I migliori smartphone tra 100€ e 200€
È possibile acquistare un buono smartphone al di sotto dei 200 euro? Se si guarda a quanto costano i top di gamma si sarebbe tentati di rispondere negativamente, a questa domanda, ma in realtà si farebbe un grosso errore. Nella fascia top, i costi sono dettati da tecnologie di ultima generazione, che ancora devono essere “ammortizzate” dai produttori e quindi i costi dei modelli sono elevati.
Come è noto, tuttavia, la tecnologia invecchia velocissimamente e quei costi, nel tempo, sono destinati ad abbattersi sensibilmente. Considerato quindi il livello a cui sono arrivati gli attuali top di gamma è facile intuire che anche sotto il limite dei 200 euro è invece perfettamente possibile acquistare dei buoni telefoni portatili, senza dover rinunciare a nessuna delle caratteristiche fondamentali per l’utente medio odierno.
I migliori smartphone tra 100 e 200 euro
Nella nostra analisi abbiamo considerato solo i telefoni di più recente uscita e non le glorie del recente passato. Se infatti è vero quanto dicevamo all’inizio, cioè che la tecnologia invecchia in fretta, è altrettanto vero che, a distanza di poco tempo, un ex top di gamma potrebbe finire all’interno di una fascia di prezzo economica e, se l’hardware è ancora competitivo, vale senz’altro la pena di prenderlo in considerazione.
Rimane il fatto che i prezzi di questi modelli è troppo volatile per essere identificato univocamente e bisogna poi distinguere tra nuovo (cioè: fondo di magazzino) o rigenerato (cioè: usato rinnovato e garantito), abbiamo quindi deciso di non includerli nella nostra analisi. Se siete alla ricerca di un affare, vale comunque la pena che, dopo aver letto le nostre considerazioni sulle caratteristiche dei modelli analizzati, facciate un paragone anche con questo genere di terminali.
- Huawei nova 8i – Potenza e tecnologia
- Xiaomi Redmi Note 11 – Il miglior display della categoria
- Samsung Galaxy A13 – Il 5G prima di tutto
- Oppo A54s – Un vero grandangolo
- Honor 50 Lite – Rapporto qualità/prezzo al top
- Motorola moto g41 – Il ritorno di un grande marchio
- Ulefone Armor X10 Pro – Un telefono da cantiere (e sottomarino)

Huawei nova 8i – Potenza e tecnologia
Xiaomi Redmi Note 11 – Il miglior display della categoria
Samsung Galaxy A13 – Il 5G prima di tutto
Oppo A54s – Un vero grandangolo
Honor 50 Lite – Rapporto qualità/prezzo al top
Motorola moto g41 – Il ritorno di un grande marchio
Ulefone Armor X10 Pro – Un telefono da cantiere (e sottomarino)
Specifiche a confronto
Huawei Nova 8i | Redmi Note 11 | Samsung Galaxy A13 | Oppo A54s | Honor 50 Lite | Motorola moto g41 | Ulefone Armor X10 Pro | |
Dimensioni e peso | 161,9×74,7×8,6 mm 190g | 159,9×73,9×8,1 mm 179g | 165,1×76,4×8,8 mm 195g | 163,8×75,6×8,4 mm 190g | 161,8×74,7×8,5 mm 195g | 161,9×73,9×8,3 mm 178g | 158,2×76,7x 14,6 mm 256g |
Spazio di Archiviazione | 128GB | 128GB | 128GB | 128GB | 128GB | 128GB | 64GB |
RAM | 6GB | 4GB | 4GB | 4GB | 6GB | 4GB | 4GB |
5G | No | No | Sì | No | No | No | No |
Schermo | 6,67″ IPS LCD 1080×2376 pixel 391 ppi | 6,43″ AMOLED 1080×2400 pixel 399 ppi | 6,6″ PLS LCD 720×1600 pixel 270 ppi | 6,52″ IPS LCD 720×1600 pixel 269 ppi | 6,67″ IPS LCD 1080×2376 pixel 391 ppi | 6,4″ AMOLED 1080×2400 pixel 411 ppi | 5,45″ IPS LCD 720×1440 pixel 295 ppi |
Frequenza di aggiornamento schermo | 60Hz | 90Hz | 90Hz | 60Hz | 60Hz | 60Hz | 60Hz |
SoC | Qualcomm SM6115 Snapdragon 662 (11nm) | Qualcomm SM6225 Snapdragon 680 4G (6nm) | MediaTek MT6833Dimensity 700 (7nm) | MediaTek MT6765G Helio G35 (12nm) | MediaTek MT6765G Helio G35 (12nm) | MediaTek Helio G85 (12nm) | Mediatek MT6761 Helio A22 (12nm) |
Fotocamera Anteriore | 16MP f/2.0 | 16MP f/2.4 | 5MP f/2.2 | 8MP f/2.0 | 16MP f/2.0 | 13MP f/2.2 | 5MP f/2.2 |
Fotocamere posteriori | 64MP f/1.9, 26mm 8MP f/2.4, 120˚ 2MP f/2.4, (macro) 2MP f/2.4, (profondità) | 50MP f/1.8, 26mm 8MP f/2.2, 118˚ | 50MP f/1.8 5MP f/2.2, 123˚ 2MP f/2.4, (macro) 2MP f/2.4, (profondità) | 50MP f/2.2, 26mm 2MP f/2.4, (macro) 2MP f/2.4, (profondità) | 64MP f/1.9, 26mm 8MP f/2.4, 120˚ 2MP f/2.4, (macro) 2MP f/2.4, (profondità) | 48MP f/1.7 8MP f/2.2, 118˚ 2MP f/2.4, (macro) | 13MP f/2.2 2MP (profondità) |
Batteria | 4300mAh | 5000mAh | 5000mAh | 5000mAh | 4300mAh | 5000mAh | 5180mAh |
Ricarica rapida | Sì (66W) | Sì (33W) | No | No | Sì (66W) | Sì (30W) | No |
Sistema operativo | Android 10 EMUI 11 | Android 11 MIUI 13 | Android 11 One UI 4.0 | Android 11 Color OS 11.1 | Android 11 Magic UI 4.2 | Android 11 Moto My UX | Android 11 |
Come scegliere il miglior smartphone tra 100 e 200 euro
Su quali criteri ci siamo basati per stilare la nostra lista? Abbiamo cercato di tenere conto di elementi molto pratici, che impattano su due aree a nostro avviso chiave: l’usabilità e la durata nel tempo del terminale. Per quanto riguarda l’usabilità ci siamo ovviamente basati sull’utilizzo di un cliente molto generico e assolutamente non specializzato, che prevede di usare l’apparecchio per: telefonate, foto e app (per lo più: social, video e casual games).
Versione del sistema operativo (alla prima accensione)
Può sembrare un particolare ininfluente, ma non è così. Il fatto che un modello disponga di una versione molto recente del sistema operativo garantisce almeno un paio di cose: anzitutto una maggior longevità del terminale, perché potrà far girare tutte le app più a lungo, e in secondo luogo una maggior cura del costruttore nei confronti di quel particolare smartphone, che probabilmente avrà anche più aggiornamenti di sistema, rispetto a un modello che parte già più “vecchio”.
Disponibilità di aggiornamenti
Come detto sopra, il valore nel tempo del nostro smartphone, sarà determinato dalla sua usabilità e perché questa sia al top, occorre che lo sia anche il cuore del nostro apparecchio, ovverosia il sistema operativo. Di qui la necessità di capire se siano presenti o meno aggiornamenti di sistema, e del sistema operativo in particolar modo. Una nota importante: molti dei modelli che abbiamo analizzato sono basati su “fork” (ovvero: “versioni alternative”) di Android. Il motivo di questa scelta dei costruttori dipende dalla guerra commerciale in atto da diversi anni tra Cina e Stati Uniti. Il fatto che Google abbia deciso di non supportare più direttamente molti costruttori del Celeste Impero, ha fatto sì che questi ultimi si basassero sulle versioni open source di Android, opportunamente modificate. Questo rende più difficile giudicare la versione di partenza dei singoli terminali, perché quello che manca, spesso, viene sostituito da app e utilities del produttore dell’hardware. In linea di massima, però, più recente è la versione di Android e meglio. Il fatto che venga rilasciato un aggiornamento, inoltre, è segno della cura che il costruttore ha per un particolare modello.
Interfaccia OS
Visto che ormai molti cellulari utilizzano una versione “forkata” di Android, diventa importante provare a vedere se ci si trova con un sistema, prima di spendere per l’acquisto di un terminale. Questo diventa particolarmente importante soprattutto se vi siete già abituato a una particolare interfaccia e decidete di passare a un apparecchio prodotto da un’altra azienda. Il consiglio è sempre di provare in negozio gli smartphone della vostra shortlist ideale e provare a fare tutte quelle operazioni che già sapete che ripetete diverse volte nell’arco di una giornata. Per esempio: provata a scattare una foto e controllate se le funzioni a cui siete abituati ci sono tutte e sono accessibili nel modo in cui siete abituati, o per lo meno in un modo non troppo differente. Se la risposta è positiva, sicuramente vi trovate di fronte a un buon candidato. In caso contrario, non è detto che il telefono sia da scartare a priori, ma dovrete senz’altro mettere in conto qualche ora di studio dei menu di sistema…
Capacità della Batteria
Una batteria andrebbe giudicata in base a tre fattori: 1) la sua capacità iniziale, 2) il ciclo di ricarica (quanto dura), 3) il deterioramento nel tempo. Il terzo di questi fattori non può essere individuato facilmente, soprattutto se il terminale è di recente uscita, ma i primi due sono indicati nelle specifiche del costruttore. Se volete evitare di ricaricarvi a metà della giornata, una batteria di ampie capacità (dai 5000mAh in su) è fondamentale. Se poi ha anche un ciclo di ricarica rapida (cioè maggiore di 30 W) meglio ancora, perché vuol dire che i materiali che la compongono sono più facilmente resistenti alle sollecitazioni e perché ovviamente, in caso di emergenza, con soli 10 minuti di ricarica potete arrivare quasi a metà della capacità iniziale. Una nota importante: non tutti i cavetti sono uguali. Se la batteria supporta la ricarica rapida, dovete avere un cavetto che riesca a far passare la corrente prevista, cioè un cavetto apposito per quel modello di cellulare (di solito si riconoscono dai colori interni alle prese), altrimenti alla lunga “addormenterete” la batteria e peggiorerete i tempi di ricarica.
Memoria interna (Storage e RAM)
Oggi le fotocamere sono sempre più potenti e quindi fanno foto sempre più pesanti, mentre le applicazioni social, che ci permettono di condividere e scaricare contenuti (es.: Whatsapp, Instagram, Telegram…) ci consumano una gran quantità di memoria senza che nemmeno ce ne accorgiamo. Senza considerare che un singolo aggiornamento di sistema può occupare da solo diversi giga. Diventa quindi fondamentale poter disporre di un discreto spazio di archiviazione. A nostro avviso l’optimum sarebbe dai 256GB in su, sulla fascia al di sotto dei 200 euro, comunque, 128GB vanno piùche bene. Se sono espandibili meglio ancora (anche se poi ci sarà da capire come il sistema gestisce l’estensione, ma questo è un altro discorso). Stesso discorso per la RAM, che, insieme al bus di sistema, impatta sulle prestazioni del terminale, rendendolo più o meno veloce. In questo caso dai 4 GB in su uno smartphone dispone sicuramente di una buona dotazione.
Schermo
A qualcuno piace grande, per giocare o vedere video, ad altri più piccolo, perché sta bene in tasca e non pesa quando ce lo si porta dietro, ma tutti quanti sono alla ricerca di uno schermo dai colori vividi, che faccia vedere i video (e le foto) in alta risoluzione, senza fastidiosi sfarfallii e che sia adatto anche a scenari di utilizzo più pesanti (es.: videogiochi). Per fortuna, in questo caso i parametri sono pochi e tutti molto oggettivi. Anzitutto la tipologia di schermo. Tra quelli analizzati troverete questi modelli: AMOLED e IPS LCD. Si tratta di due tecnologie leggermente diverse (la prima basata su diodi che emettono luce su un sostrato organico, la seconda sui cristalli liquidi), entrambe ottime, ma con punti di forza e di debolezza ovviamente differenti. Gli AMOLED soffrono di un minore visibilità in piena luce e di un deterioramento più veloce dei materiali, ma garantiscono un consumo estremamente ridotto e un contrasto ineguagliabile per altre tecnologie, mentre gli LCD hanno angoli di visuale migliori (fino a 178°), uno spettro colori tendenzialmente più ampio, ma consumano anche a schermo spento, hanno un costo elevato e possono avere un fastidioso effetto “memoria” delle immagini. A latere di questo, c’è la densità dello schermo, cioè il numero di punti che contiene (tanto maggiori, tanto più alto il livello di dettaglio e di definizione) e la frequenza di refresh (espressa in cicli al secondo, cioè in Hertz) che determina quanto fluide ci appariranno le immagini in movimento. L’insieme di questi dati definisce la bontà di uno schermo.
Fotocamera
Un errore da NON fare, quando si parla di fotocamere è quello di giudicarle in base al numero di Megapixel. Nulla di più sbagliato: i MP ci dicono soltanto quanto grandi saranno le foto che potremo fare. Ora, se è vero, in linea di massima, che una foto più grande può contenere più dettagli (vengono in mente le foto di vecchi cellulari dei primi anni 2000), passato un certo numero di Megapixel non sarà più quello l’elemento discriminante, ma piuttosto la bontà dell’obbiettivo (o degli obbiettivi), la sua sensibilità, le capacità del software di sistema di aiutare chi scatta a non produrre scatti mossi e sovra o sottoesposti… L’apertura focale, espressa in gradi (si tratta di un angolo), dà per esempio un indicazione di quanto è ampia la porzione di scena che l’obbiettivo può catturare e quante radiazioni luminose può far entrare. Piuttosto che i Megapixel, è interessante considerare quel dato. Non è invece altrettanto importante il numero di fotocamere che un apparecchio monta, perché quel dato ci garantisce la flessibilità dell’apparecchio (cioè l’adattabilità a una diversa serie di scenari), ma non la bontà del singolo scatto, anche perché la stragrande maggioranza delle foto verrà comunque catturata dal sensore principale. Mutatis mutandis, gli stessi ragionamenti valgono per valutare il sensore anteriore, quello per i selfie. Sappiate comunque una cosa: i professionisti (giornalisti e youtuber o tiktoker pro) usano sempre la fotocamera posteriore, ricorrendo a cover riflettenti per valutare l’inquadratura (se devono fare da soli) ed è così perché il massimo della qualità è garantito solo dalla fotocamera posteriore, quella anteriore, per i professionisti, non esiste proprio…
Disponibilità rete 5G
Il 5G è l’evoluzione dei precedenti sistemi di comunicazione cellulare ed è/sarà fino a 100 volte più veloce dei sistemi 4G. Potete facilmente immaginare cosa ciò significhi, in termini di prestazioni. Ma tutta questa velocità non renderà solo più veloce la comunicazione remota, la renderà anche più efficiente e affidabile, perché diminuirà la possibilità di perdita di dati e la latenza (cioè il ritardo) dei segnali. Oltre a ciò un cellulare capace di viaggiare in 5G è un cellulare che durerà di più, perché già predisposto per lo stato dell’arte tecnologico. D’altro canto c’è anche un rovescio della medaglia: un cellulare che viaggi in 5G consuma di più e, come sappiamo bene, se poi deve scalare a una rete meno performante (4G) il consumo sale ulteriormente. Sulla fascia al di sotto dei 200 € questa caratteristica non è probabilmente la più importante, proprio per questo, però, rimane comunque un plus poterne disporre.