Windows Vista e Intel, non scocca la scintilla

Sembra che Intel, nonostante il Service Pack 1 uscito da qualche mese, non abbia ancora intenzione di passare a Windows Vista.

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a cura di Manolo De Agostini

Lo stop alle vendite di Windows XP (ma con supporto esteso al 2014) potrebbero non servire poi molto all'adozione di Windows Vista (che comunque ha venduto oltre 140 milioni di copie). L'ultimo sistema operativo di Microsoft è sicuramente maturato in un anno e mezzo, e il Service Pack 1 è stato un ulteriore passo avanti.

Tuttavia Intel, una delle aziende che per prima bocciò Vista nel 2007 rimandando ogni discorso all'SP1, avrebbe manifestato l'intenzione di non adottarlo nella sua azienda come sistema predefinito. I suoi oltre 80 mila dipendenti, quindi, non parteciperanno all'incremento della quota d'uso del sistema operativo Microsoft, una scelta che non ha precedenti: Intel era sempre passata alle nuova versione di Windows, più precisamente ai cosiddetti "major update", ovvero cambi radicali rispetto alla soluzione precedente.

Secondo le informazioni disponibili in rete, una persona informata dei fatti avrebbe dichiarato "Non è una mancanza di rispetto nei confronti di Microsoft, ma lo staff information technology di Intel non ha trovato motivazioni valide per adottare Vista". Altre fonti riportano, tuttavia, che ci sono alcuni test in corso.

Secondo il Times, Intel potrebbe perciò anche cambiare idea. Non solo perché i test potrebbero dare risposte positive, ma anche perché i due amministratori delegati di Intel e Microsoft, Paul Otellini e Steve Ballmer, si incontrano regolarmente: in queste occasioni, Ballmer potrebbe persuadere il boss di Intel a cambiare politica.