sviluppo la tecnologia Intel Active Management e la tecnologia LaGrande, orientate verso la manageability e la sicurezza del computing.

Le specifiche della tecnologia Vanderpool, disponibili sul sito Web all'indirizzo http://www.intel.com/technology/computing/vptech/index.htm, comprendono informazioni generali e direttive per gli sviluppatori di software impegnati nella progettazione di soluzioni di virtualizzazione per le piattaforme IA-32 e Intel Itanium.

Anche se è già stata prevista nelle piattaforme basate su processori Intel Itanium nell'anno in corso, Intel intende ora abilitare la tecnologia Vanderpool nei futuri processori e chipset per PC desktop in produzione nel 2005, con un anno di anticipo rispetto alla pianificazione. Le specifiche EAS e l'impegno di Intel a collaborare con la comunità software per lo sviluppo di soluzioni evolute di virtualizzazione dovrebbero portare all'iniziale disponibilità di sistemi con tecnologia Vanderpool più avanti nel corso di quest'anno e ad una crescita più ampia nel 2006.

Tramite la virtualizzazione una piattaforma consente di eseguire più sistemi operativi e applicazioni in partizioni, o "contenitori", indipendenti. Un unico sistema informatico può quindi essere utilizzato come più sistemi "virtuali". La tecnologia Vanderpool è destinata a migliorare la stabilità e le prestazioni delle future soluzioni di virtualizzazione.

“I potenziali vantaggi e le applicazioni della virtualizzazione per gli utenti business e consumer sono senza dubbio significativi per l'intero settore”, ha commentato William A. Swope, Corporate Vice President e Co-General Manager del Software and Solutions Group di Intel. “La nostra collaborazione con la comunità software per quanto riguarda la tecnologia Vanderpool rappresenta un passo avanti importante nel tentativo di migliorare l'affidabilità e la sicurezza delle infrastrutture server di fascia enterprise, riducendo i costi complessivi di gestione (TCO, Total Cost of Ownership) dell'ufficio digitale e favorendo nuovi modelli di utilizzo innovativi per la casa digitale”.

Negli uffici e nelle organizzazioni digitali, le aziende saranno ad esempio in grado di isolare una parte di un PC gestito per eseguire interventi di upgrade e di manutenzione dei sistemi senza interrompere l'utente. I responsabili IT potrebbero inoltre creare un'unica "build" di software per PC desktop che funzioni indipendentemente sia come sistema personale che aziendale, mantenendo separati i carichi software e gli attacchi di virus, oppure un unico sistema che esegua sistemi operativi e software differenti per operazioni diverse o di versioni precedenti. Le funzioni evolute di virtualizzazione della tecnologia Vanderpool sono anche destinate a offrire vantaggi ai responsabili IT tramite il consolidamento dei server, la migrazione delle tecnologie precedenti e una maggiore sicurezza.

Nel futuro gli utenti domestici potranno creare "partizioni" virtuali per isolare gli ambienti multiutente, ad esempio dedicando risorse a un videogame, alla produttività e ad ambienti di tipo Personal Video Recorder, oltre che per aumentare le difese contro virus o spyware.

Con la transizione di Intel verso le piattaforme multi-core, i progettisti di software e gli integratori di sistemi potranno inoltre utilizzare le partizioni basate sulla tecnologia Vanderpool e i core di elaborazione aggiuntivi per creare combinazioni specifiche all'interno di un server o di un PC per un utilizzo dedicato.

Ulteriori informazioni sulle soluzioni basate sulla tecnologia Intel Vanderpool saranno rivelate nel corso della prossima sessione dell'Intel Developer Forum, che si terrà a San Francisco a partire dal 1° marzo.