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ChatGPT ora vi aiuta a trovare brani e playlist su Apple Music

ChatGPT si integra con Apple Music per creare playlist personalizzate tramite linguaggio naturale, senza riprodurre direttamente i brani.

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Avatar di Antonello Buzzi

a cura di Antonello Buzzi

Senior Editor @Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 18/12/2025 alle 11:30

La notizia in un minuto

  • ChatGPT si integra con Apple Music per creare playlist intelligenti e trovare brani attraverso richieste in linguaggio naturale, senza riproduzione diretta ma con curatela musicale automatizzata
  • Il sistema permette di identificare canzoni da ricordi vaghi o riferimenti culturali come "quella canzone di quel film spaziale" elaborando descrizioni approssimative e correlando metadati
  • La funzionalità richiede un abbonamento Apple Music attivo a 10,99 euro/mese e l'ascolto completo avviene tramite l'app ufficiale, mentre ChatGPT gestisce solo ricerca e organizzazione

Riassunto generato con l’IA. Potrebbe non essere accurato.

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L'intelligenza artificiale di OpenAI si evolve e abbraccia la musica in streaming, ma non nel modo che molti potrebbero immaginare. L'integrazione tra ChatGPT e Apple Music, annunciata ieri e già operativa da oggi, rappresenta un approccio innovativo alla gestione delle playlist e alla scoperta musicale, sfruttando le capacità di elaborazione del linguaggio naturale per trasformare il modo in cui gli abbonati interagiscono con il catalogo del servizio di Cupertino. Non si tratta di riproduzione diretta di brani attraverso l'interfaccia di ChatGPT, ma di una funzionalità di curatela musicale intelligente che promette di rivoluzionare la ricerca e l'organizzazione dei contenuti audio.

La funzionalità appena lanciata consente agli abbonati di Apple Music di delegare a ChatGPT compiti che tradizionalmente richiedevano tempo e pazienza: la creazione di playlist tematiche, la ricerca di brani specifici difficili da identificare e la scoperta di nuova musica basata su criteri complessi espressi in linguaggio colloquiale. Il grande modello linguistico di OpenAI analizza le richieste degli utenti e traduce le loro intenzioni in azioni concrete sul servizio di streaming, selezionando tracce, album e artisti dal vastissimo catalogo di Apple.

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Le applicazioni pratiche sono molteplici e spaziano dal banale al sofisticato. Un utente può richiedere "Crea una playlist rock and roll natalizia da 30 brani su Apple Music, ma evita i clichè", oppure ricostruire playlist memorabili dalla cultura pop come "Crea il Barney's Get Psyched Mix da How I Met Your Mother". ChatGPT gestisce autonomamente la ricerca dei brani e la compilazione della playlist, eliminando il lavoro manuale di selezione e aggiunta track per track che caratterizza l'approccio tradizionale.

Gli utenti possono descrivere canzoni che non ricordano con precisione usando riferimenti mnemonici come "quella canzone di Alice da Paura e delirio a Las Vegas" o "quella con il duuuum duuuum duuuuuuuuum DU-DUUUUUM da quel film spaziale classico"

L'aspetto più interessante dell'integrazione riguarda la ricerca musicale basata su ricordi vaghi o riferimenti culturali. Chi non ha mai provato la frustrazione di cercare una canzone di cui ricorda solo un frammento melodico o il contesto in cui l'ha ascoltata troverà in questa funzionalità un alleato prezioso. Il sistema elabora descrizioni approssimative e le correla con metadati, testi, contesti cinematografici e riferimenti incrociati per identificare il brano cercato.

L'attivazione del servizio richiede pochi passaggi: gli utenti devono accedere alla sezione Apps su chatgpt.com o nell'applicazione mobile, selezionare Apple Music e collegare il proprio account attraverso l'autenticazione. Una volta completata la procedura, è possibile utilizzare il prefisso "/Apple Music" all'inizio dei prompt o selezionare manualmente l'app dall'interfaccia di ChatGPT. In alternativa, il sistema riconosce automaticamente le richieste relative alla musica e attiva l'integrazione in base al contesto, rendendo l'esperienza più fluida e naturale.

Va precisato che la funzionalità non include lo streaming diretto dei brani attraverso ChatGPT: gli utenti possono ascoltare solo brevi anteprime dei brani visualizzati nell'interfaccia conversazionale, mentre la riproduzione completa avviene necessariamente attraverso l'app Apple Music. Questa limitazione riflette probabilmente sia considerazioni tecniche legate alla larghezza di banda e all'architettura dell'LLM, sia questioni di licenze musicali che richiedono la riproduzione attraverso client ufficiali.

L'integrazione richiede un abbonamento attivo ad Apple Music, disponibile a 10,99 euro al mese con un mese di prova gratuita per i nuovi iscritti. Questa sinergia tra il servizio di streaming di Apple e l'intelligenza artificiale di OpenAI rappresenta un esempio concreto di come i grandi modelli linguistici possano estendere le loro capacità oltre la semplice elaborazione testuale, integrandosi con servizi di terze parti per offrire funzionalità pratiche agli utenti finali.

Fonte dell'articolo: 9to5mac.com

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