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I veri motivi per cui le aziende rallentano gli smartphone

Esistono forme di rallentamento degli smartphone che, dal punto di vista dei produttori, hanno senso. Ecco quali.

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Avatar di Luca Zaninello

a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Pubblicato il 30/06/2023 alle 09:56

Come consumatori, è giusto arrabbiarsi quando sentiamo parlare di "rallentamenti" riguardo agli smartphone. Questo termine viene spesso associato ai gestori telefonici che limitano la connessione dati una volta finito il budget di banda e rovinano l'esperienza di navigazione.

Tuttavia esistono anche altre forme di rallentamento che, dal punto di vista degli sviluppatori, hanno senso. Uno di questi è il cosiddetto "throttling delle app", che può influire sulle prestazioni delle applicazioni che utilizzate ogni giorno sul vostro smartphone.

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Cos'è il throttling delle app?

Il rallentamento delle app, più conosciuto come "app throttling" in inglese, avviene quando i produttori selezionano applicazioni specifiche e modificano il modo in cui interagiscono con le CPU e le GPU degli smartphone. Limitano queste app per ridurre la quantità di risorse che possono utilizzare dall'hardware del dispositivo.

Se un'app viene rallentata, potrebbe iniziare ad eseguirsi più lentamente. Per esempio potreste notare tempi di caricamento più lunghi per le varie attività dell'app. Se state giocando a un gioco, potreste riscontrare problemi di frame rate e scatti più frequenti. Se un'app è stata sempre rallentata sullo smartphone, probabilmente funzionerà più lentamente rispetto alle app simili o impiegherà più tempo rispetto a quando viene utilizzata su dispositivi simili.

Questo tipo di rallentamento delle app non è solo una teoria. Nel 2022, esperti coreani di data mining e prestazioni hanno scoperto che Samsung ha rallentato oltre 10.000 app, non solo per i loro più recenti telefoni, ma anche per quelli di generazioni precedenti. Samsung ha ammesso di farlo, ha dichiarato che non ha intenzione di smettere e che gli utenti non possono farci nulla.

Anche OnePlus è stata scoperta a fare la stessa cosa. Tra le app interessate figurano Netflix, Office, TikTok e molte altre ancora. Gli utenti che ne sono venuti a conoscenza sono rimasti delusi, in particolare i giocatori mobile, che hanno scoperto che i servizi di "ottimizzazione" stavano essenzialmente de-ottimizzando i loro giochi.

I veri motivi per cui le aziende rallentano gli smartphone

Mantenere basse le temperature

Le app esigenti, specialmente quelle che richiedono molta potenza di esecuzione (leggasi "giochi"), rappresentano un motivo di sforzo costante per lo smartphone quando sono attive. Ciò fa lavorare di più la CPU e la GPU, generando più calore. Il calore è il nemico di tutti i dispositivi elettronici. L'aumento della temperatura rallenta le prestazioni, danneggia l'hardware e riduce la capacità della batteria.

I produttori, consapevoli dei pericoli che il calore eccessivo può causare, individuano le app specifiche che richiedono molte risorse e limitano quante possono utilizzarne. In questo modo, mantengono i livelli di calore al di sotto dei limiti critici, preservando l'integrità dello smartphone. E, per essere onesti, questa pratica viene applicata in modo equo. Samsung ha rallentato anche molte delle sue app per mantenere basse le temperature, per esempio.

Risparmiare batteria

Quando le app consumano meno energia, la durata della batteria aumenta. E la durata della batteria è importante per i consumatori, rappresentando spesso una delle priorità principali per gli acquirenti.

Di conseguenza, i produttori cercano tutti i trucchi possibili per risparmiare batteria e migliorarne la durata. Ebbene, si è scoperto che uno dei trucchi più efficaci è limitare ciò che le app ad alta domanda possono fare. Quindi, il throttling delle app è diventato una soluzione per risparmiare batteria e può essere implementato o regolato tramite aggiornamenti del sistema operativo del telefono.

Spesso le applicazioni vengono anche chiuse in background o vengono "congelate" quando non sono attivamente utilizzate dall'utente proprio per questo motivo. Questo però, a volte, porta a malfunzionamenti delle app oppure alla mancata ricezione delle notifiche importanti.

Dare priorità alle funzioni più importanti

Le app che richiedono molte risorse della CPU e della batteria tendono ad essere principalmente orientate all'intrattenimento, come le app di streaming o i giochi. Tuttavia, il vostro smartphone ha molte funzioni essenziali che meritano una maggiore priorità quando si parla di risorse. Questo include le app preinstallate che gestiscono i file, le app di sicurezza e il software del sistema operativo che controlla l'interfaccia.

Ci sono diverse modalità in cui i produttori danno priorità alle funzioni che ne hanno più bisogno. Una di queste è rallentare le app non necessarie per liberare più risorse per i processi che ne hanno effettivamente bisogno.

Sarebbe davvero una scocciatura se ogni volta che guardate YouTube o navigate su TikTok il vostro smartphone smettesse di ricevere le telefonate oppure chiudesse i processi responsabili della gestione della navigazione tramite gesture nello smartphone.

Non solo rallentamenti

E se da un lato i produttori modificano il comportamento delle app rallentandone le prestazioni, dall'altro sono più che incentivati a fare anche l'operazione opposta se lo ritengono necessario. Non è la prima volta che un'azienda viene trovata a "barare" nei test benchmark.

Se vi interessano le prestazioni e volete assicurarvi che il vostro smartphone rappresenti un miglioramento significativo rispetto al modello precedente, il throttling delle app (si usa lo stesso termine sia per il rallentamento che per l'accelerazione) probabilmente è uno dei vostri peggiori nemici. Questo perché aziende possono pubblicare punteggi dei test di benchmark per app accelerate e dimostrare prestazioni superiori.

Le aziende presentano in questo modo una velocità che molte delle loro app non possono raggiungere nemmeno nelle condizioni ottimali. Le aziende di benchmarking stanno lottando su come rispondere a questo tipo di comportamento e alcuni stanno addirittura bannando i modelli di smartphone noti per "velocizzare" i benchmark.

Un male necessario?

Il throttling delle app è una pratica diffusa che sembra destinata a restare. Anche se non siamo sicuri di quante aziende lo stiano facendo e in che misura, sembra essere una pratica abbastanza comune. Dopotutto, la maggior parte degli utenti non nota gli effetti del rallentamento o non se ne preoccupa quando ne viene a conoscenza, soprattutto se ottengono una durata della batteria migliore in cambio.

C'è anche da ammettere che, se i produttori non ottimizzassero il proprio software e non gestissero il comportamento delle varie app, probabilmente smartphone duraturi e performanti come quelli attuali non sarebbero una realtà. Immaginatevi se tutte le vostre applicazioni avessero libero accesso ad ogni tipo di risorsa in ogni momento: lo smartphone diventerebbe sempre incandescente e la batteria durerebbe forse un paio d'ore.

Fonte dell'articolo: www.androidpolice.com

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