Brevetti Nokia: ha vinto con Apple, perde con IPCom

Nokia potrebbe aver infranto un brevetto di IPCom. Secondo il giudice dell'Alta Corte britannica la richiesta d'invalidazione avanzata dal gigante finlandese non può essere accolta. Pronto l'appello.

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a cura di Manolo De Agostini

Nokia ha perso una battaglia in tribunale. A pochi giorni dall'accordo con Apple, i cui risvolti potrebbero essere molto fruttuosi, il colosso finlandese si è visto rifiutare la richiesta di invalidare un brevetto della tedesca IPCom GmbH & Co. Insomma, non sempre si può vincere.

Non solo il brevetto è valido - si occupa di tecnologie per dare la precedenza a servizi di emergenza e sicurezza su reti mobile - ma è stato infranto da due prodotti di Nokia (un terzo, citato nella causa, non lo infrange), che però il giudice Christopher Floyd dell'Alta Corte britannica non ha reso noti.

"Per quanto ne sappiamo, questa è la prima volta che un brevetto essenziale della tecnologia 3G è stato giudicato infranto nel Regno Unito, dove la giurisdizione è molto esigente con i detentori delle proprietà intellettuali", ha dichiarato il managing director di IPCom, Bernhard Frohwitter. La disputa tra Nokia e IPCom, però, procede anche negli Stati Uniti, in Germania, in Giappone e a casa nostra, in Italia. La valutazione del giudice inglese però può essere un colpo importante per le sorti degli altri procedimenti.

IPCom richiede il pagamento delle royalty su una famiglia di brevetti che ha acquistato nel 2007 da Robert Bosch GmbH, azienda che nel 2003 non riuscì a trovare un accordo con Nokia per la licenza.

"Siamo lieti che l'Alta Corte britannica abbia dichiarato che i prodotti attuali di Nokia non violano il brevetto. Questo significa che possiamo continuare venderli, con la certezza di averne il diritto", ha sottolineato il portavoce Mark Durrant, aggiungendo che l'azienda farà appello sul giudizio del giudice.

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Si può dedurre, ma non ne abbiamo la sicurezza, che i due dispositivi che infrangono il brevetto siano di vecchia generazione. IPCom afferma tuttavia che Nokia "sta chiaramente ingannando il pubblico sulla decisione della Corte", poiché i dispositivi sarebbero ancora in uso e quindi passibili d'ingiunzione alla vendita.

A gennaio Nokia ha vinto un appello presso la stessa corte per invalidare un brevetto collegato a quello al centro della vicenda. Un'altra proprietà intellettuale è stata stralciata e sarà portata in tribunale separatamente. A marzo, questa volta in Germania, Nokia ha ottenuto l'invalidazione di un brevetto di IPCom che riguardava una tecnologia predittiva per messaggi di testo.