Un cliente del nuovo punto vendita Micro Center di Santa Clara, California, ha vissuto un'esperienza che definire deludente sarebbe un eufemismo: dopo aver speso circa 3.000 dollari per acquistare la tanto ambita scheda grafica NVIDIA GeForce RTX 5090 (che potete trovare su Amazon), si è ritrovato con una scatola contenente tre zaini al posto del prezioso componente elettronico. La vicenda, rapidamente diventata virale sui social, ha sollevato una serie di inquietanti interrogativi sulla sicurezza della filiera produttiva dei dispositivi high-tech, visto che non era l'unico prodotto compromesso ricevuto da Zotac.
L'acquirente, conosciuto sulla piattaforma Reddit con il nickname JamesFerg650, ha raccontato nei dettagli la sua disavventura, sottolineando come il peso della confezione l'avesse inizialmente ingannato, facendogli credere che contenesse effettivamente l'hardware acquistato. "Fa male. Lavoro duramente per i miei soldi e questa è una situazione davvero difficile da affrontare", ha commentato l'utente, esprimendo la frustrazione di chi vede svanire un investimento importante. La situazione è stata fortunatamente risolta in tempi rapidi, ma ha portato alla luce un problema ben più ampio.
La risposta di Micro Center è stata tempestiva. Il rivenditore non si è limitato a sostituire la scheda grafica mancante con una nuova unità, ma ha avviato un'indagine interna che ha portato a scoperte allarmanti. Durante il processo di verifica, il personale del negozio ha individuato altri 31 modelli Zotac RTX 5090 compromessi nello stesso modo, tutti contenenti zaini anziché componenti elettronici. Ciò che rende la vicenda ancora più preoccupante è che queste unità erano classificate come "nuove", senza alcun segno esterno di manomissione e ricevute tutte nello stesso lotto direttamente dalla casa madre.
Secondo quanto riferito dall'acquirente, Micro Center ha fatto risalire l'origine del problema a monte della catena distributiva. "Hanno rintracciato il problema a livello del fornitore", ha scritto JamesFerg650. "Era già così prima di arrivare al loro negozio. Le 32 unità totali, inclusa la mia, erano considerate 'nuove nella confezione'. Una volta che hanno iniziato a cercare e ad analizzare le differenze, sono riusciti a filtrare e trovare le altre unità manomesse."
L'ipotesi più accreditata suggerisce che le unità Zotac siano state compromesse direttamente in Cina, all'interno dello stabilimento produttivo, prima che le scatole venissero sigillate. Questa eventualità evidenzia una vulnerabilità critica nella catena di approvvigionamento dei componenti tecnologici, specialmente quelli di fascia alta come la RTX 5090.
Anche Zotac USA è intervenuta sulla questione, contattando direttamente l'utente su Reddit: "Beh, questa situazione è decisamente inaccettabile. Ti dispiacerebbe rispondere ad alcune domande tramite messaggio privato? Vorremmo indagare sulla questione." La risposta del produttore suggerisce che l'azienda stia prendendo molto seriamente l'incidente, consapevole dei potenziali danni d'immagine che potrebbero derivarne.
Questa vicenda mette in evidenza come i componenti di alto valore come la RTX 5090, con un prezzo di vendita che, in America, si aggira intorno ai 3.000 dollari, rappresentino un bersaglio ideale per i truffatori. Sebbene le frodi a livello della catena di approvvigionamento siano relativamente rare, quando si verificano possono causare danni significativi sia economici che reputazionali per i brand coinvolti. Non è la prima volta che si verificano casi simili nel settore tecnologico, ma raramente con componenti così costosi e in quantità così elevate.
Nel frattempo, l'esperienza vissuta da JamesFerg650 ha portato a un consiglio pratico per altri potenziali acquirenti: verificare il contenuto delle confezioni direttamente in negozio, prima di lasciare il punto vendita. Una precauzione che, sebbene possa sembrare eccessiva, potrebbe risparmiare frustrazione e perdite di tempo a chi investe somme considerevoli in hardware di ultima generazione.