Razer Viper Mini - Recensione: il vino buono sta nella botte piccola (e leggera)

Recensione Razer Viper Mini, il mouse più piccolo e leggero del produttore americano di periferiche dedicate al mondo dei videogiochi.

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a cura di Vittorio Rienzo

Razer rappresenta ormai da anni un punto di riferimento per i giocatori quando si parla di periferiche, e ha introdotto nel tempo funzionalità uniche che hanno contraddistinto i suoi prodotti da tutti gli altri. Nel passato recente ad esempio l’intera gamma di mouse è stata aggiornata con il nuovo cavo SpeedFlex e gli switch ottici. Ed è proprio un mouse che presenta queste due nuove feature che ci apprestiamo a recensire, il Razer Viper Mini, una versione "rimpicciolita" del Razer Viper.

Design e Materiali

Partendo dal packaging, il Razer Viper Mini viene consegnato in una semplice scatolina con i colori di Razer, sulla quale sono illustrate le principali caratteristiche del mouse. Il contenuto è essenziale: mouse, guida rapida, un adesivo. Nonostante la sua forma simmetrica, il Viper Mini è dedicato ai giocatori destrorsi a causa della presenza dei due tasti laterali a sinistra.

Le dimensioni sono davvero contenute, 118,3 mm di lunghezza, 53,5mm di larghezza per un’altezza di 38,3 mm e un peso di soli 61 grammi. Le misure quindi sono simili al G203 di Logitech, un suo diretto concorrente, risultando però più stretto e nettamente più leggero (61 grammi rispetto agli 85 del Logitech) il che lo rende perfetto per una presa Fingertip.

Sono proprio peso e dimensioni a differenziarlo dai fratelli maggiori della serie Viper, oltre che dai concorrenti. Come è possibile vedere in foto, rispetto ad un Logitech G502 il mouse risulta nettamente più piccolo in tutto, mentre rispetto al G203 pur mantenendo un’altezza ed una lunghezza simili, troviamo una larghezza nettamente ridotta che sfocia in una forma più snella, la quale riesce a garantire una presa più salda e un miglior controllo.

Ad ogni modo il design è ben strutturato, riuscendosi ad adattare a ogni tipo di presa. La plastica della scossa presenta una texture ruvida che riesce ad offrire un ottimo grip, migliore rispetto al Logitech. I piedini sono realizzati in PTFE, non i migliori che abbiamo provato a dirla tutta, ma svolgono perfettamente il loro lavoro facendo si che i movimenti risultino fluidi e precisi.

Il layout dei tasti è quello ormai canonico per i mouse da gioco: 6 tasti programmabili di cui due laterali, da utilizzare con il pollice, e un piccolo tasto centrale posto sotto la rotella per il cambio di DPI. Ovviamente tutti i tasti (due principali, due laterali, rotella e tasto DPI) sono completamente riprogrammabili attraverso Razer Synapse, il software proprietario che andremo a vedere più avanti.

Caratteristiche tecniche

Veniamo a questo punto all’equipaggiamento di questo Viper Mini. Partiamo dal sensore, un sensore ottico proprietario da 8500 DPI con un polling rate di 1000Hz che garantisce la quasi immediatezza dei comandi. La sensibilità (o più precisamente la risoluzione) può essere regolata attraverso il software con step di un singolo DPI, il che permette una regolazione perfetta per ogni tipo di utente.

Ciò che tuttavia rende il mouse diverso da qualsiasi altra proposta sul mercato sono gli switch ottici di Razer insieme al cavo SpeedFlex.

Partendo proprio dagli switch, si tratta di una tecnologia diversa da tradizionali switch meccanici come gli Omron presenti sulla maggior parte dei mouse gaming. Per l’attivazione infatti non è richiesto alcun contatto metallico, ma il segnale viene inviato tramite un raggio ad infrarossi che, passando attraverso un otturatore a pressione, attiva il tasto. Secondo l’azienda questi switch permettono oltre che una durabilità maggiore (70 milioni di pressioni rispetto ai 50 milioni di uno switch meccanico), anche una maggiore precisione dovuta al “debounce”, cioè l’assenza del tipico effetto rimbalzo degli switch meccanici che talvolta provocano il doppio click involontario.

Per quanto riguarda il cavo SpeedFlex, si tratta di un cavo intrecciato così come per molti altri mouse, con la differenza però di avere una maglia decisamente più stretta risultando molto più flessibile, caratteristica dovuta probabilmente anche alla riduzione dello spessore della parte interna. Tuttavia va sottolineato che è uno dei pochi mouse a godere di un cavo intrecciato in questa fascia di prezzo.

Utilizzo

Il Viper Mini è un mouse piccolo, sconsigliato a chi ha mani grandi o per chi tende ad utilizzare una presa Palm Grip. I due tasti laterali sulla parte sinistra fanno si che, nonostante la forma simmetrica della periferica, l’utilizzo sia diretto esclusivamente ai giocatori destrorsi. Detto questo l’esperienza d’uso è estremamente solida. Il sensore è veramente preciso, e non ha nulla da invidiare ai ben noti Pixart con i quali la stessa Razer ci aveva abituato.

Apriamo piuttosto una parentesi sulle caratteristiche più peculiari di questo mouse: switch e cavo. Partendo proprio dagli switch questi soddisfano perfettamente le esigenze dei giocatori risultando reattivi e precisi ad ogni click. Ovviamente ci è impossibile esprimerci sulla durata, ma se nell’immediato non abbiamo riscontrato differenze in termini di performance rispetto ai classici switch meccanici, è indubbio che sul lungo termine la tecnologia utilizzata da Razer renda impossibili i doppi click involontari, fenomeno che soprattutto con l’usura è frequente con gli switch meccanici. Un vantaggio invece riscontrabile subito riguarda la rumorosità ed il feedback. Gli switch di Razer sono nettamente più silenziosi e restituiscono un feedback più morbido, più “delicato”. Per questi motivi se siete giocatori orientati al gaming notturno, sicuramente gli optical switch rappresentano l’alternativa ideale per ridurre il disturbo.

Per quanto concerne il cavo invece, è qui che secondo me il mouse offre un vero e proprio vantaggio. Utilizzo come mouse primario un Logitech G502, che presenta un robusto cavo intrecciato. Abituarsi al cavo SpeedFlex non è stato difficile. I movimenti risultavano nettamente più fluidi, costanti nella richiesta della forza impressa e sempre liberi da ogni impedimento. Il cavo SpeedFlex a mio parere rappresenta il vero punto di forza del mouse, risultando molto più flessibile sia del cavo intrecciato del G502 quanto di un classico cavo in gomma.

In particolare, anche negli spazi stretti e quando il cavo urtava su una superficie, grazie alla trama fitta riusciva a divincolarsi senza grosse difficoltà e a piegarsi se necessario senza interferire con i movimenti della mano. La differenza più grande l’ho sentita quando sono tornato ad utilizzare il Logitech, che ho iniziato a vedere con occhio diverso, principalmente a causa del suo cavo robusto, ma estremamente rigido. Il cavo SpeedFlex mi ha sorpreso, ha fatto la differenza e fa piacere sapere che Razer ha deciso di aggiornare l’intera gamma di mouse con questa soluzione.

In breve quindi, come si comporta il mouse? Nell’utilizzo quotidiano è decisamente comodo, tuttavia se si cerca il comfort durante la creazione di contenuti forse non è proprio una scelta azzeccata. Questo è un mouse pensato per i videogiochi, ed è lì che esprime il meglio. L’ho provato su un tappetino Corsair MM600 su superficie “Speed” e “Control” ed il mouse ha lavorato bene in entrambe le situazioni. Tuttavia va segnalata l’assenza di un led che indichi i DPI, che costringe ad andare a memoria in quanto seppur presente il tasto centrale per il cambio di risoluzione, durante l’esecuzione dei giochi non vi è nulla ad indicare quale sia la risoluzione impostata. Apprezzabile invece la presenza della memoria interna, che permette il salvataggio di un solo profilo, sul quale possono essere configurati però 5 livelli di risoluzione, facendo si che il profilo salvato sia sufficiente ad adattarsi ad un maggior numero di giochi nel caso in cui dovessimo cambiare postazione.

L’ottimo grip e il connubio tra il cavo SpeedFlex e un peso ridotto all’osso ha permesso di giocare in maniera eccellente; nella sua semplicità il mouse risulta tra i più comodi quando si tratta di velocità e reattività, ragione per la quale è senza dubbio una scelta più indicata per i giocatori di FPS. Su giochi come Rainbow Six Siege e il nuovissimo Call of Duty Warzone il mouse ritrova il suo habitat naturale eguagliando in prestazioni i dispositivi di fascia superiore. Se siete quindi degli appassionati di sparatutto, acquistatelo senza timore.

Illuminazione e Software

Trattandosi di un prodotto per videogiocatori, di certo non poteva mancare una buona illuminazione RGB. L’illuminazione si compone di due zone, il logo sul dorso e una fascia nella parte posteriore. Sfortunatamente però queste vengono gestite come una zona unica, il che vuol dire che non sarà possibile impostare colori o effetti diversi tra le due. Tolto questo aspetto, il software permette di dare libero sfogo alla fantasia.

Razer Synapse rappresenta senza dubbio uno dei software più completi per la gestione delle periferiche e la relativa illuminazione. A differenza di altri software, Synapse viene diviso in moduli che si può scegliere di installare o meno a seconda di ciò che si desidera configurare. Di base il software permette di impostare la risoluzione, e qualche “quick effect” per il mouse con alcuni colori preimpostati. A primo impatto quindi sembra un programma decisamente scarno e limitato. Basta però scaricare il modulo “Chroma Studio” per aprire le porte ad un mondo di personalizzazioni dell’illuminazione che ci permette non solo di definire i colori da una palette di circa 16 milioni, ma da la possibilità di creare i propri effetti personalizzati sovrapponendoli a strati, scegliendo da quelli base, o di crearne di nuovi da zero stabilendo il comportamento, i tempi e i colori dell’illuminazione.

Il software di Razer include un piccolo tutorial al primo utilizzo, che guida l’utente attraverso i menù e fornisce delle piccole spiegazioni, garantendo una buona infarinatura per iniziare a dare sfogo all’arte dell’illuminazione senza eccessive difficoltà. Nel complesso quindi l’esperienza con il software e l’illuminazione è stata più che soddisfacente, speriamo solo che con un aggiornamento Razer permetta di sfruttare i LED RGB anche come indicatore dei DPI, sopperendo in maniera semplice e funzionale ad una mancanza non da poco su un mouse da gioco.

Conclusioni

Il Razer Viper Mini è senza dubbio un mouse di grande livello, che ha soddisfatto a pieno le aspettative che si possono avere da un mouse da gioco. Razer lo propone ad un prezzo di listino di 49,99 euro, anche se è possibile acquistarlo su Amazon al prezzo di 47,54 euro (purtroppo a causa del coronavirus così come altri prodotti tech, al momento non è disponibile) . Un prezzo leggermente superiore alla concorrenza, come il Logitech G203 che viene proposto ad un prezzo di listino di 39,99 euro.

La proposta di Razer offre tuttavia delle peculiarità uniche, come il cavo SpeedFlex, che rappresentano senza dubbio un valore aggiunto, insieme agli switch ottici. Insomma non è il mouse più economico che si possa acquistare, ma è senza dubbio una delle migliori proposte (se non la migliore) in questa fascia di prezzo. Se quindi cercate il meglio senza badare al costo più alto, il Razer Viper Mini non vi deluderà sotto nessun punto di vista. Se invece siete alla ricerca di un mouse che fa del rapporto qualità / prezzo il suo punto forte forse conviene guardare altrove, avendo però la consapevolezza di dover scendere a compromessi.