Il mercato delle memorie DRAM si trova in una fase critica che avrà ripercussioni significative sul settore PC consumer nei prossimi anni. Micron Technology ha confermato che le carenze di fornitura persisteranno almeno fino al 2027, un'indicazione che arriva proprio mentre l'azienda chiude definitivamente il marchio Crucial destinato agli appassionati. La presentazione dei risultati del primo trimestre fiscale 2026 ha rivelato una situazione paradossale: ricavi record per il produttore di semiconduttori, ma prospettive sempre più complicate per chi assembla PC da gaming o workstation.
Durante la conferenza con gli investitori, Micron ha riportato ricavi per 13,64 miliardi di dollari, in crescita del 57% su base annua, accompagnati da un'espansione significativa dei margini di profitto. Il CEO Sanjay Mehrotra ha attribuito questi risultati principalmente all'aumento dei prezzi e alla domanda incessante proveniente dai data center dedicati all'intelligenza artificiale. La pressione del settore AI sta letteralmente prosciugando la capacità produttiva disponibile per altri segmenti di mercato.
La memoria HBM (High Bandwidth Memory) rappresenta il fattore determinante dietro questa crisi di disponibilità. Questa tipologia di memoria, essenziale per le GPU utilizzate nei carichi di lavoro AI, richiede uno spazio di wafer tre volte superiore rispetto alle DDR5 standard. Micron prevede una crescita vigorosa delle vendite HBM, con proiezioni che indicano un mercato indirizzabile totale di 100 miliardi di dollari entro il 2028, superando l'intero mercato DRAM del 2024.
L'azienda sta negoziando impegni di fornitura pluriennali con i grandi clienti del settore data center, una strategia che di fatto blocca porzioni significative della capacità produttiva futura. Questa dinamica spiega perché Micron si sia dichiarata "delusa" dall'impossibilità di soddisfare la domanda in tutti i segmenti di mercato, nonostante gli investimenti in espansione della capacità manifatturiera.
Per il mercato PC, le implicazioni sono evidenti: prezzi delle memorie DRAM destinati a rimanere elevati per almeno altri due anni, con possibili ulteriori incrementi se la domanda AI dovesse intensificarsi. Micron continuerà a fornire moduli per PC e smartphone, e paradossalmente prevede una crescita nelle spedizioni PC nonostante le limitazioni di fornitura, probabilmente grazie ai prezzi più alti che compensano volumi inferiori.
La chiusura del brand Crucial, storicamente apprezzato dagli appassionati per il rapporto qualità-prezzo competitivo, assume ora un significato più chiaro: Micron ha scelto di concentrarsi sui segmenti a maggiore marginalità, lasciando il mercato consumer enthusiast in secondo piano. Una scelta comprensibile dal punto di vista aziendale, ma che impoverisce ulteriormente le opzioni disponibili per chi costruisce PC custom o cerca aggiornamenti per sistemi esistenti.