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a cura di Manolo De Agostini

La nuova offerta Ryzen di seconda generazione (i modelli senza grafica integrata) si compone per il momento di quattro modelli, due Ryzen 5 e due Ryzen 7. Mettendo da parte i Ryzen 3, è evidente come AMD abbia praticato una razionalizzazione dell'offerta. La prima generazione Ryzen 5 conta quattro modelli e quella Ryzen 7 tre proposte.

Non sappiamo ancora se arriveranno nuovi Ryzen 3, ma abbiamo appreso che i nuovi Ryzen e quelli precedenti convivranno sul mercato nel prossimo futuro, coprendo quindi la fascia mainstream in un lungo e in largo sia in termini prestazionali che di prezzo. Intel, insomma, avrà la sua gatta da pelare.

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La nomenclatura scelta da AMD per le nuove CPU vede una sostanziale differenza rispetto al passato: il top di gamma non si chiama 2800X come era lecito attendersi dopo il 1800X, ma 2700X. E quindi sono in molti a chiedersi: AMD si è tenuta un asso nella manica da sfoderare alla bisogna? Forse.

Anche se non abbiamo informazioni certe in tal senso, nelle scorse DSOGaming ha pubblicato le parole di Jim Anderson, Senior Vice President e General Manager del Computing and Graphics Business Group di AMD, secondo il quale non è da escludere del tutto l'arrivo di un 2800X. Idealmente potrebbe trattarsi di un modello altamente selezionato in fase di produzione per sostenere frequenze ancora maggiori.

"Abbiamo ritenuto che, con il 2700X e il 2700 con quelle prestazioni e prezzi, avevamo coperto al meglio quella fascia. Abbiamo pensato che con questi due modelli avessimo coperto a sufficienza il livello in cui volevamo posizionare il prodotto".

Il ragionamento non fa una grinza, ma con Intel che potrebbe presentare sul mercato una CPU con 8 core e 16 thread nella fascia mainstream nel prossimo futuro (e magari una CPU speciale come il presunto 8086K), nella strategia di AMD potrebbe formarsi una (piccola, piccolissima, minuscola) crepa.

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Ma come ai tempi della guerra dei gigahertz, la casa di Sunnyvale potrebbe contrattaccare. Lo stesso Anderson non lo esclude, e in merito alle scelte attuali dice: "Questo non preclude l'arrivo di un 2800X un giorno, forse. Per ora crediamo che questi due modelli coprano bene lo spazio".

Certo, è abbastanza ovvio che AMD dica di essere pronta a rispondere a Intel nel caso ne abbia il bisogno, ma è anche vero che con delle CPU appena presentate, le aziende tendono a non spostare l'attenzione su possibili prodotti futuri. Insomma, la sensazione è che l'asso nella manica di AMD ci sia. Vedremo se l'azienda si troverà costretta a calarlo sul tavolo.