Google sta progressivamente ridisegnando l'identità visiva delle sue applicazioni più diffuse, sostituendo i tradizionali blocchi di colore netti con un approccio basato su sfumature graduate. Il colosso tecnologico di Mountain View ha introdotto questa trasformazione estetica a partire dalla primavera del 2024, quando l'icona dell'app principale Google ha abbandonato le quattro sezioni distinte della lettera "G" in rosso, giallo, verde e blu per adottare una versione sfumata dove i colori si fondono armoniosamente l'uno nell'altro. Un cambiamento che non è solo estetico, ma rappresenta secondo l'azienda californiana l'evoluzione tecnologica guidata dall'intelligenza artificiale.
La strategia dietro questo rinnovamento grafico trova la sua spiegazione nelle parole ufficiali rilasciate da Google lo scorso settembre. L'azienda ha dichiarato che le tonalità più brillanti e il design sfumato simboleggiano "l'ondata di innovazione guidata dall'AI e l'energia creativa" che attraversa tutti i suoi prodotti e tecnologie. Pur rimanendo fedeli ai quattro colori iconici del marchio, le nuove icone rappresentano visivamente quella che Google definisce "tutta Google", un'identità unificata destinata a estendersi progressivamente su piattaforme, prodotti e servizi nei mesi successivi.
Il restyling ha seguito una tempistica precisa: dopo l'app Google a maggio, è stato il turno dell'icona "scintillante" di Gemini nel luglio successivo. Quest'ultima ha abbandonato la combinazione blu-viola per abbracciare lo stesso schema cromatico a quattro colori con effetto sfumato. Più recentemente, la settimana scorsa, sono state rinnovate due delle applicazioni più utilizzate al mondo: Google Maps e Google Photos.
L'icona di Google Maps ha subito una trasformazione particolarmente apprezzabile rispetto alla versione precedente. Il tradizionale segnaposto mantiene la sua forma riconoscibile, ma acquista proporzioni più sottili ed eleganti, dimensioni generali più ampie e un foro centrale più grande. L'elemento più significativo resta però l'addio alle sezioni di colore nette, sostituite da una gradazione fluida che attraversa l'intera icona. Anche le due differenti tonalità di blu utilizzate in precedenza sono state eliminate in favore della nuova palette sfumata.
Per quanto riguarda Google Photos, l'approccio è stato leggermente diverso. L'icona conserva la struttura a girandola divisa in quattro sezioni, una per ciascun colore caratteristico di Google. La novità consiste nell'applicazione dell'effetto gradiente all'interno di ciascuna delle quattro pale, con una transizione cromatica che va dall'interno verso l'esterno di ogni segmento. Anche in questo caso, le dimensioni complessive dell'icona sono state aumentate per migliorare la visibilità.
Al momento della diffusione di questi aggiornamenti, la distribuzione delle nuove icone non risulta ancora completata su tutti i dispositivi. Alcuni utenti, come nel caso di chi possiede un Pixel 6 Pro, visualizzano ancora le versioni precedenti per Maps e Photos, mentre l'app Google e Gemini mostrano già i nuovi design sfumati. Questo suggerisce un rilascio graduale che potrebbe estendersi nelle prossime settimane.
L'azienda non ha ancora comunicato ufficialmente quali altre applicazioni riceveranno il trattamento sfumato, ma gli osservatori indicano come probabili candidati il Play Store, Chrome e Calendar. Questi tre servizi utilizzano ancora la palette cromatica tradizionale di Google con i quattro colori divisi in sezioni nette, ciascuna riempita con una tinta solida e uniforme. La trasformazione completa dell'ecosistema visivo Google sembra quindi destinata a proseguire sistematicamente, allineando gradualmente tutti i prodotti dell'azienda a questa nuova identità grafica che vuole rappresentare l'ingresso nell'era dell'intelligenza artificiale generativa.