Samsung si prepara a rivoluzionare nuovamente il comparto fotografico della sua linea di dispositivi pieghevoli premium. Secondo indiscrezioni provenienti da fonti affidabili del settore, il futuro Galaxy Z Fold 8 dovrebbe ereditare alcune delle soluzioni ottiche già viste sulla serie Galaxy S, segnando un ulteriore passo avanti nell'integrazione tecnologica tra le due gamme di punta del produttore coreano. Dopo gli upgrade introdotti con il Galaxy Z Fold 7 la scorsa estate, l'azienda sembra intenzionata a proseguire sulla strada del miglioramento continuo, colmando progressivamente il divario prestazionale tra smartphone pieghevoli e tradizionali.
Le informazioni emerse da GalaxyClub rivelano una strategia fotografica ben definita: il Galaxy Z Fold 8 manterrà il sensore principale da 200MP e la fotocamera frontale da 10MP già presenti sul modello attuale, ma introdurrà significativi miglioramenti sui sensori secondari. Una scelta che dimostra come Samsung stia puntando sull'ottimizzazione dell'ecosistema fotografico piuttosto che su una rivoluzione completa dell'hardware.
Il teleobiettivo rappresenta il primo upgrade significativo: pur conservando lo zoom ottico 3x, la risoluzione salirà da 10MP a 12MP, allineandosi al sensore che dovrebbe equipaggiare il Galaxy S26 Ultra previsto per l'inizio del 2026. Questo passaggio generazionale potrebbe tradursi in maggiore dettaglio nelle fotografie a distanza e migliori capacità di ritaglio digitale senza perdita qualitativa, aspetti particolarmente apprezzati dagli utenti che utilizzano i pieghevoli per la produttività professionale.
Ancora più rilevante l'evoluzione del sensore ultrawide, che passerebbe da 12MP a 50MP, un salto generazionale che sulla carta quadruplica la capacità di catturare dettagli nelle scene ampie. Questa configurazione fotografica riflette la tendenza del mercato degli smartphone premium verso sensori ad alta risoluzione anche nelle fotocamere secondarie, una caratteristica che finora era rimasta appannaggio quasi esclusivo dei flagship tradizionali.
Va sottolineato che la fotocamera sotto il display, già assente sul Galaxy Z Fold 7, non farà ritorno nemmeno sulla prossima generazione. Samsung sembra aver definitivamente abbandonato questa soluzione tecnologica, probabilmente a causa dei compromessi qualitativi che comportava rispetto ai sensori tradizionali, privilegiando l'affidabilità fotografica all'innovazione formale.
Le tempistiche di lancio si collocano presumibilmente attorno a luglio 2026, seguendo il tradizionale ciclo di rilascio estivo dei dispositivi pieghevoli Samsung. Tuttavia, considerando che mancano ancora diversi mesi al debutto potenziale, queste specifiche vanno considerate con cautela: l'industria dei semiconduttori e dei sensori fotografici evolve rapidamente, e Samsung potrebbe apportare modifiche sostanziali alla configurazione finale.
Un'incognita interessante riguarda il possibile Galaxy Z TriFold 2, successore del primo dispositivo pieghevole a tre schermi dell'azienda. Il modello originale condivide attualmente la stessa configurazione fotografica del Galaxy Z Fold 7, e secondo gli analisti è probabile che anche le future generazioni di TriFold e Fold seguano traiettorie tecnologiche parallele. Il successo commerciale del primo TriFold, che sta registrando vendite superiori alle aspettative nei mercati di lancio limitati, potrebbe accelerare lo sviluppo di un secondo modello con hardware fotografico aggiornato.