RTX 3060, il limitatore per il mining si aggira con un dongle da 6$

I miner hanno trovato un modo per aggirare le limitazioni poste alla RTX 3060 con un dongle HDMI disponibile a 5,99 dollari. Come funziona?

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Chi fermerà i miner di criptovalute dall'accaparrarsi tutte le GPU sul mercat0? Non di certo Nvidia a quanto pare. Dopo la pubblicazione accidentale di un driver Beta per la RTX 3060 che ne sbloccava le performance durante l'estrazione, ora sembra che per poter utilizzare la scheda grafica al massimo delle proprie potenzialità basti un dongle HDMI da 5,99 dollari.

A volte la soluzione a problemi complicati si può ritrovare in semplici oggetti dal basso valore. I miner di criptovalute hanno trovato un modo ingegnoso di aggirare le limitazioni poste da Nvidia nella velocità di estrazione della RTX 3060 con un dongle HDMI disponibile su Amazon per soli 5,99 dollari. Come funziona?

Semplice. Il driver di Nvidia che è stato rilasciato per errore, nonostante sblocchi in parte le potenzialità di estrazione della GeForce RTX 3060, ha bisogno che alcuni requisiti siano soddisfatti per l'utilizzo a piena potenza della GPU:

  • L'utilizzo della RTX 3060 in uno slot PCIe 3.0 x8
  • Il collegamento di un display alla scheda

Il primo requisito rende inutili i raiser PCIe x1 che solitamente vengono utilizzati dai miner, e questo è un buon punto a favore del driver, requisito che però può essere "aggirato" acquistando una scheda madre con molti slot PCIe. Non sarà facile utilizzare così tante schede come con i raiser ma è comunque un limite parziale.

Il secondo requisito, secondo quanto scoperto di recente, è aggirabile acquistando su Amazon un semplice dongle dummy HDMI che convince la scheda che alla porta sia connesso un monitor. Non è necessario quindi per i miner spendere una ingente somma nell'acquisto di monitor da lasciare collegati alle schede. Questo è... imbarazzante.

Un utente di Quasar Zone ha dimostrato che il workaround è funzionale con la sua configurazione composta da quattro GeForce RTX 3060. Ogni scheda grafica ha un hash rate di circa 48MH/s per contribuire alla media totale di 192MH/s.

Non richiede nemmeno una piattaforma moderna per funzionare. Il modesto sistema di test dell'utente si basa su un processore dual-core Intel Pentium G3220 basato su Haswell e una scheda madre Gigabyte G1.Sniper 5. L'utente ha anche confermato che la sua configurazione funziona anche sulla Maximus VI Extreme. Le due schede madri condividono lo stesso attributo di avere quattro slot di espansione PCIe 3.0 x16, ideali per ospitare le quattro schede grafiche GeForce RTX 3060.

Il limitatore di hash di Nvidia non è che un piccolo ostacolo nel percorso dei minater di criptovalute. Poiché un workaround esiste ed è già stato trovato, è solo una questione di tempo prima che qualcuno lo perfezioni per aggirare completamente il meccanismo anti-mining.

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