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Pro
- Batteria da 7.400 mAh con autonomia stellare.
- Display AMOLED da 165 Hz.
- Certificazione IP69K.
- Prestazioni più che convincenti.
- Prezzo altamente cometitivo.
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Contro
- Comparto fotografico pesantemente limitato.
- Niente ricarica wireless.
- Risoluzione display da soli 1.5K.
- Design leggermente anonimo.
Il verdetto di Tom's Hardware
Informazioni sul prodotto
Il OnePlus 15R rappresenta un momento significativo nella nuova strategia dello storico brand cinese, consolidando l'approccio della serie R la quale ha sempre puntato a offrire un rapporto qualità-prezzo superiore rispetto ai flagship "duri e puri" rilasciati dal brand.
Lanciato ufficialmente oggi, in contemporanea con la variante cinese denominata OnePlus Ace 6T, questo smartphone si posiziona come un'alternativa convincente, sotto molteplici punti di vista, per chi cerca prestazioni elevate senza necessariamente pagare il prezzo premium dei modelli di punta.
Quello che colpisce immediatamente è la scheda tecnica che presenta una batteria da 7.400 mAh, accompagnata dal debutto mondiale del processore Snapdragon 8 Gen 5 e da un display AMOLED da 6,83 pollici che raggiunge i 165 Hz di refresh rate.
Il prezzo di partenza si attesta sui 729€ per la configurazione con 12 GB di RAM e 256 GB di storage, posizionandosi nettamente al di sotto del flagship OnePlus 15, rendendolo decisamente appetibile per chiunque stesse cercando, per l'appunto, un flagship killer a un prezzo concorrenziale.
Ma come oramai sappiamo la scheda tecnica, da sola, non racconta tutta la storia ed è necessario scendere nei dettagli per capire se i compromessi adottati da OnePlus valgano, effettivamente, il prezzo del biglietto.
Recensione in 1 minuto
L'OnePlus 15R convince per l'autonomia straordinaria garantita dalla batteria da 7.400 mAh, la più capiente mai vista su un dispositivo del brand, e per il display AMOLED da 6,83 pollici con refresh rate da 165 Hz che stabilisce un nuovo standard per la fluidità visiva. Il processore Snapdragon 8 Gen 5, al suo debutto mondiale su questo telefono, offre prestazioni solide per qualsiasi utilizzo, dal gaming intenso al multitasking produttivo. La resistenza all'acqua certificata IP66, IP68, IP69 e IP69K supera quella di molti competitor premium, fornendo una tranquillità aggiuntiva nell'uso quotidiano.
Il principale compromesso riguarda il comparto fotografico, che passa da tre a due sensori posteriori eliminando il teleobiettivo, una scelta che limita la versatilità fotografica. Il prezzo di 729€ lo colloca significativamente sotto i flagship tradizionali come Galaxy S25 Ultra e Pixel 10 Pro, rendendolo una proposta interessante per chi cerca un prodotto con tanta sostanza e, soprattutto, concreto. Per utenti che privilegiano autonomia, prestazioni gaming e qualità dello schermo rispetto alla fotografia avanzata, rappresenta una scelta sensata e molto competitiva.
Un processore incredibile
Il cuore pulsante della OnePlus 15R è il Qualcomm Snapdragon 8 Gen 5, al suo debutto globale nel settore degli smartphone. È fondamentale precisare che non si tratta dello Snapdragon 8 Elite Gen 5, che alimenta il modello flagship OnePlus 15, ma di una variante denominata semplicemente 8 Gen 5.
Secondo i dati ufficiali forniti da Qualcomm e OnePlus, il chipset promette un incremento del 36 percento nelle prestazioni della CPU rispetto alla generazione precedente, un miglioramento dell'11 percento nel comparto grafico GPU e un balzo fino al 46 percento nelle capacità di elaborazione legate all'intelligenza artificiale.
OnePlus ha affiancato il processore con la propria tecnologia CPU Scheduler proprietaria, un sistema software che gestisce in modo intelligente la distribuzione del carico computazionale tra i vari core della CPU per ottimizzare il rapporto tra prestazioni ed efficienza energetica.
La gestione termica rappresenta un aspetto cruciale per mantenere prestazioni sostenute nel tempo: OnePlus ha implementato un sistema di raffreddamento "a tutto il corpo", comprendente una camera di vapore allargata e uno strato di aerogel posizionato strategicamente sotto il display, che distribuisce il calore in modo uniforme evitando punti caldi localizzati.
Durante i test di gaming con titoli come Genshin Impact, PUBG Mobile, Destiny Rising e Call of Duty Mobile a impostazioni massime, il display da 165 Hz rappresenta un vantaggio percepibile e dopo oltre tre ore consecutive di Genshin Impact, la temperatura si è stabilizzata intorno ai 45-46 gradi Celsius senza causare throttling e conseguenti cali di frame rate, dimostrando l'efficacia del sistema di raffreddamento e, soprattutto, mantenendo le promesse fatte da Qualcomm e OnePlus.
Un display meritevole di elogi
Lo schermo dell'OnePlus 15R misura 6,83 pollici in diagonale ed è un pannello AMOLED con risoluzione 1.5K (2.800 x 1.272 pixel), che garantisce una densità di 450 ppi con immagini nitide nella stragrande maggioranza degli scenari d'uso quotidiano.
La luminosità di picco raggiunge i 1.800 nit in modalità manuale, identica al modello flagship più costoso OnePlus 15, garantendo una eccellente usabilità in condizioni di luce solare intensa. Il refresh rate di 165 Hz costituisce un debutto per l'intero settore, superando i 120 Hz (ormai standard nei telefoni premium) e i 144Hz raggiunti da alcuni device pensati per il gaming.
Il display utilizza una frequenza PWM di 3.840 Hz nelle gamme di luminosità inferiori, passando poi a DC dimming quando la luminosità aumenta, minimizzando il flickering che può causare affaticamento visivo.
OnePlus ha ottenuto la certificazione TÜV Rheinland Intelligent Eye Care 5.0, che attesta l'implementazione di tecnologie per la riduzione della luce blu. La modalità Reduce White Point consente di abbassare la luminosità fino a 1 nit, particolarmente utile per la consultazione notturna.
La frequenza di campionamento tattile di 3.200 Hz rappresenta un miglioramento significativo, riducendo il latency touch-to-photon a 40-45 millisecondi nei test strumentali, particolarmente rilevante nei giochi competitivi dove ogni millisecondo conta.
Una batteria da record... per OnePlus
La batteria da 7.400 mAh montata sull'OnePlus 15R non rappresenta solo il record assoluto per il brand, ma si colloca tra le capacità più elevate mai implementate in uno smartphone premium a livello globale.
Per contestualizzare: il Galaxy S25 Ultra monta una batteria da 5.000 mAh, il Pixel 10 Pro XL si ferma a 5.200 mAh. OnePlus ha raggiunto questa capacità senza aumentare proporzionalmente spessore e peso grazie alla tecnologia Silicon Nanostack, che integra il 15 percento di silicio nell'anodo aumentandone la densità energetica. L'azienda dichiara che la batteria conserverà almeno l'80 percento della capacità nominale anche dopo quattro anni di utilizzo quotidiano (parliamo di circa 1.200 cicli completi).
La ricarica rapida avviene tramite il protocollo proprietario SUPERVOOC da 80W: OnePlus dichiara l'80 percento di carica in circa 30 minuti, anche se durante i test abbiamo constatato tempi di 35-37 minuti. La ricarica wireless, invece, è assente, una scelta motivata dalla necessità di contenere costi e spessore.
Durante i test degli scorsi giorni, con un utilizo quotidiano misto, il OnePlus 15R ha costantemente raggiunto tra le 12 e le 13 ore di schermo acceso prima di richiedere impellentemente una ricarica. Anche in scenari di gaming estremo con titoli come Genshin Impact a impostazioni massime, il dispositivo garantisce circa 6-7 ore di gioco ininterrotto.
Insomma è un "battery-phone" a tutti gli effetti che al momento è superato solo da pochissimi altri modelli, quali OPPO Find X9 Pro e REDMAGIC 11 Pro.
Un comparto fotografico che farà discutere
Sul retro del OnePlus 15R troviamo una configurazione a doppia camera: sensore principale da 50 megapixel Sony IMX906 con apertura f/1.6 e stabilizzazione ottica, accompagnato da un sensore ultrawide da 8 megapixel IMX355 con apertura f/2.2 e angolo di campo di 112 gradi.
Questa rappresenta una scelta controversa rispetto al precedente OnePlus 13R, che montava tre sensori includendo un teleobiettivo periscopico da 50 megapixel con zoom ottico 2x. L'eliminazione del teleobiettivo costituisce il compromesso tecnico più significativo di questo dispositivo.
Il sensore principale Sony IMX906 ha dimensioni di 1/1,56 pollici, pixel da 1,0 micrometri che diventano 2,0 micrometri effettivi attraverso il pixel binning, e capacità di catturare video fino a 8K a 30 fps.
Il sensore ultrawide da 8 megapixel rappresenta invece una scelta decisamente low-budget, tipicamente utilizzata nei dispositivi di fascia medio-bassa. Per le fotografie frontali, OnePlus ha incrementato il sensore a 32 megapixel rispetto ai 16 megapixel del modello precedente, aggiungendo anche l'autofocus.
Sul versante software, OnePlus ha implementato il nuovo motore DetailMax Engine dopo la conclusione della partnership con Hasselblad. Il sistema introduce modalità specializzate: Ultra Clear Mode per l'ottimizzazione diurna, Clear Burst Mode per la fotografia a raffica ad alta velocità, e Clear Night Engine per la fotografia notturna che cattura simultaneamente esposizioni brevi e lunghe.
In condizioni di luce diurna, il sensore principale produce immagini di qualità soddisfacente con buona separazione dei dettagli e tonalità naturali, leggermente più tenui rispetto al Pixel 9a ma più fedeli alla realtà.
L'ultrawide da 8 megapixel rappresenta l'elemento più debole, con qualità palesemente inferiore al sensore principale e calo evidente nella definizione, specialmente verso i bordi. La fotografia notturna mostra risultati variabili: accettabili in penombra urbana, ma con limitazioni evidenti in quasi totale oscurità rispetto a competitor come Pixel 9a o iPhone 16e.
Il comparto video, invece, presenta una stabilizzazione ottica combinata con quella elettronica che produce footage stabili anche durante riprese a mano libera in movimento. Il sistema gestisce contrasto ed esposizione in modo reattivo durante le riprese in condizioni di luce variabile, adattandosi gradualmente senza bruschi salti di luminosità.
Il risultato finale è convincente per fare degli ottimi video ricordo, delle foto ben più che decorose, ma risulta comunque lontano dalla qualità dei flagship che puntano tutto sul loro comparto foto/video.
Un design leggermente anonimo
Il design segue il linguaggio stilistico del flagship OnePlus 15, privilegiando superfici piatte sia anteriormente che posteriormente e ricordando mostruosamente una reskin dell'OPPO Find X9 Pro. Il frame è in alluminio con finitura opaca disponibile in Charcoal Black e Mint Breeze. Il retro utilizza un vetro con trattamento anti-impronte che riduce efficacemente la visibilità delle ditate e offre una texture satinata piacevole al tatto.
La resistenza all'acqua è garantita dalle certificazioni IP66, IP68, IP69 e IP69K che superano quanto offerto dalla maggior parte dei competitor. IP66 garantisce protezione totale dalla polvere e resistenza ai getti d'acqua, IP68 certifica la resistenza all'immersione fino a 1,5 metri per 30 minuti, IP69 e IP69K attestano la capacità di resistere ai getti ad alta pressione e alta temperatura.
Il OnePlus 15R viene fornita con Android 16 e OxygenOS 16. L'elemento di maggior novità è Plus Mind, una piattaforma di intelligenza artificiale proprietaria che funziona come assistente contestuale.
L'utente può catturare contenuti dallo schermo premendo il Plus Key fisico dedicato o usando una gesture a tre dita, e il sistema estrae automaticamente informazioni rilevanti usando algoritmi AI locali ed, eventualmente, il cloud.
Il Plus Key rappresenta l'evoluzione del tradizionale Alert Slider, che ora è stato trasformato in un pulsante programmabile multifunzione. Offre tre tipi di input (pressione singola, doppia, lunga) con azioni assegnabili che spaziano dal lancio rapido di app, all'attivazione di funzionalità sistema.
La configurazione base con 12 GB di RAM LPDDR5X garantisce un'esperienza multitasking fluida. Durante i test con quindici applicazioni simultaneamente aperte, il passaggio tra app avviene istantaneamente senza lag e senza necessità di ricaricare le app dalla memoria.
OxygenOS 16 contribuisce alla percezione di fluidità attraverso un'ottimizzazione accurata delle animazioni che girano a 165 Hz quando possibile, gestendo intelligentemente il refresh rate per preservare la batteria.
L'unica sbavatura di OxygnOS 16 è l'estrema somiglianza con Color OS, un altro aspetto che accomuna sempre più i device di OnePlus a quelli di OPPO... o, se preferite, fa sembra che OPPO si sia accaparrata tutto il meglio di OnePlus, spogliandola parzialmente della sua identità originaria.
Ha senso comprarlo?
Il OnePlus 15R eccelle in aree che contano concretamente per la maggior parte degli utenti. L'autonomia rappresenta indiscutibilmente il principale punto di forza: 12-13 ore di schermo acceso con utilizzo misto superano di diverse ore i competitor diretti. Il display da 165 Hz eleva l'esperienza quotidiana oltre gli standard, con fluidità superiore e gestione PWM a 3.840 Hz che riduce l'affaticamento visivo.
Le prestazioni dello Snapdragon 8 Gen 5 si dimostrano adeguate per qualsiasi scenario, mentre il sistema di raffreddamento evita il throttling termico. La certificazione IP69K supera i top di gamma più acclamati, fornendo una tranquillità aggiuntiva. Il prezzo di 729€ rappresenta un valore concreto, visto che al netto di un paio di compromessi abbastanza difficili da digerire (come la camera e la ricarica wireless), ci si trova fra le mani un device davvero performante e completo.
Se le vostre priorità si allineano con i punti di forza del dispositivo, difficilmente troverete una proposta migliore. OnePlus 15R sa cosa vuole essere e lo fa bene, senza fingere di essere qualcosa che non è, anche se dispiace vedere che l'azienda sembri aver perso quel carattere che da sempre la contraddistingueva dalla massa.