Processori Intel, più mistero sulle frequenze Turbo Boost

Intel ha deciso che d'ora in avanti comunicherà per le proprie CPU solo due frequenze: quella base e quella Turbo Boost single-core.

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a cura di Manolo De Agostini

Con il debutto dei nuovi processori Core di ottava generazione, Intel ha deciso che non comunicherà più informazioni sulle frequenze operative della tecnologia Turbo Boost in multi-core.

"Non diffonderemo più quel dettaglio in quanto proprietario di Intel. Indicheremo solamente la frequenza base e quella Turbo single-core nel materiale tecnico e di marketing, ad esempio su ARK, e non più le frequenze Turbo multi-core. Stiamo allineando le comunicazioni affinché siano coerenti. Tutte le frequenze Turbo sono opportunistiche (cioè non garantite, ndr) data la loro dipendenza dalla configurazione di sistema e dai carichi di lavoro".

processori

Recuperare tali informazioni non è tuttavia difficile, come testimoniato da Anandtech che ha pubblicato una tabella con le frequenze dei vari livelli di Turbo Boost per i nuovi chip Intel. All'utente finale basterà leggere le recensioni per ottenere questo livello di dettaglio.

cfl turbo v2

Ciò che cambia è che bisognerà attendere che qualcuno abbia il processore tra le mani e si adoperi per recuperare tali informazioni, sperando che un sample sia indicativo di tutti i campioni di quel modello. E anche se ad alcuni potrebbe sembrare un cambiamento da poco, in realtà non lo è, in quanto testimonia un'ulteriore perdita di trasparenza rispetto al passato, che complica solamente la vita a utenti e addetti ai lavori.

In Rete sono in molti a interrogarsi (qui e qui, per esempio) sul motivo che ha spinto l'azienda statunitense a fare questa scelta. C'è chi parla di una decisione volta a sviare possibili problemi legali: evitando di pubblicizzare le frequenze Turbo gli utenti non potranno avere garanzie su tali frequenze. Questo, di conseguenza, potrebbe consentire a Intel di commercializzare CPU non perfettamente selezionate, ossia capaci di garantire la frequenza base e quella Turbo Boost single-core, ma non le frequenze Turbo Boost multi-core prestabilite, anche all'interno dello stesso modello.

Test Intel Core i7-8700K, Coffee Lake con 6 core e 12 thread

Prendiamo come esempio il Core i7-8700K per spiegare meglio il concetto. La frequenza base di questo processore è 3,7 GHz, mentre il Turbo Boost single-core si spinge a 4,7 GHz. Il Turbo Boost "all-core" (su tutti i sei core) dovrebbe essere pari a 4,3 GHz, ma in futuro non è detto che ciò valga per qualsiasi 8700K uscito dagli impianti di Intel. Magari un sample funzionerà a 4,2 GHz e uno a 4,4 GHz, creando una differenza.

In poche parole, c'è chi ipotizza che potremmo trovarci non solo a sperare di aver acquistato una CPU fortunata per i nostri sforzi di overclock, ma una CPU fortunata con le frequenze operative di tutti i giorni. Per ora è solo un'ipotesi non corroborata da fatti concreti, ma come si dice spesso "è nel novero delle possibilità", anche se speriamo minime.

Core i7-8700K nelle mani degli overclocker supera 7,4 GHz

In secondo luogo non pubblicizzare le varie frequenze del Turbo Boost potrebbe essere una conseguenza del fatto che molte schede madre non implementano la tecnologia di Intel per come è stata concepita, modificandone il comportamento anche a seconda della CPU montata a bordo. Ad esempio non sono mancati casi di motherboard che riducono la frequenza della CPU in scenari di scarso uso dei thread, quando invece dovrebbero accelerarla.

Non potendo garantire perciò sul comportamento dei produttori di motherboard, Intel avrebbe deciso di rimanere più "misteriosa". Forse però, e questa sembra la teoria più plausibile visto anche il "timing" con cui arriva, Intel ha operato questa scelta a fini competitivi.

Rilasciare tali informazioni in modo trasparente e per giunta magari anticipato potrebbe dare alla rivale AMD una migliore idea del comportamento delle CPU Intel. Non crediamo che mantenere il riserbo su tali informazioni farà una grande differenza nella rinnovata lotta con AMD, ma non possiamo che ribadire le critiche verso la minore trasparenza.