L’introduzione dell’iPad da parte di Apple, all’inizio del 2010, e il successivo arrivo dei tablet Android segnarono un momento di forte entusiasmo tecnologico. Circa quindici anni fa, questi dispositivi erano percepiti come oggetti futuristici, innescando un’impennata nella domanda, spesso non chiaramente motivata da specifiche esigenze d’uso.
Osservando i dati di vendita, si nota come il mercato dei tablet sia schizzato oltre le 200 milioni di unità vendute in appena quattro anni, per poi iniziare una lenta ma costante discesa.
Nonostante ciò, le vendite si sono stabilizzate su livelli significativi, con una notevole ripresa durante il periodo COVID. Un andamento che conferma un interesse per i tablet che è tutt'altro che svanito, e questo potrebbe avervi portati qui, in cerca di risposta alle vostre domande. Anche perché, se si parla di tablet, in effetti le perplessità che sorgono sono spesso diverse e condivise: perché le persone li cercano e li acquistano? Sono un acquisto dettato dalla moda o rispondono a un’esigenza concreta?
Se qualcuno fosse tentato di attribuire questa necessità all'abilità del marketing Apple, che nel tempo ci ha convinti dell'utilità dei suoi tablet, vi direi subito che i dati sul market share raccontano una storia diversa. Sebbene, infatti, il lancio degli iPad abbia generato un boom iniziale di interesse e vendite, con l'arrivo dei tablet Android, che erano (e in molti casi restano) più economici, si sono spostate sia le vendite che le preferenze degli acquirenti.
Questo è particolarmente evidente dal grafico che ho inserito qui sopra, che ben testimonia la spartizione di quote di mercato tra Cupertino e l'intero mondo di tablet Android, con un'inversione di tendenza degli ultimi anni, più o meno a partire dal 2017, a partire dal quale Apple ha riconquistato parte del terreno perduto, probabilmente grazie all'introduzione sul mercato di modelli di iPad più accessibili.
A questo va poi aggiunto e riconosciuto il vantaggio di utilizzare iPadOS all'interno dell'ecosistema di prodotti Apple, qualora se ne abbiano altri, senza contare il vasto ventaglio di utilizzi offerto dalle funzionalità ottimizzate per la Apple Pencil.
Ad ogni modo, l’obiettivo qui non è ripercorrere la storia dei tablet. La vera domanda è: per quali ragioni, nel 2025, ha senso considerare l'acquisto di un tablet?
Intrattenimento
È innegabile che gli smartphone attuali siano cresciuti molto, con modelli che superano i 6 pollici, dimensioni non troppo distanti dai 7 pollici dei primi tablet e persino dei primi netbook. In questo senso, potrebbe sembrare logico affidarsi a uno smartphone di queste dimensioni per l'intrattenimento.
Tuttavia, se siete assidui consumatori di contenuti multimediali su dispositivo mobile, l'acquisto di un tablet moderno da 10 o 11 pollici è caldamente consigliato. Che siate in aereo, in treno, o semplicemente in una stanza di casa sprovvista di televisore e vogliate godervi una serie Netflix, l’esperienza visiva offerta da un display più grande è superiore. I vostri occhi ve ne saranno grati. Per altro, i tablet moderni offrono anche un comparto audio decente, con un volume sufficiente per una buona fruizione anche senza accessori, e sebbene io vi consigli l'uso di cuffie o auricolari per la visione delle vostre serie, è indubbio che i tablet siano più che sufficienti per una fruizione ottimale.
Dal punto di vista intrattenitivo, in ogni caso, siamo solo all'inizio. Oggi come oggi, infatti, sono moltissime le persone che utilizzano uno smartphone anche per la lettura di libri o ebook. Anche qui, pur chiaro che esistono anche alternative specifiche, come i lettori e-ink dedicati, personalmente ritengo che un tablet moderno possa essere utilizzato egregiamente come supporto per la lettura digitale.
Ovviamente so già che qualcuno solleverà l'obiezione che ore di schermo LCD possano affaticare la vista, ed avrebbe ragione. Del resto, ci sono studi che dimostrano come gli schermi LCD affatichino molto la vista, riducendo la frequenza di ammiccamento e portando, così, a maggiore secchezza oculare. Ma qui, ad avere senso, è la logica del compromesso: se dedicate ore e ore alla lettura, quasi in esclusiva, allora l'opzione e-ink è la migliore.
Diversamente, se non siete dei lettori così assidui, la differenza di affaticamento tra un e-ink e un LCD è solo marginelmente superiore e non vi cambierà la vita. Quello che potrebbe fare la differenza è invece passare dal leggere caratteri minuscoli su uno smartphone e usare un tablet, visto che con quest'ultimo si evita lo sforzo di mettere a fuoco caratteri piccoli, migliorando sensibilmente l'esperienza.
Se si lavora in mobilità
Dal punto di vista strettamente lavorativo, personalmente credo che oggi il tablet sia lo strumento ideale per alcune professioni e pessimo per altre. Partiamo da un presupposto chiaro: le applicazioni disponibili non sono le stesse di un PC o Mac. Tuttavia, consideriamo anche che molte applicazioni sono ormai web-based e che altre, come client di posta o app per la produttività creativa, hanno raggiunto un alto livello di qualità.
È essenziale distinguere: se siete abituati a lavorare con suite applicative complesse su Mac e PC che non hanno un equivalente funzionale o sufficiente su tablet, lasciate perdere.
Non è impossibile adottare un modello di lavoro diverso e riadattarsi; sia chiaro. Tuttavia, personalmente lo trovo decisamente stressante e poco pratico. Se il passaggio da notebook a tablet mi costringe a lavorare peggio, i benefici che il tablet potrebbe offrire (portabilità, autonomia) saranno vanificati dalle rinunce in termini di usabilità e velocità operativa.
Se, al contrario, la vostra attività digitale è limitata alla navigazione web, alla gestione delle email, o all'uso di applicazioni specifiche (per esempio, se lavorate prevalentemente con app fotografiche, o siete autori che scrivono molto, o ricoprite un ruolo decisionale che implica soprattutto call, analisi di dati e decisioni), che siano meno "caotiche" e circoscritte a poche applicazioni, allora il tablet può avere perfettamente senso. Non solo queste attività si svolgono bene, ma si ottiene un vantaggio in termini di peso, dimensioni e autonomia. Inoltre, alcune attività sono oggettivamente più comode su un tablet che può essere tenuto in grembo o con una mano, interagendo con l'altra.
Da non sottovalutare, poi, che se si opta per un modello che dispone di una connettività Internet, si è sempre connessi, che professionalmente è sempre molto comodo e utile.
Il consiglio è quindi quello di analizzare attentamente l'uso che fate del vostro computer: se si tratta principalmente di attività basate su poche app semplici, disponibili anche su tablet, valutate il passaggio; potreste solo guadagnarci.
Elevata produttività
Oggi non è raro che, lavorando in mobilità, o anche a casa con un notebook, si opti per l'aggiunta di un monitor esterno per ampliare l'area di lavoro.
Ebbene, un tablet oggi, che sia iPad o Android, può facilmente trasformarsi in un secondo monitor. Apple, chiaramente, ha integrato questa funzione nativamente nel proprio sistema operativo; Windows, invece, offre diverse applicazioni, e si può persino utilizzare un tablet Android in combinazione con un Mac.
Esistono app diverse (Superdisplay, Spacedesk e altre) che funzionano via Wi-Fi o USB, permettendovi un collegamento semplice e senza intoppi, senza considerare poi che un tablet è infinitamente più sottile e portatile di un monitor tradizionale. Di conseguenza, è possibile estrarre il tablet e trasformarlo in un display esterno in qualsiasi momento, per poi riporlo o tornare a utilizzarlo per altro scopi.
In questa prospettiva, ritengo che un tablet sia un acquisto sensato per chi ha bisogno di elevare la propria produttività. Alcune applicazioni sono più comode sul tablet, altre sul notebook, e quando il notebook non basta, l’accoppiata dei due dispositivi diventa una soluzione naturale.
Se si vuole risparmiare
Un altro buon motivo per cui nel 2025 ha senso comprare un tablet è il suo vantaggioso rapporto costo-utilità. È possibile acquistare un buon tablet a un prezzo pari a quello di un notebook discreto. Se rientrate in una delle categorie d'uso che abbiamo delineato finora, l'opzione tablet ha senso anche da un punto di vista strettamente economico.
In più, ci sono i vantaggi aggiuntivi di trasportabilità, l'interazione ottimizzata tramite dita e stylus, e la durata della batteria. Certo, non avrete la stessa qualità di tastiera di un notebook premium, a meno di non optare per un tablet di fascia alta con accessori originali e costosi, tuttavia si può ragionare così: se vi trovate in situazioni in cui dovete scrivere in modo estensivo, è sufficiente acquistare una tastiera bluetooth e abbinarla al tablet, purché scrivere tanto non sia la vostra normalità. Per tutto il resto, che siano le mail, i commenti sui social o altre attività di "scrittura breve", direi che le custodie con tastiera integrata, pur non essendo al livello delle tastiere dei notebook professionali, saranno più che sufficienti.
Se si gioca in cloud
Così come qualsiasi computer (fisso, portatile, nuovo o datato) è sufficiente per eseguire qualsiasi videogioco in cloud, lo è anche un tablet. Mi rivolgo qui a una nicchia specifica: chi già gioca in cloud su TV o smartphone.
Il tablet può diventare un eccellente secondo schermo di gioco in casa, decisamente superiore allo smartphone. Non sarà grande come un televisore, ma se cercate un’alternativa per giocare e il cloud gaming fa per voi, l’abbinamento tablet e joypad offre una postazione di gioco portatile in grado di dare soddisfazioni.
Serve cambiare un vecchio tablet?
Queste sono, a mio avviso, le situazioni in cui valutare l'acquisto di un tablet ha un fondamento solido. Non sono moltissime e in altri ambiti il tablet ha ancora dei limiti rispetto ai computer tradizionali. Tuttavia, per alcuni, rappresenta una scelta intelligente. Ovviamente, non ho citato i creativi digitali, coloro che utilizzano le stylus dei modelli più recenti per disegnare e lavorare: è un’applicazione talmente scontata per questi professionisti da non necessitare di essere evidenziata.
Detto questo, se avete già un tablet acquistato qualche anno fa, ha senso passare a un modello nuovo? Escludendo i professionisti della grafica o della fotografia, per gli usi che abbiamo citato, vale la pena spendere soldi per un modello più recente?
Rispetto a un modello di qualche anno fa, il tablet nuovo potrebbe offrirvi uno schermo migliore (magari un OLED), sicuramente più potenza grazie a chip più performanti e una connettività avanzata (standard Wi-Fi più veloci o efficienti). Inoltre, garantirebbe la compatibilità con stylus che il vostro vecchio modello potrebbe non supportare.
Tuttavia, a meno che non si stia parlando di uno dei primissimi tablet usciti nel 2010, mi sento di dire che un modello attuale non offre un vantaggio rivoluzionario rispetto a un dispositivo di, poniamo, cinque o sei anni fa.
Questo, è chiaro, vale per le applicazioni d'uso che abbiamo discusso, non per applicazioni avanzate dove una maggiore potenza è indispensabile. Nella produttività classica, nell'intrattenimento, nell'uso come secondo schermo, o persino per il cloud gaming, non serve nulla di più di quanto fosse già disponibile anni fa.
L'unico aspetto cruciale da considerare è la disponibilità di aggiornamenti software recenti, poiché è qui, nella compatibilità del sistema operativo, che possono nascere le limitazioni. Se non è questo il vostro caso, o se le limitazioni non vi impediscono l'uso delle app specifiche di cui avete bisogno, potete tranquillamente aspettare ad aggiornare il vostro tablet.