Il pico-proiettore più sottile del mondo è realtà

Realizzato un pico-proiettore con uno spessore di 6 millimetri. Potrebbe essere il primo passo per un'integrazione su larga scala all'interno degli smartphone.

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a cura di Manolo De Agostini

Ricercatori del Fraunhofer Institute hanno realizzato il pico-proiettore più sottile al mondo, dotato di un nuovo sistema di lenti abbastanza piccolo da essere integrato negli smartphone. Nonostante i soli 6 millimetri di spessore, è in grado di offrire immagini che sono 10 volte più luminose di quanto possibile con questo tipo di prodotti. Il prototipo è formato da un insieme di microlenti opportunamente modellate, ognuna con il proprio LCD in miniatura.

Marcel Sieler, ricercatore coinvolto nello sviluppo del prototipo, ha dichiarato che normalmente aumentando la luminosità s'incrementa anche l'area della fonte di luce adottata. Tuttavia l'incremento dell'area richiede lenti più spesse per focalizzare l'immagine a risoluzione maggiore e il risultato è un proiettore molto più grande.

Proiettori nei cellulari, davvero necessari? - Immagine di repertorio

Sieler e i propri colleghi hanno creato un nuovo tipo di lenti che focalizzano la luce da una fonte di luce relativamente grande pur rimanendo sottili. Il prototipo di videoproiettore consiste in 45 microlenti colorate di rosso, verde o blu. Ogni lente ha, dietro, un LCD con 200 x 200 pixel. La luce che passa attraverso ogni LCD è focalizzata attraverso le lenti e ogni immagine è sovrapposta una sull'altra per produrre l'immagine finale. Il design è stato ispirato da un insieme di microlenti definito "a occhio di mosca", che normalmente è usato per combinare luce da differenti fonti.

La risoluzione del proiettore è vicina a quella delle soluzioni WVGA, ovvero 800 x 480 pixel. Il nuovo proiettore ha una luminosità di 11 lumen, ha dichiarato Sieler, rispetto ai 10/15 lumen dei pico-proiettori esistenti. Sielter ha dichiarato che se il prototipo fosse stato delle medesime dimensioni dei pico-proiettori esistenti, avrebbe prodotto circa 90 lumen. La prossima sfida è rendere i pixel degli LCD più piccoli, portandoli da 8,5 micron a meno di 3 micron. L'uso di insiemi di microlenti non è una novità, ma modellare ognuna in modo che focalizzi la luce in un singolo punto convergente è una prima assoluta.

Lo schermo LCD posto dietro a ognuna delle lenti è inserito all'interno di materiale trasparente, consentendo alle lenti di essere più compatte. Per consentire questa integrazione, i ricercatori non hanno usato il vetro, né polimeri trasparenti, bensì un materiale chiamato ibrido organico-inorganico. "È un materiale ottico che è totalmente trasparente nella gamma visiva ed è possibile processarlo come un polimero". Il nuovo prototipo sarà mostrato a febbraio - da 16 al 18 - durante la fiera Nano Tech 2011 a Tokyo.