Samsung si prepara finalmente a compiere un passo significativo nell'evoluzione delle velocità di ricarica dei suoi dispositivi di punta. Dopo anni di sostanziale stagnazione su questo fronte, con il colosso sudcoreano fermo ai 45W mentre la concorrenza cinese ha già superato abbondantemente la soglia dei 100W, l'arrivo del Galaxy S26 Ultra potrebbe segnare una svolta importante. Le ultime indiscrezioni provenienti dai file di sistema della One UI 8.5 suggeriscono l'introduzione di una nuova tecnologia denominata Super Fast Charging 3.0, che dovrebbe portare la potenza di ricarica a 60W.
Gli appassionati che hanno analizzato i file del firmware della One UI 8.5 hanno individuato riferimenti testuali espliciti alla tecnologia "Super Fast Charging 3.0", anche se le stringhe di codice non specificano la potenza esatta. Tuttavia, incrociando questi dati con precedenti fughe di notizie, l'ipotesi più accreditata punta a una capacità di ricarica cablata da 60W, che rappresenterebbe un incremento del 33% rispetto agli attuali 45W massimi disponibili sui flagship Samsung.
La storia delle velocità di ricarica nella lineup Galaxy racconta un percorso sorprendentemente conservativo. Samsung ha introdotto la ricarica rapida nel 2015 con la serie Galaxy S6, offrendo appena 15W di potenza. Il primo salto significativo è arrivato solo nel 2020 con il Galaxy S20 Ultra, che ha portato la ricarica a 45W. Curiosamente, l'azienda ha fatto un passo indietro con il Galaxy S21 Ultra, riportando la potenza a 25W, per poi reintrodurre i 45W definitivamente dal Galaxy S22 Ultra nel 2022, standard mantenuto fino ai modelli attuali.
Questo approccio cauto contrasta nettamente con la strategia adottata dai produttori cinesi, dove brand come Xiaomi, Oppo, Realme e OnePlus offrono già potenze che variano dagli 80W fino ai clamorosi 240W di alcuni modelli di punta. Tuttavia, c'è una differenza fondamentale nell'approccio: mentre i produttori asiatici utilizzano protocolli di ricarica proprietari per raggiungere quelle velocità estreme, Samsung, insieme ad Apple e Google, si affida esclusivamente allo standard USB Power Delivery (PD).
Questa scelta progettuale presenta vantaggi significativi in termini di compatibilità e sicurezza. L'utilizzo dello standard USB PD garantisce una maggiore interoperabilità con caricabatterie di terze parti certificati, un aspetto particolarmente rilevante nel mercato europeo dove le normative sulla standardizzazione degli accessori di ricarica stanno diventando sempre più stringenti. La direttiva europea che impone la porta USB-C universale entro la fine del 2024 ha già spinto l'industria verso una maggiore uniformità, e l'adozione di standard aperti come il Power Delivery si inserisce perfettamente in questo contesto normativo.
L'eventuale upgrade a 60W rappresenterebbe comunque un compromesso ragionevole tra prestazioni e longevità della batteria. Potenze di ricarica superiori ai 100W, pur riducendo drasticamente i tempi di ricarica, tendono a generare maggiore calore e possono accelerare il degrado chimico delle celle agli ioni di litio nel lungo periodo. Samsung ha storicamente privilegiato la durabilità delle batterie rispetto alla velocità pura, una filosofia che trova riscontro nelle eccellenti prestazioni di longevità dei suoi dispositivi anche dopo due o tre anni di utilizzo intensivo.
Il Galaxy S26 Ultra è atteso per l'inizio del 2026, probabilmente tra gennaio e febbraio seguendo il tradizionale calendario di lancio della serie Galaxy S. Oltre alla ricarica più rapida, le aspettative includono l'adozione del nuovo processore Snapdragon di prossima generazione e possibili miglioramenti al comparto fotografico.
La conferma ufficiale di queste specifiche arriverà probabilmente nei prossimi mesi, quando Samsung inizierà la fase di certificazione dei dispositivi presso gli enti regolatori internazionali, momento in cui le caratteristiche tecniche complete emergeranno inevitabilmente.