Oggi NVIDIA lancia la sua nuova GeForce 6200. C'è stato detto del lancio all'ultimo momento, con solo pochi giorni per prepararci e per apportare i soliti cambiamenti dell'ultima ora che seguono sempre questi lanci affrettati. Nell'ultimo anno questa situazione si è verificata quattro o cinque volte. È sempre la stessa storia: mancanza di tempo per test approfonditi, costanti cambiamenti all'ultimo minuto, e una gran corsa per pubblicare. Se fossimo cinici, penseremmo che le società coinvolte non vogliono darci il tempo per test approfonditi.
Spesso i driver dei prodotti non sono pronto, oppure sono edizioni speciali o a livello di beta, e i tester si dannano per mantenersi aggiornati in continuazione. Queste condizioni risultano in ciò che noi pensiamo essere un disservizio per il consumatore.
Oggi annunciamo ufficialmente che non giocheremo più a questo gioco.
- Recensire di corsa solo perché un PR vuole un lancio alla grande è un disservizio per i nostri lettori.
- Avere a che fare costantemente con prodotti che potrebbero avere poco in comune con quelli che poi saranno effettivamente distribuiti, è un disservizio per i nostri lettori.
- Trattare dei prodotti settimane o mesi prima che siano veramente disponibili sul mercato, è un disservizio per i nostri lettori.
- Sopportare la pressione dei venditori, che vorrebbero che tutte le recensioni fossero online nello stesso giorno, porta a un disservizio per i nostri lettori.
NVIDIA e ATI hanno il diritto di seguire le proprie strategie di Public Relations, ma la gara per il giorno del lancio sta diventando ridicola.
- Non rende una società migliore dell'altra.
- Non porta a prodotti migliori.
- Non facilita il lavoro dei giornalisti.
- Non migliora la disponibilità dei prodotti.
Quindi recensiremo la GeForce 6200, e lo faremo a nostro piacere. Intendiamoci, siamo stimolati dal nuovo prodotto, ma ci prenderemo tutto il tempo necessario per valutarlo con la dovuta attenzione. Non perché non siamo in grado di affrettare una recensione, come qualsiasi altro. Ci prenderemo il tempo necessario per fare le cose per bene, ci sembra il minimo che i nostri lettori si meritano.
Forse hanno tutti perso di vista il fatto che si presuppone che l'analisi che facciamo sia al servizio del consumatore, del lettore interessato, per metterlo in condizione di poter effettuare scelte.
Crediamo che sia ora di scendere da questa giostra e di tornare alle radici.