Face ID e riparazioni di terze parti, Apple fa dietrofront

Apple ha garantito che nel prossimo futuro un aggiornamento software consentirà di sostituire lo schermo di iPhone 13 senza perdere l'accesso al Face ID.

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a cura di Francesca Fenaroli

Anche la volontà di Apple di vincolare a ogni costo gli utenti ai servizi proprietari, apparentemente, ha un limite: solo pochi giorni fa vi avevamo parlato dei provvedimenti presi dall'azienda di Cupertino per impedire la sostituzione del display presso centri di terze parti, che aveva giustamente causato l'indignazione da parte dei fautori del diritto alla riparazione. Ora però Apple sembra averci ripensato.

In una dichiarazione rilasciata alla testata The Verge, Apple ha infatti garantito che nel prossimo futuro un aggiornamento software consentirà ai possessori e ai riparatori di iPhone 13 di sostituire lo schermo con un display di ricambio senza perdere l'accesso alla funzionalità Face ID, che resta a oggi l'unico sensore che consente un blocco sicuro del dispositivo.

Ad oggi, come era stato rilevato dalla community dei riparatori, per sostituire il display di iPhone 13 e mantenere intatto il Face ID sono disponibili solo due opzioni: recarsi presso un centro Apple autorizzato oppure dotarsi di microscopio e strumenti di microsaldatura per trasferire un chip dal vecchio al nuovo schermo, con un'operazione molto più complessa e costosa rispetto al passato.

Contro a questo provvedimento, che si inserisce d'altronde in una ormai lunga scia di soluzioni intraprese da Apple per ostacolare operazioni di riparazione non ufficiali ai suoi dispositivi, si era schierato iFixit, fornitore di parti e strumenti di ricambio. Qualche giorno fa in un report l'azienda, che fa capo a una nutrita community di riparatori, aveva esposto i danni che la privatizzazione della sostituzione del display avrebbe causato a centri di riparazione indipendenti, che ricavano buona parte dei propri introiti proprio da questa comune operazione.

"Una delle riparazioni più comuni per uno smartphone, che una volta poteva essere fatta con strumenti manuali, ora richiede un microscopio. Ciò significa che non sarete in grado di riparare lo schermo del vostro iPhone da soli senza sacrificare importanti funzionalità. Questo ha anche enormi implicazioni per l'industria della riparazione professionale, per la quale Apple è il marchio principale. I piccoli negozi potrebbero essere chiusi, costretti a scegliere tra spendere migliaia di dollari in nuove attrezzature o perdere un'importante fonte di reddito".

Date le implicazioni di ordine non solo tecnico ed economico ma anche sociale, che si inseriscono all'interno di una conversazione molto più ampia e ancora aperta sugli standard per le riparazioni dei dispositivi, Apple sembra dunque avere fatto un timido dietrofront: gli iPhone restano dispositivi estremamente difficili da riparare, ma non sarà necessario dotarsi di un microsaldatore per trasferire il chip di controllo da un display all'altro. Al momento Apple non ha ancora divulgato una data per il roll-out di questo aggiornamento.

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