Intel vuole aprire una fabbrica di chip in Europa

La Baviera e Intel sarebbero in trattative per costruire una fabbrica di chip europea per poter uscire gradualmente dalla crisi dei semiconduttori.

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a cura di Sara Grigolin

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La Baviera, lo stato meridionale tedesco in cui hanno le sedi BMW e Audi, sarebbe in trattative con Intel per costruire una fabbrica europea di chip nel tentativo di contrastare i colli di bottiglia nella fornitura che hanno ostacolato la produzione nel settore automobilistico. Il produttore di chip statunitense, secondo quanto riportato, starebbe cercando svariati miliardi in sussidi pubblici per poter costruire l'impianto in Europa.

Lo stato meridionale tedesco, la Baviera, è in trattative con Intel per costruire una fabbrica europea di chip, secondo quanto affermato dal ministro dell'Economia dello stato. Negli ultimi mesi, il produttore di chip statunitense ha cercato 8 miliardi di euro (9,5 miliardi di dollari) in sussidi pubblici per costruire un sito di produzione di semiconduttori in Europa.

"Sostengo fermamente questo progetto", ha detto il ministro dell'Economia della Baviera Hubert Aiwanger. "La possibile ubicazione di un grande produttore internazionale di semiconduttori in Baviera è un'opportunità eccezionale". Aiwanger ha aggiunto poi che la Baviera avrebbe suggerito una base aerea poco utilizzata a Penzing-Landsberg, a ovest di Monaco, come possibile ubicazione per la fabbrica di semiconduttori.

La carenza di semiconduttori sta causando venti contrari alle case automobilistiche europee e minaccia di far deragliare la ripresa economica della Germania dalla pandemia di Coronavirus. L'Unione Europea sta valutando la creazione di un'alleanza per i semiconduttori che includa STMicroelectronics, NXP, Infineon e ASML per ridurre la dipendenza dai produttori di chip stranieri durante una crisi della catena di approvvigionamento globale.

Ovviamente questa crisi non sta colpendo solo il settore automobilistico, ma un po' tutti i settori in cui sono utilizzati i semiconduttori. Tra i più colpiti troviamo anche quello dell'informatica, con carenze importanti di componenti hardware, dalle schede madri alle schede video. A causa anche dell'aumento del mining di criptovalute, le schede video sono diventate letteralmente introvabili e, quando si ha la fortuna di trovare qualche modello, i prezzi sono incredibilmente alti. Sia nel settore del nuovo che nell'usato. La luce alla fine del tunnel, però, sembra esserci: i prezzi stanno lentamente scendendo e la disponibilità sta, piano piano, migliorando leggermente e molti produttori - come AsRock - sono ottimisti e fiduciosi riguardo il futuro.