image/svg+xml
Logo Tom's Hardware
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Tom's Hardware Logo
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Forum
  • Sconti & Coupon
Offerte di Natale
Accedi a Xenforo
Immagine di Ozono in recupero: il 2025 segna un'inversione storica Ozono in recupero: il 2025 segna un'inversione storica...
Immagine di Un’eruzione del 1345 potrebbe aver scatenato la Peste Nera Un’eruzione del 1345 potrebbe aver scatenato la Peste Nera...

DeepMind e OpenAI vincono l'oro alle Olimpiadi di Matematica

Entrambi i modelli AI hanno risolto 5 su 6 problemi della IMO, ottenendo un punteggio da medaglia d’oro: un nuovo traguardo nel ragionamento artificiale.

Advertisement

Avatar di Patrizio Coccia

a cura di Patrizio Coccia

Editor @Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 07/08/2025 alle 18:59

La notizia in un minuto

  • I modelli di intelligenza artificiale di Google DeepMind e OpenAI hanno raggiunto per la prima volta prestazioni da medaglia d'oro all'Olimpiade Internazionale di Matematica 2024, segnando un momento storico nel rapporto tra macchine e ragionamento matematico avanzato
  • A differenza dei sistemi precedenti che operavano in linguaggi di programmazione specializzati, questi nuovi modelli funzionano interamente in linguaggio naturale utilizzando il reinforcement learning, promettendo soluzioni più comprensibili e applicabili
  • La comunità matematica mantiene una posizione cauta richiedendo maggiore trasparenza e controllo scientifico sui risultati, mentre le aziende promettono di rendere disponibili questi strumenti per affrontare problemi scientifici irrisolti

Riassunto generato con l’IA. Potrebbe non essere accurato.

Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più

Nel mondo della matematica competitiva, l'Olimpiade Internazionale di Matematica rappresenta da decenni la sfida più prestigiosa per giovani talenti provenienti da tutto il globo. Quest'anno, tuttavia, i protagonisti non sono stati soltanto studenti adolescenti armati di carta e penna, ma anche sofisticati sistemi di intelligenza artificiale che hanno raggiunto per la prima volta prestazioni da medaglia d'oro. Il traguardo, ottenuto dai modelli sperimentali di Google DeepMind e OpenAI, segna un momento storico che potrebbe ridefinire il rapporto tra macchine e ragionamento matematico avanzato.

La competizione che ha cambiato le regole del gioco

Durante l'edizione 2024 dell’IMO tenutasi nel Queensland, in Australia, si è consumata una rivoluzione silenziosa. Per la prima volta nella storia della competizione, diverse aziende tecnologiche hanno chiesto ufficialmente di sottoporre i propri modelli di IA alla valutazione dei giudici. Come spiega Gregor Dolinar, presidente dell'IMO, società come Google, Huawei e ByteDance hanno formalmente avanzato questa richiesta, accettando la condizione di attendere fino al 28 luglio per annunciare i risultati.

La performance di OpenAI si distingue per modalità e tempistiche particolari. Nonostante l’azienda avesse inizialmente mostrato interesse per una partecipazione ufficiale, ha poi scelto una strada autonoma, annunciando il 19 luglio che il proprio modello aveva risolto correttamente cinque dei sei problemi proposti, rispettando il limite di 4,5 ore. La valutazione è stata affidata a tre ex vincitori di medaglie IMO, conferendo comunque autorevolezza al risultato.

Due approcci, un obiettivo comune

Google DeepMind ha seguito un percorso differente con Gemini Deep Think, sistema che ha ottenuto la medaglia d’oro attraverso la valutazione ufficiale degli esaminatori IMO. Il risultato, confermato dallo stesso Dolinar, rappresenta un’evoluzione significativa rispetto ai modelli AlphaProof e AlphaGeometry utilizzati l’anno precedente, che si erano fermati al livello argento.

La differenza metodologica più rilevante risiede nell’approccio linguistico. Mentre i sistemi precedenti operavano tramite Lean, un linguaggio di programmazione specializzato che consentiva verifiche istantanee ma risultava ostico ai non esperti, entrambi i modelli attuali funzionano interamente in linguaggio naturale. Questa transizione, secondo Thang Luong di Google, promette soluzioni più comprensibili e applicabili a sistemi di IA di uso generale.

La scienza dietro il successo

Il reinforcement learning emerge come elemento chiave del successo di entrambi i sistemi. Questa metodologia di addestramento, che insegna all’IA cosa significhi “successo” lasciandola scoprire autonomamente regole e strategie attraverso tentativi ed errori, aveva già dimostrato la propria efficacia nei modelli di Google dedicati ai giochi, come AlphaZero. Luong sottolinea come il modello di Google implementi anche il “pensiero parallelo”, considerando simultaneamente soluzioni multiple e beneficiando di dataset matematici specificamente curati per l’IMO.

OpenAI mantiene invece un profilo più riservato sui dettagli tecnici, limitandosi a confermare l’utilizzo del reinforcement learning e di “metodi di ricerca sperimentali” non meglio specificati. Questa riservatezza alimenta parte dello scetticismo espresso dalla comunità matematica internazionale.

Scetticismo accademico e prospettive future

Terence Tao dell’Università della California a Los Angeles esprime una posizione cauta ma significativa: “Il progresso è promettente, ma non realizzato in modo scientificamente controllato”. Il matematico sottolinea la necessità di pubblicazioni dettagliate e accesso ai modelli per permettere la replicazione dei risultati, evidenziando come attualmente ci si debba fidare principalmente delle dichiarazioni delle aziende stesse.

Geordie Williamson dell’Università di Sydney condivide questa frustrazione per la mancanza di dettagli tecnici, pur riconoscendo la straordinarietà del momento storico. Joseph Myers, uno degli organizzatori dell’IMO 2024, solleva una questione ancora più profonda: se l’IA dovesse un giorno produrre soluzioni a problemi matematici irrisolti, la capacità di generare prove formali verificabili diventerà cruciale per distinguere tra progressi autentici ed errori sottili ma fatali.

L’orizzonte della ricerca scientifica

Entrambe le aziende promettono di rendere disponibili questi sistemi inizialmente ai matematici, per poi estenderne l’accesso al pubblico generale nei prossimi mesi. Junehyuk Jung di Google, che ha lavorato su Gemini Deep Think, si dimostra ottimista sulle applicazioni future: secondo il ricercatore, numerosi problemi scientifici irrisolti potrebbero presto trovarsi alla portata di questi strumenti avanzati.

Il dibattito rimane aperto sulla reale capacità di questi modelli di trasformare la ricerca matematica e scientifica. Mentre i risultati dell’IMO suggeriscono progressi impressionanti nel ragionamento matematico artificiale, la comunità accademica attende prove più concrete e trasparenti prima di pronunciarsi definitivamente su questa nuova era dell’intelligenza artificiale applicata alla matematica.

Fonte dell'articolo: www.newscientist.com

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?

Invia

Per commentare come utente ospite, clicca quadrati

Cliccati: 0 /

Reset

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione

Advertisement

Ti potrebbe interessare anche

Un’eruzione del 1345 potrebbe aver scatenato la Peste Nera
3

Scienze

Un’eruzione del 1345 potrebbe aver scatenato la Peste Nera

Di Antonello Buzzi
Ozono in recupero: il 2025 segna un'inversione storica
4

Scienze

Ozono in recupero: il 2025 segna un'inversione storica

Di Antonello Buzzi
Influenza: scoperto come il virus entra nelle cellule umane
1

Scienze

Influenza: scoperto come il virus entra nelle cellule umane

Di Antonello Buzzi
Scoperto sistema planetario tra i più inclinati mai visti

Scienze

Scoperto sistema planetario tra i più inclinati mai visti

Di Antonello Buzzi
Ansia, rivelato un deficit chimico nel cervello umano

Scienze

Ansia, rivelato un deficit chimico nel cervello umano

Di Antonello Buzzi

Advertisement

Advertisement

Footer
Tom's Hardware Logo

 
Contatti
  • Contattaci
  • Feed RSS
Legale
  • Chi siamo
  • Privacy
  • Cookie
  • Affiliazione Commerciale
Altri link
  • Forum
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • CulturaPop
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay

Tom's Hardware - Testata giornalistica associata all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana, registrata presso il Tribunale di Milano, nr. 285 del 9/9/2013 - Direttore: Andrea Ferrario

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 - REA: MI - 1729249 - Capitale Sociale: 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.