MatePad Pro recensione: Huawei ha fatto un ottimo lavoro

Recensione Huawei MatePad Pro, tablet di fascia alta basato sul processore Kirin 990 con 6 GB di RAM. In Italia, a 549 euro.

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a cura di Lucia Massaro

Huawei ha fatto un ottimo lavoro con il nuovo MatePad Pro, appena arrivato in Italia a 549 euro. È la proposta di fascia alta del colosso di Shenzhen che – con Smart Magnetic Keyboard e M-Pencil - avrebbe potuto rappresentare la vera alternativa Android agli iPad Pro di Apple e alle proposte di Samsung. Dico “avrebbe” perché ci troviamo davanti a un prodotto dalle ottime prestazioni, le cui potenzialità purtroppo sono state limitate dal divieto imposto dagli Stati Uniti.

Effetti collaterali della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina che si ripercuotono, per certi versi, sui consumatori a cui è stato tolto il piacere di godere appieno dell’esperienza utente garantita dai prodotti Huawei. Come abbiamo avuto modo di raccontare a più riprese, l’alternativa al Play Store di Google è rappresentata dall’AppGallery che sta compiendo passi da gigante. Alcuni limiti però restano, limiti che si aggiungono a quelli storici di Android in ambito tablet.

Al di là di questo, di cui ci occuperemo nel dettaglio più avanti nella recensione, Huawei è riuscita a fare il salto di qualità anche nel mondo tablet: processore di alto livello, un ottimo display IPS LCD, un buon comparto audio e un prezzo concorrenziale. Il tutto racchiuso in un involucro leggero e facilmente trasportabile. Tutti elementi che mostrano la volontà della società asiatica di voler continuare ad andare avanti, nonostante tutto.

Quadro generale: design, display, prestazioni e autonomia

Inutile nascondere che il design di MatePad Pro ricorda molto le linee di iPad Pro. La scocca è realizzata in fibra di vetro e ospita sul posteriore il modulo fotografico, con una sporgenza visibile ma che non crea particolari problemi. Buono il trattamento oleofobico, non trattiene molto le impronte.

Tenendo presente una disposizione orizzontale, il bordo superiore ospita il bilanciere del volume, mentre quella laterale il pulsante di accensione assieme a due altoparlanti. Sul lato opposto, troviamo gli altri due altoparlanti e l’unica porta Type-C con supporto OTG dando così la possibilità di utilizzare periferiche esterne. Manca il jack audio da 3,5 mm, ma in confezione è incluso un pratico adattatore.

MatePad Pro è leggero e sottile. Parliamo di dimensioni pari a 246 x 159 x 7,2 mm. Per darvi un termine di paragone, iPad Pro 2020 da 11” è più lungo (247,6 mm), più largo (178,5 mm) ma più sottile (5,9 mm). Quanto al peso, il tablet Huawei pesa 460 grammi, contro 471 grammi del dispositivo Apple. Un peso che non lo rende particolarmente scomodo per le letture. Lo spessore aumenta inevitabilmente se utilizzato con la tastiera che funge anche da cover coprendo anche la parte posteriore.

La parte frontale è occupata quasi interamente dal display IPS LCD da 10,8 pollici con una risoluzione 2K QHD (2560 x 1600 pixel) e rapporto di forma in 16:10, per cui ideale per la fruizione in orizzontale dei contenuti multimediali. Nonostante non sia un OLED, la qualità è elevata con neri abbastanza profondi. Ottimi gli angoli di visuale così come la luminosità massima (540 nit) che non crea particolari problemi all’aperto. Molto buona anche la gestione della luminosità automatica.

A interrompere la continuità dello schermo, c’è la fotocamera anteriore da 8 megapixel utilizzata anche per sbloccare il dispositivo (velocità e precisione nella media). Questa soluzione ha permesso a Huawei di raggiungere un elevato rapporto schermo-scocca (90%). I bordi infatti sono sottili (seppur presenti) al punto però da evitare tocchi involontari. Insomma, uno schermo che rende piacevolissima l’esperienza di visualizzazione dei contenuti multimediali ma anche – come nel mio caso – l’attività di scrittura.

Le prestazioni di MatePad Pro sono di altissimo livello. A bordo troviamo il Kirin 990 abbinato a 6 Gigabyte di RAM e 128 Gigabyte di memoria interna espandibile tramite NM Card. Come ormai ci ha abituati Huawei, la piattaforma hardware rende lo smartphone fluido e scattante. Tutto gira in maniera fluida senza intoppi, proprio come sugli smartphone top di gamma.

Molto completa la connettività: Wi-Fi ac dual-band, Bluetooth 5.1, GPS A-GLONASS Galileo BDS, USB-C. Il modello in nostro possesso, inoltre, gode del supporto per le reti LTE. Inserendo una scheda SIM è possibile effettuare anche delle telefonate. Ottima l’esperienza audio in chiamata.

Proprio qui, cominciano a farsi notare i limiti imposti dal ban USA. Sto facendo riferimento a WhatsApp che, assente su AppGallery, può essere installato tramite APK da store alternativi. Se siete pratici con queste procedure, potrete utilizzare l’app ma non sarà possibile recuperare o effettuare i backup delle chat tramite Google Drive.

Buone notizie dal fronte autonomia. MatePad Pro integra una batteria da 7250 mAh con supporto alla ricarica rapida a 40W (da 0 a 100% in 90 minuti), ricarica wireless e ricarica inversa. La M-Pencil viene ricaricata semplicemente poggiandola sul bordo superiore (l’aggancio è magnetico). Con un utilizzo medio-alto (Wi-Fi, navigazione web, YouTube, scrittura e Netflix) sono riuscita a coprire una giornata a fronte di oltre 5 ore e mezza di display attivo, con ancora il 29% di ricarica residua. Con un utilizzo da “divano”, non è utopistico pensare di riuscire a coprire anche due giorni.

Esperienza d’uso: AppGallery, produttività e intrattenimento

Come abbiamo detto, MatePad Pro si poggia sull’AppGallery di Huawei che – per quanto stia crescendo rapidamente – è privo ancora di alcuni servizi e applicazioni ritenuti essenziali dagli utenti Occidentali. In questo caso, bisogna affidarsi all’installazione di APK. Peraltro, non sono riuscita a installare TrovApp, l’applicazione che torna di grande aiuto per trovare soluzioni alternative alle app assenti sullo store del colosso di Shenzhen.

Nessun problema per le applicazioni mail. Aprendo l’app proprietaria, vi verrà immediatamente chiesto che tipo di account aggiungere (Gmail, Hotmail, Yahoo, ecc…). Inserendo tutte le credenziali, verranno scaricati tutti i vostri messaggi di posta. Dunque, nessuna preoccupazione. Non c’è nemmeno bisogno di affidarsi a store di terze parti.

Stesso discorso per Telegram, Dropbox e Office, scaricabili direttamente da AppGallery e perfettamente funzionanti. Di conseguenza, verrà anche portata avanti senza alcun problema la sincronizzazione con OneDrive permettendovi così di accedere ai vostri file da qualsiasi altra postazione. Da questo punto di vista, il grande assente è Google Drive, impossibile da utilizzare tramite app. È necessario accedere dalla versione web. Una mancanza che ritengo meno limitante su un tablet rispetto a uno smartphone. Questo perché la presenza di una diagonale più ampia, la possibilità di utilizzare la funzione multi-finestra e il supporto per i mouse rendono più semplice l’utilizzo della web app.

MatePad Pro è un tablet votato alla produttività grazie alla M-Pencil e alla cover con tastiera fisica, entrambe vendute separatamente rispettivamente a 99 euro e 129,90 euro (in regalo se acquisterete il tablet entro il 31 maggio). Un costo non propriamente contenuto, ma necessario se intendete utilizzarlo in ambito lavorativo.

La tastiera si aggancia magneticamente al tablet. In alcuni casi, la presa non mi è sembrata particolarmente salda. Si sono registrati un paio di sganci non voluti. I livelli di inclinazione sono due, comodi ma non perfetti in alcune situazioni. Scrivendo su scrivania o poggiandolo sulle gambe, non ho incontrato particolari difficoltà fermo restando che risulta sempre più comodo avere a disposizione più livelli di inclinazione.

I pulsanti sono più piccoli di quelli di un notebook, ma la distanza tra i tasti previene eventuali errori di battitura. Personalmente non ho avuto particolari problemi di adattamento anche perché utilizzo quotidianamente un Surface Laptop e la corsa dei tasti è la stessa (1.3 mm). Insomma, mi sono trovata subito bene ma – per certi versi – il giudizio sulla tastiera resta soggettivo.

Ciò che crea problemi, invece, è l’assenza del trackpad compensata in parte dal supporto per mouse esterni collegabili via cavo o via Bluetooth. Se vogliamo poi passare dalla tastiera alla digitazione touch, possiamo piegare verso il posteriore la cover e i tasti smetteranno di funzionare. Non si corre dunque il rischio di schiacciare involontariamente alcuni pulsanti.

Arriviamo ora alla M-Pencil, un pennino leggero e comodo da utilizzare. La sensazione al tatto è meno piacevole rispetto a quella del tablet e della tastiera. Necessita di affinamenti – che sono convinta non mancheranno nel tempo - ma svolge comunque tutte le funzioni che ci aspettiamo. I livelli di pressione riconosciuti sono 4.096 ma non riesce a stabilire l’inclinazione del tratto come Apple Pencil, con cui ho effettuato alcuni confronti. Rispetto a quest’ultima, inoltre, ho notato meno reattività, un minimo di latenza. I colori utilizzabili dall’app Note però sono solo 7.

La ricarica è wireless e avviene poggiandola sul bordo lungo superiore. Si attacca magneticamente anche sulla tastiera in corrispondenza degli agganci per il tablet. In questo modo, sappiamo dove riporla quando non la utilizziamo. Peccato per l’assenza di un alloggiamento apposito, in stile Galaxy Note.

Le funzionalità software messe al servizio della produttività sono diverse. Abbiamo Huawei Share che consente di condividere velocemente i file con dispositivi Huawei nelle vicinanze e mostrare l’interfaccia dello smartphone su quella del tablet. C’è la possibilità di accedere ai contenuti del tablet da un computer collegato alla stessa rete. Funziona perfettamente sia con computer Windows che Mac.

Non manca la funzione Proiezione Wireless che permette di proiettare lo schermo di MatePad Pro su un display esterno come una TV. Funzioni che possono tornare utili in diverse occasioni. C’è il grande vantaggio di poter collegare – con appositi adattatori – periferiche esterne (hard disk, chiavette e quanto altro) per la gestione di file esterni.

C’è infine la funzione Multi-Window che è un piacere da utilizzare su schermi di queste dimensioni. È possibile affiancare due finestre o sovrapporre un’applicazione su un’altra, in modo tale da avere sempre tutto sotto controllo. È una soluzione che utilizzo spesso perché mi permette di lavorare su due documenti contemporaneamente. Con un semplice swipe prolungato dai bordi verticali (a seconda dell’orientamento) si ha poi accesso rapido alle app più utilizzate.

E l’intrattenimento? La qualità audio e quella del display rendono piacevole la visione di un contenuto su Netflix o YouTube. A tal proposito, ritorniamo sulla questione AppGallery. Se Netflix, Twitch e Prime Video sono perfettamente utilizzabili installandoli tramite APK; YouTube è fruibile solo tramite web.

Anche in questo caso, ritengo che sia un limite facilmente sormontabile e meno imponente in quanto la navigazione web è molto più agevole su tablet rispetto allo smartphone. Fermo restando che – per esempio – se non si vogliono utilizzare store alternativi, sarà impossibile accedere a Netflix o Prime Video da web almeno allo stato attuale. È in questo senso che i limiti di AppGallery (e la relativa mancanza dei servizi Google) si fanno più visibili.

MatePad Pro è dotato, inoltre, di una fotocamera anteriore da 8 megapixel e di una posteriore da 13 megapixel con flash LED. Un comparto fotografico che realizza degli ottimi scatti, considerando che stiamo parlando di un tablet e non di uno smartphone. Il sensore posteriore torna anche utile per la scansione dei documenti.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?

MatePad Pro è un tablet ben fatto su cui è visibile l’ottimo lavoro svolto da Huawei. È un dispositivo che avrebbe potuto rappresentare la vera alternativa in ambito Android non solo agli iPad Pro di Apple, ma anche e soprattutto al Galaxy Tab S6 di Samsung. Purtroppo, però, l’alto potenziale è stato limitato dal divieto degli Stati Uniti che – di fatto – impedisce a noi utenti di usufruire al massimo di tutte le applicazioni che avrebbero esaltato la soddisfacente esperienza utente che questo dispositivo è in grado di assicurare.

Se siete dipendenti dai servizi di Google e non siete disposti a fare un passaggio in più passando dalle versioni web, il consiglio è di rivolgere la vostra attenzione altrove. Altrimenti, credo che valga la pena dare una possibilità a MatePad Pro arrivato in Italia a un prezzo inferiore alla concorrenza e che – se non fosse stato per la guerra commerciale tra USA e Cina – avrebbe potuto rappresentare un degno rivale per Samsung. Nonostante tutto però Huawei è intenzionata giustamente ad andare avanti per la propria strada, mostrando a tutti come non abbia assolutamente intenzione di mollare la presa. Anzi, è pronta a lanciarsi anche in un mercato ostile e complicato, come quello dei tablet.