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I migliori smartphone tra 100€ e 200€

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Android

I migliori smartphone tra 100€ e 200€

di Camillo Morganti martedì 14 Giugno 2022 17:00
  • 15 min
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È possibile acquistare un buono smartphone al di sotto dei 200 euro? Se si guarda a quanto costano i top di gamma si sarebbe tentati di rispondere negativamente, a questa domanda, ma in realtà si farebbe un grosso errore. Nella fascia top, i costi sono dettati da tecnologie di ultima generazione, che ancora devono essere “ammortizzate” dai produttori e quindi i costi dei modelli sono elevati.

Come è noto, tuttavia, la tecnologia invecchia velocissimamente e quei costi, nel tempo, sono destinati ad abbattersi sensibilmente. Considerato quindi il livello a cui sono arrivati gli attuali top di gamma è facile intuire che anche sotto il limite dei 200 euro è invece perfettamente possibile acquistare dei buoni telefoni portatili, senza dover rinunciare a nessuna delle caratteristiche fondamentali per l’utente medio odierno.

I migliori smartphone tra 100 e 200 euro

Nella nostra analisi abbiamo considerato solo i telefoni di più recente uscita e non le glorie del recente passato. Se infatti è vero quanto dicevamo all’inizio, cioè che la tecnologia invecchia in fretta, è altrettanto vero che, a distanza di poco tempo, un ex top di gamma potrebbe finire all’interno di una fascia di prezzo economica e, se l’hardware è ancora competitivo, vale senz’altro la pena di prenderlo in considerazione.

Rimane il fatto che i prezzi di questi modelli è troppo volatile per essere identificato univocamente e bisogna poi distinguere tra nuovo (cioè: fondo di magazzino) o rigenerato (cioè: usato rinnovato e garantito), abbiamo quindi deciso di non includerli nella nostra analisi. Se siete alla ricerca di un affare, vale comunque la pena che, dopo aver letto le nostre considerazioni sulle caratteristiche dei modelli analizzati, facciate un paragone anche con questo genere di terminali.

  • Huawei nova 8i – Potenza e tecnologia
  • Xiaomi Redmi Note 11 – Il miglior display della categoria
  • Samsung Galaxy A13 – Il 5G prima di tutto
  • Oppo A54s – Un vero grandangolo
  • Honor 50 Lite – Rapporto qualità/prezzo al top
  • Motorola moto g41 – Il ritorno di un grande marchio
  • Ulefone Armor X10 Pro – Un telefono da cantiere (e sottomarino)
Huawei Nova 8i

Huawei nova 8i – Potenza e tecnologia

I migliori Smartphone sotto i 200 €
È inevitabile che, parlando di telefoni di fascia economica, le aziende cinesi giochino la parte del leone, visto che la tecnologia ha prezzi particolarmente convenienti nell’ex celeste impero. Partiamo dunque con un modello Huawei, che, nonostante il costo molto contenuto (189 euro) ha caratteristiche di tutto rispetto, tali da reggere il confronto anche con modelli più blasonati: anzitutto il sistema operativo di fabbrica è EMUI 11 (la “fork” del sistema operativo mobile di Google che dal 2021 sostituisce Android sui cellulari Huawei), ma con un aggiornamento del marzo di quest’anno l’OS viene portato alla sua versione più recente. C’è poi da considerare la batteria da 4300 milliampere-ora ricaricabile in modo superveloce (17 minuti per raggiungere il 60% e 38 per la carica completa). Ampio spazio per lo storage, grazie ai 128GB di disco interno e 6GB di RAM, che, uniti a un chipset Snapdragon 662 Qualcomm SM6115 (ottimo chipset di fascia media) garantiscono un’elevata velocità al terminale. Dulcis in fundo, fotocamere e schermo: le prime sono quattro nella parte posteriore, rispettivamente da 64MP, 8MP, 2MP e 2MP, mentre quella frontale, per i selfie, è da 16MP. Lo schermo invece è un TFT LCD da 16 milioni di colori, con una risoluzione massima di 1080 x 2376 pixel e 391 ppi. La capacità di cattura delle immagini è ottima: sono disponibili i video in FullHD a 30 frame al secondo e il riconoscimento del volto. Colpisce infine il peso: solo 190 grammi, in questa fascia si tratta senz’altro di uno dei cellulari più leggeri sul mercato. Nota negativa: non è attrezzato per il 5G, ma questo al momento non è un grossissimo difetto, perché la rete non è ancora funzionante a pieno regime sul territorio italiano (pur avendo sulla carta già ottima copertura), anche se ovviamente la cosa limita la longevità del terminale, in prospettiva. Va tuttavia ricordato che stiamo parlando di un cellulare di fascia economica e quindi anche questo, a ben vedere, è un problema tutto sommato relativo.

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Xiaomi Redmi Note 11 – Il miglior display della categoria

I migliori Smartphone sotto i 200 €
Anche il secondo terminale della nostra lista è prodotto in Cina. Le caratteristiche, per altro, non differiscono moltissimo dal modello precedente: a un costo leggermente inferiore (177 euro) anche in questo caso abbiamo un sistema operativo allo stato dell’arte (MIUI 13, ultima versione del “fork” Android di Xiaomi), una batteria di buona capacità (5.000mAh) anch’essa con con supporto alla ricarica rapida, ma con tempi comunque quasi doppi, rispetto a quelli del nova 8i (ricarica completa in 62 minuti, contro i 38 del modello Huawei). Anche in questo caso abbiamo 128GB di storage interno, con 4GB di RAM (sono disponibili, comunque, anche versioni con 6 o 8 GB, ma a un prezzo leggermente superiore) mentre il chipset è una versione leggermente più evoluta rispetto a quello del nova 8i: un Qualcomm SM6225 Snapdragon 680, che infatti è montato anche da terminali di fascia superiore al Note 11. Sul fronte schermo, ovviamente, il Note 11 è particolarmente dotato, ma d’altronde questo è un vero e proprio cavallo di battaglia della famiglia Redmi: non si tratta infatti soltanto di avere una buona risoluzione (1080 x 2400 pixel e una densità di 399 ppi), ma anche e soprattutto delle frequenze di refresh che in questo caso arrivano a 90Hz, garantendo così fluidità e naturalezza, persino quando si gioca a uno sparatutto con risoluzione massima attiva. Quanto a fotocamere, la filosofia Xiaomi è completamente diversa per quanto attiene a quelle posteriori: non più quattro ma due, di cui una normale con risoluzione di 50MP e una grandangolare da 8MP, qui, rispetto a Huawei perdiamo qualcosa rispetto alla profondità (i due sensori da 2 MP servivano per l’appunto a quello), ma si guadagna leggermente quanto ad angolo visuale. Nessuna differenza invece per il sensore frontale, da 16 MP, praticamente uno standard di mercato per le fasce più alte rispetto a quella che stiamo considerando. Anche in questo caso l’antenna si ferma allo standard 4G, nemmeno il Note 11 supporta il 5G.

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Samsung Galaxy A13 – Il 5G prima di tutto

Samsung Galaxy A13 - prodotto
Dici Samsung e sai cosa compri. Come nel caso di Apple, anche qui si tratta anzitutto di una delle versioni di Android più stabili e di facile utilizzo. L’UI (interfaccia utente) più comoda e collaudata. Rispetto ai modelli cinesi, che richiedono un filo di studio in più (soprattutto perché basati su versioni non standard del sistema operativo) con un Samsung sei immediatamente sul pezzo, senza grandi sforzi e questo è già un grosso vantaggio. In questo caso, oltretutto, il prezzo è particolarmente vantaggioso (159 euro) e le caratteristiche hardware non sono molto dissimili da quelle dei modelli Huawei o Xiaomi: abbiamo una batteria da 5.000mAh, 128GB di storage (espandibile fino a 1TB con scheda microSD), 4GB di RAM e chipset Dimensity 700 MediaTek MT6833, più o meno sullo stesso piano del processore montato dal Redmi, ma leggermente più veloce e, soprattutto, è dotato di supporto per la rete 5G, cosa che costituisce il più grosso vantaggio dell’A13 nei confronti della concorrenza. Lo schermo, tuttavia, non regge il confronto con i due modelli precedenti. La risoluzione è infatti nettamente inferiore (720×1600 pixel – un bel 66% in meno) e anche la densità di punti è molto lontana da quella della concorrenza (appena 270 ppi), nonostante questo la frequenza di refresh è quella ottimale (90Hz) e tutto sommato, c’è anche un rovescio della medaglia: il consumo a schermo acceso sarà necessariamente inferiore. Le fotocamere posteriori, infine, sono in linea con le caratteristiche di questa fascia di mercato: tre obbiettivi rispettivamente da 50MP, 2MP e 2MP. Un po’ sottodimensionata, invece, la fotocamera frontale, per i selfie, che ha una capacità di soli 5MP. Nel complesso, quindi, un buon terminale, che però sembra meno orientato alla fascia teen e più a un pubblico adulto in cerca di buone funzionalità e di pochi fronzoli.

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Oppo A54s – Un vero grandangolo

I migliori Smartphone sotto i 200 €
Altro terminale cinese, l’Oppo A54s, nonostante il prezzo vicino al limite di fascia (187 euro), risulta un filino inferiore ai terminali fin qui presentati. Partendo dal comparto foto/video, troviamo dotazioni più in linea con quelle del Samsung Galaxy A13: il display infatti ha stessa risoluzione e stessa densità di pixel del terminale coreano e anche le fotocamere posteriori sono molto simili a quelle dell’A13, anche se l’obbiettivo principale, quello da 50MP ha un’apertura focale leggermente più ampia (2.2 contro 1.8 del modello Samsung). Anche la fotocamera frontale è leggermente migliore rispetto all’A13: 8MP contro i 5 MP del modello Samsung. Persino rispetto al chipset l’A54s e il Galaxy A13 sono simili, visto che in entrambi i casi si tratta di un Mediatek, solo che questa volta si tratta di un modello di fascia più economica (Helio G35 MediaTek) e quindi con caratteristiche solo parzialmente corrispondenti: giusto per fare un esempio, in questo caso il chipset è più lento di un 25% nella lettura della RAM e ben quattro volte più lento nel gestire i download… Il sistema operativo all’accensione è ColorOS 11.1 (ennesimo “fork” di Android), ma anche in questo caso è possibile scaricare l’aggiornamento alla versione 12. Nel complesso si tratta di un buon sistema, di facile utilizzo e che ha sempre convinto stampa specializzata e utenti. 128GB di spazio di archiviazione (espandibile fino a 256GB con apposita SD Card), 4GB di RAM e una batteria da 5.000mAh completano il quadro. Manca, ovviamente, il 5G, ma in questo l’A54s si trova in buona compagnia, visto che solo il Galaxy A13 possiede questa caratteristica all’interno del gruppo considerato.

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Honor 50 Lite – Rapporto qualità/prezzo al top

Honor 50 Lite - prodotto
L’Honor 50 Lite è un cellulare di ottime caratteristiche costruttive e dall’ottimo prezzo (178 euro circa). Partiamo dal chipset: uno Snapdragon 662, lo stesso montato dal nova 8i di Huawei, accompagnato anche in questo caso da una dotazione di 6GB di RAM, superiore, quindi, a quella di tutti gli altri terminali, eccezion fatta proprio per il modello di casa Huawei. Anche in questo caso lo schermo si colloca nella parte alta della lista: 1080 x 2376 pixel di risoluzione, con una densità di 391 ppi, anche se la frequenza di refresh (60Hz) è più bassa rispetto a quello che, con un display di analoghe dimensioni, riusciva a fare il modello Xiaomi (90Hz). La batteria, invece, è leggermente inferiore per capacità (4300mAh), in compenso l’Honor è l’unico altro modello, oltre al nova 8i di Huawei, ad avere la ricarica rapida a 66W (40% in soli 10 minuti). Sul fronte fotocamere posteriori il 50 Lite è probabilmente il migliore della sua categoria: sensore principale da 64MP accompagnato da uno da 8MP e due da 2MP. L’angolo di cattura delle immagini è ultra grandangolare (120°) e i sensori aiutano nella cattura di immagini in condizioni di illuminazione scarse. La fotocamera frontale, scatta immagini da 16MP. Il sistema operativo, nelle impostazioni di fabbrica, è la magic UI 4.2, basata su Android 11, a breve però dovrebbe essere disponibile un nuovo update, ma ancora non è chiaro se si tratterà della versione 5.0 (realizzata a partire da Android 12) che dovrebbe essere riservata ai futuri modelli di fascia alta dell’azienda. Si tratta comunque di un sistema molto stabile, che arriva già con diverse utilities molto comode.

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Motorola moto g41 – Il ritorno di un grande marchio

Motorola Moto g41 - prodotto
Motorola un tempo era, insieme a Nokia, dominatrice assoluta del mercato dei telefoni cellulari. Fu proprio l’avvento degli smartphone a mandare in crisi l’azienda americana, che però, nel tempo, è risorta dalle proprie ceneri (con l’aiuto di Google prima e di Lenovo poi), tanto che anche oggi produce terminali di tutto rispetto, ancorché di fascia media, non arrivando a competere, per scelta strategica, su quelli che sono i segmenti più d’avanguardia. Anche il g41 è un terminale assolutamente onesto ed economico (178 euro), all’altezza di quelli visti finora per caratteristiche: il suo chipset, il MediaTek Helio G85, ha caratteristiche quasi del tutto sovrapponibili allo Snapdragon 680 (montato dal modello Xiaomi, il più performante tra quelli analizzati fin qui) e arriva addirittura a superarlo, sia pure di poco, in alcuni settori, come l’accelerazione della GPU (che in questo caso arriva fino a 1.000 MHz, contro gli 800 MHz del chipset Qualcomm) o la necessità di dissipazione di calore, che in questo caso è un filino inferiore. Lo spazio di archiviazione è di 128GB, espandibili fino a 1TB con Micro SD e anche in questo caso ci attestiamo ai massimi di categoria, eguagliando la prestazione del terminale Samsung. Buona la batteria, da 5.000mAh, dotata di ricarica veloce (36W), che porta il cellulare al 50% in soli 30 minuti. Anche sul fronte video e foto il livello del g41 è ai massimi di categoria: schermo da 1080 x 2400 pixel, con 409 ppi di densità (il livello più alto di questa fascia) e refresh rate da 60Hz. Il comparto foto è sostenuto da una fotocamera frontale da 13MP e da una tripla fotocamera posteriore, con obbiettivi rispettivamente da 48MP, 8MP, 2MP, l’apertura focale massima arriva invece a 118°, caratteristiche medie per la fascia in cui il terminale si colloca. Il sistema operativo, infine, è una versione modificata di Android 11 (My UX), la nuova basata su Android 12 è disponibile proprio dal mese di maggio, ma ancora non è stata distribuita a tutti i modelli, è comunque verosimile che da questo mese inizi a diffondersi. La connettività, è invece limitata, anche in questo caso, al 4G.

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Ulefone Armor X10 Pro – Un telefono da cantiere (e sottomarino)

Ulefone Armor X10 Pro - prodotto
L’Armor X10 Pro (169 euro) perde su diversi fronti, rispetto a diversi terminali di questa categoria e tuttavia merita di essere considerato per le caratteristiche che lo rendono unico nel suo genere. Anzitutto è un “telefono da cantiere” è a prova di urto, a prova di polvere e può essere usato sott’acqua. Attenzione: non è solamente impermeabile, è proprio concepito per poter fare foto e riprese anche sott’acqua. È uno dei pochi cellulari con hardware stereo (e non semplicemente uno stereo emulato), grazie a due altoparlanti capaci di riproduzione a 100dB e con 15 livelli di fine-tuning. In pratica: è pensato per farvi sentire una call in vivavoce anche se siete in mezzo al rumore di scavatrici e martelli pneumatici. Infine è uno dei pochissimi terminali a conservare un modulo radio, che ormai è stato rimosso da quasi tutti i produttori che lo giudicano un costo inutile. Con l’Armor X10 Pro non avrete inoltre mai bisogno di un case protettivo, perché è la stessa carena di questo telefono a essere anti-urto, tuttavia, se per voi questo tipo di personalizzazione è importante, sappiate che è comunque disponibile un case aggiuntivo, che rinforza ulteriormente l’apparecchio e consente, con apposito moschettone, di agganciarlo a un cinturone o a un giubbotto da lavoro. Il telefono, inoltre, è dotato di riconoscimento facciale (come i più costosi Apple) e di una serie di app proprietarie, disegnate per chi fa lavori manuali (filo a piombo, goniometro, altimetro ma anche chiamata d’emergenza automatica e allarme), molte delle quali accessibili grazie a un tasto di attivazione rapida, sul lato del terminale. Se pensate che qualcuna di queste caratteristiche possa essere importante per voi, può valere seriamente la pena di considerare l’acquisto di un Ulefone, tenendo presente tra l’altro che anche il top di gamma, che è più in linea con le caratteristiche alte della fascia che stiamo considerando, è soltanto di poco più costoso (circa 80 euro in più). Per il resto il confronto con la concorrenza sarebbe impietoso, eccezion fatta per batteria (5.180mAh), dotata di ricarica rapida e che ha anche funzione di power-bank per altri device (ma del resto, sarà difficile che l’Ulefone consumi molto, vista la sua impostazione “essenziale”). Il sistema operativo è, anche in questo caso, basato su Android 11 ed è stato da poco rilasciato un aggiornamento.

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Specifiche a confronto

Huawei Nova 8i Redmi Note 11 Samsung Galaxy A13 Oppo A54s Honor 50 Lite Motorola moto g41 Ulefone Armor X10 Pro
Dimensioni e peso 161,9×74,7×8,6 mm
190g
159,9×73,9×8,1 mm
179g
165,1×76,4×8,8 mm
195g
163,8×75,6×8,4 mm
190g
161,8×74,7×8,5 mm
195g
161,9×73,9×8,3 mm
178g
158,2×76,7x 14,6 mm
256g
Spazio di Archiviazione 128GB 128GB 128GB 128GB 128GB 128GB 64GB
RAM 6GB 4GB 4GB 4GB 6GB 4GB 4GB
5G No No Sì No No No No
Schermo 6,67″ IPS LCD
1080×2376 pixel
391 ppi
6,43″ AMOLED
1080×2400 pixel
399 ppi
6,6″ PLS LCD
720×1600 pixel
270 ppi
6,52″ IPS LCD
720×1600 pixel
269 ppi
6,67″ IPS LCD
1080×2376 pixel
391 ppi
6,4″ AMOLED
1080×2400 pixel
411 ppi
5,45″ IPS LCD
720×1440 pixel
295 ppi
Frequenza di aggiornamento schermo 60Hz 90Hz 90Hz 60Hz 60Hz 60Hz 60Hz
SoC Qualcomm SM6115 Snapdragon 662 (11nm) Qualcomm SM6225 Snapdragon 680 4G (6nm) MediaTek MT6833Dimensity 700 (7nm) MediaTek MT6765G Helio G35 (12nm) MediaTek MT6765G Helio G35 (12nm) MediaTek Helio G85 (12nm) Mediatek MT6761 Helio A22 (12nm)
Fotocamera Anteriore 16MP f/2.0 16MP f/2.4 5MP f/2.2 8MP f/2.0 16MP f/2.0 13MP f/2.2 5MP f/2.2
Fotocamere posteriori 64MP f/1.9, 26mm
8MP f/2.4, 120˚
2MP f/2.4, (macro) 2MP f/2.4, (profondità)
50MP f/1.8, 26mm
8MP f/2.2, 118˚
50MP f/1.8
5MP f/2.2, 123˚
2MP f/2.4, (macro)
2MP f/2.4, (profondità)
50MP f/2.2, 26mm
2MP f/2.4, (macro) 2MP f/2.4, (profondità)
64MP f/1.9, 26mm
8MP f/2.4, 120˚
2MP f/2.4, (macro)
2MP f/2.4, (profondità)
48MP f/1.7
8MP f/2.2, 118˚
2MP f/2.4, (macro)
13MP f/2.2
2MP (profondità)
Batteria 4300mAh 5000mAh 5000mAh 5000mAh 4300mAh 5000mAh 5180mAh
Ricarica rapida Sì (66W) Sì (33W) No No Sì (66W) Sì (30W) No
Sistema operativo Android 10
EMUI 11
Android 11
MIUI 13
Android 11
One UI 4.0
Android 11
Color OS 11.1
Android 11
Magic UI 4.2
Android 11
Moto My UX
Android 11

Come scegliere il miglior smartphone tra 100 e 200 euro

Su quali criteri ci siamo basati per stilare la nostra lista? Abbiamo cercato di tenere conto di elementi molto pratici, che impattano su due aree a nostro avviso chiave: l’usabilità e la durata nel tempo del terminale. Per quanto riguarda l’usabilità ci siamo ovviamente basati sull’utilizzo di un cliente molto generico e assolutamente non specializzato, che prevede di usare l’apparecchio per: telefonate, foto e app (per lo più: social, video e casual games).

Versione del sistema operativo (alla prima accensione)

Può sembrare un particolare ininfluente, ma non è così. Il fatto che un modello disponga di una versione molto recente del sistema operativo garantisce almeno un paio di cose: anzitutto una maggior longevità del terminale, perché potrà far girare tutte le app più a lungo, e in secondo luogo una maggior cura del costruttore nei confronti di quel particolare smartphone, che probabilmente avrà anche più aggiornamenti di sistema, rispetto a un modello che parte già più “vecchio”.

Disponibilità di aggiornamenti

Come detto sopra, il valore nel tempo del nostro smartphone, sarà determinato dalla sua usabilità e perché questa sia al top, occorre che lo sia anche il cuore del nostro apparecchio, ovverosia il sistema operativo. Di qui la necessità di capire se siano presenti o meno aggiornamenti di sistema, e del sistema operativo in particolar modo. Una nota importante: molti dei modelli che abbiamo analizzato sono basati su “fork” (ovvero: “versioni alternative”) di Android. Il motivo di questa scelta dei costruttori dipende dalla guerra commerciale in atto da diversi anni tra Cina e Stati Uniti. Il fatto che Google abbia deciso di non supportare più direttamente molti costruttori del Celeste Impero, ha fatto sì che questi ultimi si basassero sulle versioni open source di Android, opportunamente modificate. Questo rende più difficile giudicare la versione di partenza dei singoli terminali, perché quello che manca, spesso, viene sostituito da app e utilities del produttore dell’hardware. In linea di massima, però, più recente è la versione di Android e meglio. Il fatto che venga rilasciato un aggiornamento, inoltre, è segno della cura che il costruttore ha per un particolare modello.

Interfaccia OS

Visto che ormai molti cellulari utilizzano una versione “forkata” di Android, diventa importante provare a vedere se ci si trova con un sistema, prima di spendere per l’acquisto di un terminale. Questo diventa particolarmente importante soprattutto se vi siete già abituato a una particolare interfaccia e decidete di passare a un apparecchio prodotto da un’altra azienda. Il consiglio è sempre di provare in negozio gli smartphone della vostra shortlist ideale e provare a fare tutte quelle operazioni che già sapete che ripetete diverse volte nell’arco di una giornata. Per esempio: provata a scattare una foto e controllate se le funzioni a cui siete abituati ci sono tutte e sono accessibili nel modo in cui siete abituati, o per lo meno in un modo non troppo differente. Se la risposta è positiva, sicuramente vi trovate di fronte a un buon candidato. In caso contrario, non è detto che il telefono sia da scartare a priori, ma dovrete senz’altro mettere in conto qualche ora di studio dei menu di sistema…

Capacità della Batteria

Una batteria andrebbe giudicata in base a tre fattori: 1) la sua capacità iniziale, 2) il ciclo di ricarica (quanto dura), 3) il deterioramento nel tempo. Il terzo di questi fattori non può essere individuato facilmente, soprattutto se il terminale è di recente uscita, ma i primi due sono indicati nelle specifiche del costruttore. Se volete evitare di ricaricarvi a metà della giornata, una batteria di ampie capacità (dai 5000mAh in su) è fondamentale. Se poi ha anche un ciclo di ricarica rapida (cioè maggiore di 30 W) meglio ancora, perché vuol dire che i materiali che la compongono sono più facilmente resistenti alle sollecitazioni e perché ovviamente, in caso di emergenza, con soli 10 minuti di ricarica potete arrivare quasi a metà della capacità iniziale. Una nota importante: non tutti i cavetti sono uguali. Se la batteria supporta la ricarica rapida, dovete avere un cavetto che riesca a far passare la corrente prevista, cioè un cavetto apposito per quel modello di cellulare (di solito si riconoscono dai colori interni alle prese), altrimenti alla lunga “addormenterete” la batteria e peggiorerete i tempi di ricarica.

Memoria interna (Storage e RAM)

Oggi le fotocamere sono sempre più potenti e quindi fanno foto sempre più pesanti, mentre le applicazioni social, che ci permettono di condividere e scaricare contenuti (es.: Whatsapp, Instagram, Telegram…) ci consumano una gran quantità di memoria senza che nemmeno ce ne accorgiamo. Senza considerare che un singolo aggiornamento di sistema può occupare da solo diversi giga. Diventa quindi fondamentale poter disporre di un discreto spazio di archiviazione. A nostro avviso l’optimum sarebbe dai 256GB in su, sulla fascia al di sotto dei 200 euro, comunque, 128GB vanno piùche bene. Se sono espandibili meglio ancora (anche se poi ci sarà da capire come il sistema gestisce l’estensione, ma questo è un altro discorso). Stesso discorso per la RAM, che, insieme al bus di sistema, impatta sulle prestazioni del terminale, rendendolo più o meno veloce. In questo caso dai 4 GB in su uno smartphone dispone sicuramente di una buona dotazione.

Schermo

A qualcuno piace grande, per giocare o vedere video, ad altri più piccolo, perché sta bene in tasca e non pesa quando ce lo si porta dietro, ma tutti quanti sono alla ricerca di uno schermo dai colori vividi, che faccia vedere i video (e le foto) in alta risoluzione, senza fastidiosi sfarfallii e che sia adatto anche a scenari di utilizzo più pesanti (es.: videogiochi). Per fortuna, in questo caso i parametri sono pochi e tutti molto oggettivi. Anzitutto la tipologia di schermo. Tra quelli analizzati troverete questi modelli: AMOLED e IPS LCD. Si tratta di due tecnologie leggermente diverse (la prima basata su diodi che emettono luce su un sostrato organico, la seconda sui cristalli liquidi), entrambe ottime, ma con punti di forza e di debolezza ovviamente differenti. Gli AMOLED soffrono di un minore visibilità in piena luce e di un deterioramento più veloce dei materiali, ma garantiscono un consumo estremamente ridotto e un contrasto ineguagliabile per altre tecnologie, mentre gli LCD hanno angoli di visuale migliori (fino a 178°), uno spettro colori tendenzialmente più ampio, ma consumano anche a schermo spento, hanno un costo elevato e possono avere un fastidioso effetto “memoria” delle immagini. A latere di questo, c’è la densità dello schermo, cioè il numero di punti che contiene (tanto maggiori, tanto più alto il livello di dettaglio e di definizione) e la frequenza di refresh (espressa in cicli al secondo, cioè in Hertz) che determina quanto fluide ci appariranno le immagini in movimento. L’insieme di questi dati definisce la bontà di uno schermo.

Fotocamera

Un errore da NON fare, quando si parla di fotocamere è quello di giudicarle in base al numero di Megapixel. Nulla di più sbagliato: i MP ci dicono soltanto quanto grandi saranno le foto che potremo fare. Ora, se è vero, in linea di massima, che una foto più grande può contenere più dettagli (vengono in mente le foto di vecchi cellulari dei primi anni 2000), passato un certo numero di Megapixel non sarà più quello l’elemento discriminante, ma piuttosto la bontà dell’obbiettivo (o degli obbiettivi), la sua sensibilità, le capacità del software di sistema di aiutare chi scatta a non produrre scatti mossi e sovra o sottoesposti… L’apertura focale, espressa in gradi (si tratta di un angolo), dà per esempio un indicazione di quanto è ampia la porzione di scena che l’obbiettivo può catturare e quante radiazioni luminose può far entrare. Piuttosto che i Megapixel, è interessante considerare quel dato. Non è invece altrettanto importante il numero di fotocamere che un apparecchio monta, perché quel dato ci garantisce la flessibilità dell’apparecchio (cioè l’adattabilità a una diversa serie di scenari), ma non la bontà del singolo scatto, anche perché la stragrande maggioranza delle foto verrà comunque catturata dal sensore principale. Mutatis mutandis, gli stessi ragionamenti valgono per valutare il sensore anteriore, quello per i selfie. Sappiate comunque una cosa: i professionisti (giornalisti e youtuber o tiktoker pro) usano sempre la fotocamera posteriore, ricorrendo a cover riflettenti per valutare l’inquadratura (se devono fare da soli) ed è così perché il massimo della qualità è garantito solo dalla fotocamera posteriore, quella anteriore, per i professionisti, non esiste proprio…

Disponibilità rete 5G

Il 5G è l’evoluzione dei precedenti sistemi di comunicazione cellulare ed è/sarà fino a 100 volte più veloce dei sistemi 4G. Potete facilmente immaginare cosa ciò significhi, in termini di prestazioni. Ma tutta questa velocità non renderà solo più veloce la comunicazione remota, la renderà anche più efficiente e affidabile, perché diminuirà la possibilità di perdita di dati e la latenza (cioè il ritardo) dei segnali. Oltre a ciò un cellulare capace di viaggiare in 5G è un cellulare che durerà di più, perché già predisposto per lo stato dell’arte tecnologico. D’altro canto c’è anche un rovescio della medaglia: un cellulare che viaggi in 5G consuma di più e, come sappiamo bene, se poi deve scalare a una rete meno performante (4G) il consumo sale ulteriormente. Sulla fascia al di sotto dei 200 € questa caratteristica non è probabilmente la più importante, proprio per questo, però, rimane comunque un plus poterne disporre.

di Camillo Morganti
martedì 14 Giugno 2022 17:00
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