Apple sembra aver perso il controllo ferreo sulle fughe di notizie che da sempre l'ha contraddistinta nel panorama tecnologico. Una build prototipale di iOS 26, finita accidentalmente nelle mani sbagliate, ha rivelato dettagli su oltre 30 dispositivi futuri della Mela, offrendo uno sguardo senza precedenti sulla roadmap dei prossimi due anni. A questi dati si aggiungono le informazioni riportate da The Information, che completano un quadro sorprendente: Apple potrebbe rivoluzionare completamente la propria strategia di rilascio degli iPhone, arrivando potenzialmente a gestire sette modelli diversi contemporaneamente sul mercato entro il 2027.
La prima grande novità riguarda la frammentazione del ciclo di lancio tradizionale. Secondo le indiscrezioni, Apple starebbe pianificando di dividere le uscite dei suoi smartphone tra due finestre temporali: i modelli premium manterrebbero il classico appuntamento di settembre, mentre le varianti più economiche slitterebbero in primavera, seguendo il precedente stabilito dall'iPhone 16e quest'anno. Una strategia che ricorda l'approccio di Samsung con la serie Galaxy S ed A, e che potrebbe garantire a Cupertino una presenza costante nel dibattito mediatico per tutto l'anno.
L'analisi dei nomi in codice trapelati rivela otto nuovi dispositivi in arrivo. Per il 2026 sono attesi l'iPhone 17e (V159), l'iPhone 18 Pro (V63), l'iPhone 18 Pro Max (V64) e il tanto vociferato iPhone Fold (V68). Il 2027 vedrebbe invece il debutto dell'iPhone 18 (V67), dell'iPhone 18e (V69), dell'iPhone Air 2 (V62) e dell'iPhone 20 (V72), quest'ultimo destinato a celebrare il ventesimo anniversario della linea saltando direttamente la numerazione 19, esattamente come accadde con l'iPhone X nel 2017.
Sul fronte delle specifiche tecniche, l'iPhone 17e dovrebbe rappresentare un aggiornamento incrementale rispetto al 16e, con l'aggiunta di un dorso in vetro per supportare la ricarica magnetica wireless e il passaggio al chip A19. Ben più sostanziosi i cambiamenti attesi per i modelli Pro della serie 18: dopo il radicale redesign del plateau fotografico visto sulla generazione 17, Apple potrebbe concentrarsi su raffinatezze come una finitura trasparente del vetro posteriore e, soprattutto, lo spostamento del sensore FaceID sotto il display, eliminando finalmente la Dynamic Island con la fotocamera frontale riposizionata nell'angolo superiore sinistro.
La vera novità hardware risiederebbe nel sistema fotografico: i modelli Pro potrebbero finalmente integrare un'apertura variabile, una funzionalità che consentirebbe agli utenti di regolare manualmente la quantità di luce che entra nell'obiettivo, un controllo finora appannaggio delle fotocamere professionali e di pochissimi smartphone premium. Questo upgrade segnerebbe un passo significativo verso la fotografia computazionale di livello prosumer.
L'iPhone Fold rappresenta il capitolo più atteso e controverso della roadmap. Secondo le specifiche trapelate da Digital Chat Station, il primo pieghevole di Apple monterà un display interno da 7,58 pollici e uno esterno da 5,25 pollici, con un sistema fotografico dual-camera da 48MP e una fotocamera under-display da 24MP. La cerniera, definita dal leaker come "molto" robusta, potrebbe essere accompagnata dalla prima vera implementazione di un display pieghevole completamente privo di piega visibile, un traguardo che nessun produttore è ancora riuscito a raggiungere in modo convincente.
Il prezzo stimato di 2.399 dollari, tuttavia, posiziona l'iPhone Fold ben oltre il territorio del premium, superando di 500 dollari il prezzo di lancio dell'iPhone 17 Pro Max. Una cifra che, convertita in euro e considerando il markup tipico europeo, potrebbe facilmente sfondare il muro dei 2.600-2.700 euro nel mercato italiano, rendendolo un prodotto di nicchia riservato a early adopter e professionisti.
I dettagli sui modelli standard iPhone 18 e 18e rimangono scarsi. Si ipotizza che l'iPhone 18 possa ricevere una Dynamic Island ridisegnata ma senza FaceID sotto il display, mantenendo una netta differenziazione rispetto ai fratelli Pro. La grande incognita riguarda l'adozione del chip A20 a 2nm: non è chiaro se Apple estenderà questa tecnologia all'intera gamma o la riserverà ai modelli top di gamma, lasciando alle varianti economiche una versione 3nm.
Sul fronte della connettività, Apple ha introdotto il proprio modem C1X nell'iPhone 16e e nell'iPhone Air, sostituendo finalmente i componenti Qualcomm. La seconda generazione, denominata C2, dovrebbe diffondersi su più modelli della lineup, ma la distribuzione esatta rimane incerta. Per il mercato europeo, questa transizione potrebbe tradursi in un migliore supporto delle bande 5G locali e una gestione più efficiente dell'energia, aspetto cruciale considerando l'attenzione crescente ai consumi energetici nel Vecchio Continente.
Il caso dell'iPhone Air 2 evidenzia le difficoltà di Apple nel segmento ultra-sottile. Secondo The Information, la produzione di prova è stata improvvisamente cancellata a novembre a causa di vendite deludenti del primo modello. Cupertino starebbe ora riprogettando il dispositivo, valutando l'aggiunta di una seconda fotocamera o, più probabilmente, un significativo taglio del prezzo. Il destino di questo modello rimane in bilico tra un lancio primaverile 2027 e un possibile rinvio a data da destinarsi.
L'iPhone 20, destinato a celebrare due decenni di storia del dispositivo più iconico del secolo, promette di essere il più rivoluzionario. I rumor convergono su un display edge-to-edge curvo che avvolge tutti e quattro i lati del dispositivo, con una sottile cornice metallica solo nella sezione centrale anziché l'attuale frame in titanio completo. Un brevetto emerso a ottobre suggerisce l'eliminazione totale dei pulsanti fisici, sostituiti da controlli a stato solido integrati nella cornice, insieme a una fotocamera frontale completamente nascosta sotto il display.
L'incognita più grande riguarda i prezzi. La crisi globale della RAM, ribattezzata "RAMageddon" nel settore, sta facendo esplodere i costi dei componenti di memoria in tutto il comparto tecnologico. Anche Apple, storicamente in grado di negoziare condizioni favorevoli grazie ai volumi d'acquisto, potrebbe sentire il peso dell'aumento. Mentre altri produttori hanno già iniziato a degradare le specifiche o alzare i listini, Cupertino ha finora mantenuto una relativa stabilità dei prezzi, ma la situazione potrebbe cambiare drasticamente nei prossimi due anni.
La strategia complessiva delineata dalle fughe di notizie rivela un'Apple sempre più aggressiva nella segmentazione del mercato, con l'obiettivo di coprire ogni fascia di prezzo mantenendo margini elevati. La sfida sarà evitare la cannibalizzazione interna e la confusione dei consumatori, rischi concreti quando si gestiscono contemporaneamente sette linee di prodotto diverse. Per i rivenditori italiani ed europei, questa frammentazione potrebbe tradursi in complessità logistiche maggiori ma anche in opportunità commerciali più distribuite nell'anno, con vantaggi potenziali per le promozioni stagionali e la gestione delle scorte.