Con l’entrata in vigore della normativa europea sul caricatore universale USB-C, valida per tutti i dispositivi portatili venduti nell’Unione Europea a partire dal 2024, il caricatore USB-C è diventato lo standard obbligatorio per smartphone, tablet, fotocamere, laptop e numerosi altri dispositivi elettronici. Questo cambiamento ha portato un’evoluzione importante nel mercato, spingendo i produttori a sviluppare caricatori sempre più potenti, versatili e sicuri, in grado di garantire la ricarica rapida anche su dispositivi che richiedono elevati livelli di potenza, come i notebook o le console portatili.
Attualmente, scegliere uno dei migliori caricatori USB-C non significa più solo assicurarsi la compatibilità, ma anche ottimizzare tempi di ricarica, evitare surriscaldamenti e ridurre l’ingombro grazie a soluzioni multiporta e ultracompatte. La diffusione di protocolli come USB Power Delivery (USB-PD), PPS, Quick Charge e tecnologie proprietarie (come SuperCharge o VOOC) richiede l’acquisto di caricatori certificati e capaci di adattarsi a ogni dispositivo, dai telefoni Android ai MacBook. Inoltre, sempre più utenti cercano caricatori da 65W, 100W o superiori in grado di alimentare più dispositivi contemporaneamente con una sola presa di corrente. Per questo motivo è fondamentale saper distinguere tra le numerose opzioni disponibili e orientarsi verso prodotti aggiornati e certificati. Questo vale anche per i migliori adattatori e hub USB-C.
In questa guida aggiornata ai migliori caricatori USB-C, troverete una selezione dei modelli più performanti, testati in base a criteri di efficienza, compatibilità e sicurezza. Che stiate cercando un caricatore USB-C per smartphone, un alimentatore per laptop o una soluzione da viaggio compatta, questa guida vi aiuterà a fare una scelta consapevole e aggiornata, ottimizzando ogni sessione di ricarica.
Con l'aggiornamento di novembre 2025, abbiamo controllato i link dei vari prodotti per indirizzarvi sempre alle migliori offerte e migliorato la sezione FAQ.
Prodotti
UGREEN Nexode
Il migliore
Caricatore USB-C da 300W con 4 porte USB-C e una USB di tipo A.
Pro
300W, 5 porte USB, 2 chip GaN Ⅲ integrati
Contro
Non economico, Dimensioni generose
Anker 737
Con PowerIQ 4.0
Caricatore da 120W e con 3 porte USB, di cui 2 di tipo C e 1 di tipo A.
Pro
Potenza elevata, Tecnologia GaNPrime, Compatibilità universale
Contro
Dimensioni per il viaggio, Prezzo elevato
Baseus GaN6
Perfetto per la scrivania
Baseus GaN6 da 67 W è una multipresa compatta e potente, perfetta per mantenere in ordine e ricaricare tutti i dispositivi sulla scrivania.
Pro
Potenza elevata con design compatto, Quattro porte per la ricarica simultanea, Sistema di sicurezza e raffreddamento avanzati
Contro
Distribuzione della potenza variabile per porta
Techly IPW-PD100W-WH
Tra i più sicuri
Caricatore a muro da 100W con una USB-C e una USB-A ideale come soluzione universale.
Pro
Elevata potenza di carica, Doppia porta, Compatto e portatile
Contro
Calore generato, Assenza di cavo incluso
Anker Nano 3
Il più compatto
Anker Nano 3, caricatore USB-C da 30W compatto con ricarica rapida e protezione avanzata ActiveShield 2.0.
Pro
Dimensioni compatte, Ricarica rapida, Sicurezza e qualità costruttiva
Contro
Porta unica, Cavo non incluso
Quanta potenza in watt serve davvero per ricaricare i tuoi dispositivi?
Questa è la prima domanda da porre quando state cercando un nuovo caricatore USB-C. Sebbene sia naturale pensare che un caricatore più veloce corrisponda a un modello migliore, non sempre è necessario optare per prestazioni elevate, che potrebbero risultare in una spesa eccessiva e non giustificata. Inoltre, se il vostro dispositivo non supporta la ricarica rapida, avete una ragione in più per evitare i modelli di fascia alta, poiché funzionerebbero in modo molto limitato rispetto a quanto previsto dai produttori.
La velocità di ricarica si misura in watt, ma è altrettanto importante considerare l'amperaggio, poiché la capacità di gestire la corrente in modo efficace è cruciale per assicurare un trasferimento efficiente di energia al vostro dispositivo. In altre parole, l'amperaggio (misurato in ampere o A) rappresenta la quantità di corrente che può passare attraverso il cavo e raggiungere il vostro dispositivo. Un cavo o caricatore con un amperaggio più elevato può fornire più energia al vostro dispositivo in un determinato momento, accelerando la ricarica. Tuttavia, è fondamentale notare che il dispositivo stesso ha un limite su quanto amperaggio può accettare per la ricarica. Di conseguenza, l'acquisto di un caricatore con un amperaggio molto superiore a quanto il dispositivo può gestire non comporterà una ricarica più veloce, come accennato in precedenza.
Quindi, quanti watt dovrebbe erogare il caricatore USB-C? In generale, un modello da 60 a 100 watt è sufficiente per la maggior parte delle esigenze e può anche caricare il vostro computer portatile. Per rispondere alla domanda iniziale, se intendete utilizzare il caricatore solo per il vostro smartphone, un caricatore entry level da 30 watt potrebbe essere adeguato. Tuttavia, se avete intenzione di utilizzare il caricatore anche per alimentare il vostro notebook, è consigliabile optare per un modello da almeno 65 watt. La scelta dipende anche dal tipo di notebook che avete o intendete caricare. I notebook con scheda video dedicata, soprattutto quelli da gioco, potrebbero richiedere caricatori da oltre 100 watt e potrebbero comunque richiedere l'uso del caricabatterie originale per mantenere le massime prestazioni.
Come si leggono le specifiche USB Power Delivery e i profili PPS di un caricatore?
Capire la scheda tecnica di un caricatore USB-C è fondamentale per orientarsi tra i vari modelli. Sull’etichetta o nella tabella “Output” compaiono i profili di tensione e corrente (ad esempio 5V 3A, 9V 3A, 15V 3A, 20V 5A). Questi valori, chiamati PDO (Power Data Objects), indicano le combinazioni che il caricatore è in grado di negoziare con il dispositivo attraverso il protocollo USB Power Delivery (PD).
Molti caricatori moderni offrono anche il supporto a PPS (Programmable Power Supply), che introduce una gestione dinamica della tensione. Invece di fornire valori fissi, il caricatore può variare la tensione in modo continuo, ad esempio da 3,3 a 11V o da 3,3 a 21V, migliorando l’efficienza energetica, riducendo la temperatura e ottimizzando i tempi di ricarica rapida per i dispositivi compatibili.
Con l’arrivo dello standard USB-PD 3.1, i livelli si distinguono in SPR (Standard Power Range), che arriva fino a 20V, ed EPR (Extended Power Range), capace di raggiungere 28V, 36V e persino 48V per potenze fino a 240W. Per i notebook più esigenti è importante verificare la presenza di un profilo da 20V 5A o dei nuovi profili EPR, ricordando che oltre i 3A è obbligatorio utilizzare un cavo e-marker certificato; in caso contrario, il sistema limiterà la corrente per motivi di sicurezza.
Quando si leggono le specifiche di un caricatore, è quindi necessario verificare la presenza di almeno un profilo PD compatibile con il proprio dispositivo, controllare se è disponibile un intervallo PPS utile per smartphone e tablet di nuova generazione, distinguere la potenza continua da quella di picco ed esaminare come la potenza venga distribuita tra le varie porte nei modelli multiporta. Un altro aspetto da considerare è il cosiddetto derating termico: a temperature elevate alcuni caricatori riducono l’erogazione, motivo per cui conviene sempre avere un piccolo margine di potenza in più rispetto al minimo necessario.
Quante porte USB-C servono e perché è importante sceglierle con attenzione?
Dopo aver esaminato e compreso come i watt di un caricatore USB-C influenzano la velocità di ricarica dei dispositivi, la prossima domanda da considerare è: quante porte USB-C mi servono? La risposta a questa domanda è strettamente legata alle proprie esigenze, anche se è chiaro che un numero maggiore di porte è generalmente preferibile.
Un caricatore con un numero maggiore di porte USB-C consente di ricaricare più dispositivi contemporaneamente, il che può essere utile se si possiedono diversi dispositivi che richiedono una ricarica frequente. In generale, molti caricatori moderni dispongono di almeno 2 porte USB-C. Tuttavia, è importante prestare attenzione alla distribuzione della potenza tra le porte. Ad esempio, se un caricatore ha una potenza complessiva di 100W e dispone di più porte, la potenza non sarà divisa equamente tra tutte le porte, ma potrebbe essere distribuita in modo diverso.
È altrettanto cruciale prestare attenzione al tipo di porte disponibili. Anche se quasi tutti i caricatori moderni dispongono almeno di una porta USB-C, le porte aggiuntive potrebbero essere di tipo USB-A o una combinazione delle due. Pertanto, assicurarsi di scegliere un caricatore con il numero e il tipo di porte USB adatte ai propri dispositivi è fondamentale. Infine, è importante notare che, di solito, solo una delle porte USB-C presenti sul caricatore offre la tecnologia di ricarica più veloce disponibile.
Come scegliere il cavo USB-C giusto per il caricatore?
Spesso si tende a sottovalutare il ruolo del cavo USB-C, ritenendolo un semplice accessorio secondario. In realtà, la scelta del cavo è altrettanto cruciale quanto quella del caricatore, poiché influisce direttamente sulla velocità di ricarica e sulla sicurezza durante l’utilizzo.
Il primo elemento da valutare è la capacità di trasporto della potenza, indicata in watt. Non tutti i cavi USB-C sono uguali: alcuni supportano al massimo 60W, mentre altri, più evoluti, possono raggiungere i 100W o oltre, grazie al supporto del protocollo USB Power Delivery Extended Power Range (USB PD EPR). Utilizzare un cavo con una capacità inferiore a quella del caricatore limiterà inevitabilmente la velocità di ricarica, vanificando i vantaggi di un alimentatore potente.
Altro aspetto fondamentale è la velocità di trasferimento dati. Anche se si cerca un cavo principalmente per la ricarica, è bene considerare questa caratteristica, soprattutto se si intende usare il cavo per collegare dispositivi come laptop, monitor o hard disk esterni. I cavi USB-C si differenziano per standard come USB 2.0, USB 3.2 Gen 1 o superiori, fino al Thunderbolt 4, che offre prestazioni elevate sia in ricarica sia in trasferimento dati. Tuttavia, è importante sapere che molti cavi ad alta potenza per la sola ricarica non supportano elevate velocità di trasferimento dati.
Infine, è sempre consigliabile affidarsi a cavi certificati e conformi agli standard internazionali di sicurezza. Un cavo scadente o non certificato non solo riduce l’efficienza di ricarica, ma può causare surriscaldamenti e danni al dispositivo o al caricatore.
In sintesi, il cavo giusto deve garantire la potenza richiesta dal caricatore e dal dispositivo, essere compatibile con il protocollo di ricarica utilizzato e, se necessario, supportare adeguate velocità di trasferimento dati. Ignorare questi aspetti rischia di compromettere la vostra esperienza di ricarica, sia in termini di prestazioni che di sicurezza.
Quali sono le migliori tecnologie di ricarica rapida supportate dai caricatori USB-C?
I caricatori USB-C moderni integrano diverse tecnologie di ricarica rapida, tra cui USB Power Delivery (PD), Quick Charge, PowerIQ, VOOC Charge e Warp Charge. USB Power Delivery e Quick Charge sono tra le più diffuse, mentre PowerIQ è una tecnologia proprietaria di Anker. Alcuni produttori, come Realme con il suo GT Neo 5 disponibile in Cina, hanno sviluppato soluzioni proprietarie che supportano fino a 240W.
VOOC Charge di Oppo e Warp Charge di OnePlus offrono una potenza di 65W. È cruciale che il dispositivo sia compatibile con la tecnologia di ricarica rapida per beneficiarne appieno.
Non esiste una tecnologia universalmente superiore; le più recenti garantiscono standard elevati e misure di sicurezza avanzate. Tuttavia, è essenziale comprendere le specificità di ciascuna per un utilizzo ottimale.
Un caricatore USB-C è davvero universale? Ecco cosa sapere sulla compatibilità
In linea generale, un caricatore USB-C universale può essere utilizzato con una vasta gamma di dispositivi compatibili, tra cui smartphone, tablet, notebook, cuffie wireless, power bank e console portatili. Tuttavia, è fondamentale verificare che il caricatore sia in grado di erogare la potenza adeguata al dispositivo che si desidera alimentare. Ad esempio, un caricatore progettato per ricaricare uno smartphone potrebbe non fornire wattaggio sufficiente per un notebook da gaming, rallentando drasticamente i tempi di ricarica o impedendola del tutto.
Inoltre, non tutti i caricatori supportano le stesse tecnologie di ricarica rapida, come USB-PD o Quick Charge. Se il dispositivo e il caricatore non condividono lo stesso protocollo, la ricarica avverrà a velocità standard. Per garantire la massima efficienza e sicurezza, è quindi consigliabile scegliere un caricatore certificato, in grado di riconoscere automaticamente il dispositivo collegato e adattare la potenza in uscita.
Qual è l’importanza dell’efficienza energetica nei caricatori USB-C?
Un aspetto spesso trascurato nella scelta dei caricatori USB-C è l’efficienza energetica, cioè la capacità del dispositivo di trasformare l’energia assorbita dalla presa in energia realmente utilizzata per la ricarica. Un caricatore con un rendimento elevato non solo riduce gli sprechi di elettricità, ma limita anche la produzione di calore, aumentando la sicurezza e la durata del caricatore stesso.
I modelli più recenti adottano soluzioni come i semiconduttori al nitruro di gallio (GaN) che, grazie a una migliore gestione della corrente, consentono di mantenere dimensioni compatte, garantire ricarica rapida e ridurre i consumi superflui. Un’efficienza elevata si traduce inoltre in un minor impatto ambientale, un fattore sempre più importante in un mercato attento alla sostenibilità tecnologica.
Per chi utilizza quotidianamente più dispositivi, l’efficienza diventa quindi un criterio chiave: significa non solo ottimizzare i tempi di ricarica, ma anche ridurre le spese energetiche e prolungare la vita delle batterie dei propri apparecchi.
Quanto incide il consumo in standby e l’efficienza a carico parziale di un caricatore USB-C?
La maggior parte dei caricatori trascorre più ore attaccata alla presa senza alcun dispositivo collegato oppure alimentando accessori a basso assorbimento. In questi scenari contano due parametri spesso trascurati: il consumo in standby (o no-load) e l’efficienza a carico parziale. Un caricatore con modalità a basso consumo ben progettata riduce l’assorbimento quando non rileva carichi, limitando sprechi di energia, calore superfluo e usura dei componenti; allo stesso modo, un progetto efficiente ai bassi wattaggi evita che un alimentatore ad alta potenza diventi poco conveniente quando ricarica smartwatch, auricolari o smartphone in mantenimento.
Nelle specifiche tecniche vale la pena verificare la presenza di funzioni di auto-standby, il passaggio rapido a low-power mode dopo la fine della ricarica e curve di rendimento che restino elevate anche tra il 5% e il 30% del carico nominale, tipico dell’uso quotidiano. Questi aspetti, sommati alla corretta negoziazione USB Power Delivery/PPS, contribuiscono al risparmio energetico domestico e a una maggiore sostenibilità senza penalizzare i tempi di ricarica.
Cosa succede se colleghi più dispositivi a un solo caricatore USB-C?
Quando si utilizza un caricatore USB-C multiporta, è importante sapere come viene distribuita la potenza tra i diversi dispositivi collegati. Anche se sulla confezione viene indicata una potenza massima elevata — ad esempio 100W — ciò non significa che ogni porta fornisca quella potenza in modo indipendente. Al contrario, il caricatore suddivide l’energia disponibile in base al numero di dispositivi connessi e alle loro richieste.
La gestione della potenza dinamica è un elemento chiave nei caricatori moderni: alcuni modelli sono in grado di riconoscere il tipo di dispositivo connesso e allocare la potenza in modo intelligente, privilegiando i dispositivi più energivori come un notebook rispetto a uno smartphone. Tuttavia, non tutti i caricatori offrono questa funzione. In alcuni casi, se si collegano più dispositivi contemporaneamente, le prestazioni di ricarica potrebbero degradare sensibilmente, specialmente se il caricatore ha una potenza complessiva contenuta.
Inoltre, è importante sottolineare che l’ordine in cui si collegano i dispositivi può influenzare la distribuzione energetica. Alcuni caricatori, infatti, riservano la piena potenza solo alla prima porta USB-C utilizzata, mentre le altre ricevono energia ridotta. Per questo motivo, se si ha la necessità di alimentare un dispositivo ad alta potenza — come un laptop o una console — è consigliabile utilizzare la porta principale e lasciare quelle secondarie a dispositivi meno esigenti.
Comprendere questi meccanismi vi aiuterà a massimizzare l'efficienza del caricatore USB-C, evitando rallentamenti nella ricarica o malfunzionamenti. La scelta di un caricatore con una gestione intelligente della potenza e una distribuzione equilibrata tra porte è quindi fondamentale per chi intende caricare più dispositivi simultaneamente in modo sicuro ed efficiente.
Un caricatore USB-C può danneggiare lo smartphone o il notebook?
Se si utilizza un caricatore USB-C certificato e di buona qualità, il rischio di danneggiare il dispositivo è estremamente basso. I caricatori moderni sono progettati con sistemi di protezione avanzati contro sovratensione, surriscaldamento e cortocircuiti, garantendo un trasferimento sicuro di energia. Tuttavia, l'utilizzo di caricatori economici, non certificati o di dubbia provenienza può rappresentare un rischio reale. Questi dispositivi potrebbero non rispettare gli standard di sicurezza internazionali, erogare una potenza instabile o non interrompere correttamente il flusso di corrente una volta completata la ricarica.
Per questo motivo, è sempre consigliabile acquistare caricatori da marchi affidabili e, se possibile, verificare la presenza delle certificazioni CE, FCC o RoHS. In caso contrario, il dispositivo potrebbe essere soggetto a danni progressivi alla batteria o a rischi più gravi, come il surriscaldamento o, in casi estremi, l’incendio. Investire in un caricatore USB-C di qualità significa quindi tutelare la durata e la sicurezza dei propri dispositivi elettronici.
I caricatori USB-C sono compatti e facili da trasportare?
Molto spesso, i caricatori USB-C sono di dimensioni ridotte, caratteristica che li rende ideali per chi è sempre in movimento. Tuttavia, bisogna tener conto che i modelli più avanzati, in grado di erogare oltre 100W di potenza, possono avere una struttura più ingombrante o allungata in orizzontale. Nonostante ciò, raramente rappresentano un problema in termini di spazio, a meno che non si utilizzino contemporaneamente altri caricatori o dispositivi di grandi dimensioni nella stessa ciabatta elettrica, occupando così lo spazio di due prese.
Un caricatore più grande potrebbe risultare leggermente scomodo da trasportare in borsa o in altri contenitori. Oltre alle specifiche tecniche interne, anche il numero di porte USB integrate contribuisce a determinare le dimensioni del caricatore. Nonostante le porte USB-C siano compatte, la presenza di molteplici ingressi può aumentare considerevolmente sia le dimensioni che il peso del dispositivo.
Quanto bisogna spendere per un caricatore USB-C di buona qualità?
Come è facile immaginare, il costo è influenzato in gran parte dalla tecnologia di ricarica e dalla sua velocità. Generalmente i prezzi partono da alcune decine di euro per i modelli base, tipicamente quelli da circa 30W, e possono arrivare a superare i 200 euro per i modelli più performanti e dotati di molteplici porte USB. Non esiste un importo minimo obbligatorio da investire, ma la decisione dipenderà dalle vostre specifiche esigenze e dai dispositivi che avete in uso. Tuttavia, è consigliabile evitare modelli eccessivamente economici, che potrebbero non supportare la ricarica rapida e risultare persino potenzialmente pericolosi a lungo termine per il vostro dispositivo, a causa della mancanza delle necessarie precauzioni per una gestione ottimale delle diverse fasi di ricarica.
La ricarica rapida danneggia la batteria del telefono o del portatile?
La ricarica rapida permette di ridurre sensibilmente i tempi di ricarica, fornendo una maggiore intensità di corrente alla batteria. Tuttavia, questo processo genera un aumento del calore, un fattore che può incidere sulla degradazione delle celle nel lungo periodo.
Uno dei principali rischi legati alla ricarica ad alta velocità è lo stress di tensione. Ogni batteria ha un limite di tensione massimo e superarlo frequentemente accelera l'usura dei componenti interni, compromettendone l'efficienza nel tempo.
I produttori implementano oggi sistemi avanzati per minimizzare i danni da ricarica veloce, ma un utilizzo eccessivo di questa tecnologia potrebbe comunque ridurre la durata della batteria. Per preservarne la salute nel tempo, si consiglia di limitare la ricarica rapida quando non strettamente necessaria e di mantenere il livello di carica tra il 20% e l'85%, evitando le ricariche complete o il completo esaurimento della batteria.
È sicuro lasciare il caricatore collegato tutta la notte?
È possibile ricaricare i dispositivi durante la notte utilizzando i caricatori moderni, in quanto essi e i dispositivi più recenti sono progettati con funzionalità di sicurezza avanzate. Una volta che la batteria raggiunge il 100%, il dispositivo interrompe automaticamente il processo di ricarica, per poi riattivarsi occasionalmente e mantenere il livello di carica al massimo se il dispositivo è lasciato acceso durante la notte.
Tuttavia, è consigliabile evitare questa pratica poiché la batteria è comunque sottoposta a un certo grado di stress termico, e mantenere la carica costantemente al 100% per diverse ore non è ottimale per la longevità della batteria. Se proprio avete l'esigenza di ricaricarli durante la notte, perché vi serve la batteria pronta per il giorno seguente, attivate, se presente, la funzione che permette al dispositivo, quasi sempre lo smartphone, di ricaricarsi fino all'80 o 85%.
Si può usare lo smartphone mentre è in carica con un caricatore USB-C?
Utilizzare il proprio smartphone o altri dispositivi mentre sono collegati al caricatore è certamente possibile. Tuttavia, questa pratica può prolungare il tempo necessario per completare la ricarica e causare un aumento della temperatura della batteria. Nonostante ciò, per la maggior parte delle attività quotidiane, tale situazione non rappresenta un problema significativo. Tuttavia, sconsigliamo vivamente di ricaricare ad esempio uno smartphone da gaming mentre lo si sta usando per giocare. Ciò è dovuto al fatto che i giochi tendono già a mettere sotto pressione la CPU e, di conseguenza, la batteria, causando un ulteriore aumento dello sforzo quando il dispositivo è collegato al caricatore. In alcuni casi, potrebbe addirittura accadere che la percentuale di carica della batteria non aumenti, poiché le prestazioni del caricatore potrebbero non essere in grado di tenere il passo con quelle dello smartphone.
-
Qual è il caricatore USB-C migliore per laptop?
Il miglior caricatore USB-C per laptop che possiamo consigliarti è il UGREEN Nexode da 300W. Ha 5 porte USB e offre una potenza massima di uscita di 140W su una porta, permettendo di caricare fino a 3 laptop contemporaneamente. Inoltre, è dotato di chip GaN III per una ricarica rapida e sicura.
Altri buoni modelli sono:
- Anker 737 con 120W di potenza totale, perfetto per ricaricare più dispositivi simultaneamente.
- Baseus GaN III che include un cavo retrattile e diverse porte per massima versatilità.
Spero che queste opzioni ti siano utili per la tua decisione!
Questa è una risposta che ha più di due mesi.
Ti consigliamo di usare il bot AI per avere risposte aggiornate o di far riferimento alla guida. -
Qual è il miglior caricatore USB-C per la ricarica rapida?
Il miglior caricatore USB-C per la ricarica rapida che ti consiglio è il UGREEN Nexode da 300W. Questo caricatore è in grado di erogare fino a 140W su una porta e 100W su altre due, permettendo di ricaricare fino a tre laptop contemporaneamente grazie alla tecnologia GaN III che assicura una ricarica veloce e sicura.
In alternativa, puoi considerare anche l'Anker Prime che offre 250W di potenza e ricarica rapida per dispositivi come il MacBook Pro.
Questa è una risposta che ha più di due mesi.
Ti consigliamo di usare il bot AI per avere risposte aggiornate o di far riferimento alla guida. -
Qual è il caricatore USB-C più economico?
Il modello più economico che abbiamo è il Techly IPW-PD100W-WH, un caricatore da parete USB-C/USB-A con 100W di potenza, perfetto sia per smartphone che per tablet, ad un prezzo contenuto (54,00 €) citeturn0file14.
Questa è una risposta che ha più di due mesi.
Ti consigliamo di usare il bot AI per avere risposte aggiornate o di far riferimento alla guida.