Con l'arrivo della serie Pixel 10 dotata di certificazione Qi2, molti utenti speravano finalmente in uno standard univoco e affidabile, ma la realtà si è rivelata ben diversa: né i possessori di modelli precedenti che investono in caricatori Qi2 di nuova generazione, né gli acquirenti di Pixel 10 che utilizzano accessori Qi tradizionali riescono a sfruttare appieno le potenzialità dichiarate.
Un'indagine condotta su oltre tremila utenti rivela l'entità del problema e solleva interrogativi sulla gestione degli standard di ricarica da parte di Google.
Il nodo centrale riguarda il fallimento della "stretta di mano" tra protocolli diversi. I Pixel 9 e modelli precedenti, pur supportando fino a 12W in ricarica wireless Qi standard, precipitano a soli 5W teorici (3-4W effettivi) quando collocati su caricatori Qi2, nonostante la retrocompatibilità dichiarata dello standard. Il telefono, evidentemente programmato per prevenire surriscaldamenti o incompatibilità, richiede automaticamente il Basic Power Profile del caricatore, limitando drasticamente la potenza erogata.
Un utente ha documentato come il suo Pixel 9 Pro Fold su un supporto Qi2 Peak Design non riesca nemmeno a mantenere la carica durante l'uso di Google Maps, confermando l'inadeguatezza di questa configurazione.
La situazione si capovolge ma non migliora con i Pixel 10, 10 Pro e 10 Pro XL. Questi dispositivi, certificati Qi2 con supporto rispettivamente a 15W e 25W (quest'ultimo solo sul Pro XL), mostrano identiche limitazioni quando utilizzati con caricatori Qi tradizionali, anche quelli certificati EPP (Extended Power Profile) capaci teoricamente di 10-15W. Anche in questo caso la potenza crolla a 5W teorici, con valori reali attorno ai 3-4W, rendendo la ricarica wireless praticamente inutilizzabile in scenari dinamici come l'auto.
I dati raccolti da Android Authority su oltre 2600 utenti di Pixel 9 o precedenti mostrano che il 26,85% ha acquistato un caricatore Qi2 pensando di prepararsi al futuro, trovandosi invece con prestazioni dimezzate rispetto ai caricatori Qi certificati da 15W che avrebbero potuto acquistare a costi inferiori. Parallelamente, il 48% di oltre 400 possessori di Pixel 10 lamenta incompatibilità con i caricatori esistenti, un problema particolarmente sentito negli impianti integrati nei veicoli di recente produzione.
Le testimonianze dirette degli utenti evidenziano scenari problematici ricorrenti. Diversi proprietari di Pixel 10 Pro segnalano che i sistemi di ricarica wireless integrati nelle automobili del 2025, come Honda CR-V, non solo caricano lentamente ma causano surriscaldamenti significativi, costringendo al ritorno al cavo USB. Il fenomeno non colpisce esclusivamente Google: alcuni utenti Samsung hanno riportato comportamenti analoghi con Galaxy S24 Ultra abbinati a custodie MagSafe su caricatori Qi2, suggerendo una problematica più ampia nell'implementazione della retrocompatibilità tra standard.
Particolarmente deludente risulta la situazione del Pixel 10 Pro XL con certificazione Qi2 25W. Nei test pratici, anche utilizzando accessori ufficiali come il Pixelsnap Charger con supporto, la potenza effettiva si attesta intorno ai 10W reali, ben lontano dai 20-25W che ci si aspetterebbe da una specifica così enfatizzata. Il caricatore tende inoltre a surriscaldarsi rapidamente, compromettendo ulteriormente l'esperienza d'uso e allungando i tempi di ricarica a tre-quattro ore per un ciclo completo.
Le cause tecniche del problema rimangono parzialmente oscure. L'allineamento magnetico e il posizionamento delle bobine potrebbero influenzare la negoziazione della potenza, ma appare evidente come il firmware dei Pixel adotti un approccio eccessivamente conservativo nella gestione della compatibilità incrociata. Quando il telefono percepisce una configurazione non ottimale tra protocollo Qi/Qi2, sensori di temperatura e allineamento, preferisce ridurre drasticamente la potenza piuttosto che rischiare anomalie termiche o inefficienze di trasferimento energetico.
Al momento Google non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla possibilità di risolvere queste incompatibilità tramite aggiornamenti software. Un intervento via firmware potrebbe teoricamente allentare i vincoli di sicurezza quando il sistema rileva configurazioni affidabili, permettendo ai Pixel 9 di sfruttare maggiore potenza dai caricatori Qi2 e ai Pixel 10 di negoziare velocità superiori con caricatori Qi EPP certificati.