Sony SRS-SN7, altoparlante a collare Atmos | Recensione

Un’installazione audio surround multi-canale può essere ottenuta sostanzialmente in due modi: tramite l’installazione di altoparlanti fisici che rappresentano i differenti canali o tramite la virtualizzazione, cioè algoritmi di psico-acustica sfruttano l’ambiente, il modo in cui il suono rimbalza sulle superfici e il tempo (cioè il ritardo di produzione) per ricreare gli effetti surround o posizionare le fonti audio nello spazio. Quest’ultimo concetto è soprattutto valido in un sistema Atmos, che tratta i suoni come oggetti e il suo scopo è di posizionarli tridimensionalmente nell’ambiente.

Se la prima soluzione, cioè l’uso di altoparlanti fisici è la migliore in quanto permette di ottenere la resa migliore - soprattutto se realizzata con un’elettronica all’altezza e una taratura dell’impianto fatto ad arte -, si tratta anche della soluzione più costosa e ingombrante. In un sistema Atmos è necessario posizionare non solo le sorgente davanti e dietro all’ascoltatore, ma anche sopra (nel soffitto).

L’alternativa di usare una soundbar o un set ridotto di altoparlanti che cercano di riprodurre le sorgenti mancanti è solitamente una scelta più economica, ma la resa acustica dipende moltissimo dall’elettronica e, in molti casi, dall’ambiente in cui viene inserito l’impianto.

Se quindi siete nella situazione in cui volete accedere all’audio 3D ma non volete affrontare una grande spesa, o il vostro ambiente è “acusticamente” complicato e richiederebbe modifiche e trattamenti per giustificare l’acquisto di elettronica costosa, potreste valutare la “wireless neckband speaker” Sony, modello SRS-NS7, un prodotto un po’ controverso ma che, considerando il suo costo, potrebbe rappresentare un’alternativa in queste situazioni limite. Vi diciamo subito che non può competere con le altre soluzioni citate in termine di resa qualitativa, ma per alcuni potrebbe essere una scelta valida.

Cos’è e come è fatto

SRS-NS7 è un altoparlante a collare, cioè s’indossa attorno al collo adagiandolo sulle spalle. Esistono diversi auricolari Bluetooth dotati di questo design, anche se erano più di moda qualche anno fa. L’NS7 è però più grande e ingombrante poiché integra altoparlanti decisamente più grandi rispetto ai driver di un auricolare. Più nello specifico è costituito da due driver full range da 33mm che puntano verso l’alto, affiancati da due radiatori passivi che amplificano le basse frequenze.

Costruite in plastica con un effetto soft-touch, il collegamento tra i due altoparlanti che passerà dietro alla nuca è leggermente flessibile e facilita il posizionamento sulle spalle. La copertura superiore è in tessuto, piacevole al tatto e i pulsanti di controllo sono nel bordo interno, facilmente raggiungibili. Accensione, accoppiamento Bluetooth, disattivazione del microfono e controllo del volume sono i comandi attivabili dai pulsanti.

Una porta USB Tipo-C, posizionata nel bordo esterno dell’altoparlante destro, permette di ricaricare la batteria. Sono certificati IPX4, quindi possono sopportare qualche spruzzo d’acqua senza problemi.

All’interno della confezione è presente un trasmettitore Bluetooth con connessione a cavo ottico da collegare alla TV per abilitare l’invio del flusso audio Atmos.

È comodo da indossare?

Pesano poco più di 300 grammi e il corpo è ridico, se non per la minima torsione che permette il supporto della nuca. Ciò nonostante la forma è ergonomica e tutti i bordi sono arrotondati, quindi una volta indossati non daranno fastidio. Potrete anche appoggiare la testa allo schienale del divano senza problemi. Sotto questo punto di vista sono migliori di una cuffia.

Uso con film

Per abilitare l’audio 3D spaziale su SRS-NS7 dovrete abbinarli a una TV Sony Bravia della serie XR. Questo è probabilmente il principale difetto di questi altoparlanti. Senza una TV Bravia XR che invierà un flusso audio già “pronto” per essere riprodotto secondo le specifiche Atmos potrete ascoltare unicamente un audio stereo.

L’installazione del trasmettitore richiede unicamente l’alimentazione e la connessione alla TV tramite cavo ottico.

La resa audio 3D, come anticipato, non può essere la stessa che si ottiene con un sistema completo ed è una via di mezzo tra un sistema virtualizzato con soundbar o altoparlanti e una cuffia. Non è semplice comunicare a parole quello che potete aspettarvi; spesso la sensazione è quella di percepire l’audio che proviene principalmente dall’interno della propria testa mentre, in alcune scene, si percepisce un sound stage più ampio con effetti 3D posizionati attorno a noi.

Non avrete l’ampiezza di un qualsiasi altro sistema, non sentirete un effetto sonoro molto lontano o posizionato in un punto preciso della stanza, che è l’obiettivo di un sistema Atmos fatto come si deve, ma considerando la tipologia di prodotto e il suo costo, probabilmente la resa ottenuta si può considerare già più che idonea.

Quanto appena descritto avviene solo se mantenete la testa perfettamente dritta davanti a voi, poiché appena la girerete si perderà all’istante l’effetto 3D. Se siete soliti sdraiarvi sul divano di traverso e girare la testa verso la TV, ad esempio, questo dispositivo non fa per voi.

In termini di qualità audio non abbiamo nulla di cui lamentarci. La resa è corposa, i dialoghi si sentono bene, i bassi sono sufficientemente potenti.

Uso con musica

La connettività Bluetooth vi permette di collegare le SRS-NS7 anche a uno smartphone per ascoltare musica. L’applicazione Sony, da utilizzare anche per la configurazione generale, vi permette di ottimizzare la resa in base alla forma del vostro orecchio e ottimizza l’ascolto con le applicazioni che offrono musica a 360°. In questo caso la resa non è differente rispetto a quella di una buona cuffia, con in più il vantaggio di non avere le orecchie coperte. Il beneficio in termini di comfort è chiaro.

L’abbiamo usata spesso in casa, mentre cucinavamo o facevamo qualche lavoretto e abbiamo apprezzato questo nuovo modo di ascoltare musica. La sensazione è quella di stare ascoltando musica da normali altoparlanti ad alto volume, con il beneficio che in realtà gli altri occupanti della casa, o i vicini, non sono veramente disturbati.

Il suono è corposo, i bassi si sentono, anche grazie alle vibrazioni dirette sulle nostre spalle/petto. È come avere la testa in una piccola bolla di audio ad alto volume, anche se non è realmente così.

Uso per lavoro

Indossando le SRS-NS7 per tutta la giornata ci siamo trovati ad effettuare delle chiamate e videochiamate, con una resa di altissima qualità. Anche i nostri interlocutori ci hanno sempre detto che ci sentivano molto bene.

Quanto dura la batteria?

La batteria dura circa 12 ore ed è disponibile una ricarica veloce che in dieci minuti aggiunge un’autonomia di circa un’ora.

Verdetto: chi dovrebbe acquistarli

Come abbiamo accennato all’inizio di questo articolo, le SRS-NS7 sono un prodotto un po’ controverso. Presentate come una soluzione per ascoltare audio surround Atmos se affiancate a una TV Bravi XR, in realtà questo altoparlante indossabile dovrebbe essere preso in considerazione anche solo per ascoltare musica o addirittura da chi fa molte videochiamate per lavoro.

Abbiamo passato alcuni giorni con le SRS-NS7 al collo, ascoltando musica di sottofondo e facendo chiamate, senza utilizzare abbinate alla TV per guardare film. Oltretutto quest’ultimo modello d’uso implica che abbiate una TV Sony Bravia XR se volete accedere alla codifica Atmos, condizione chiaramente non semplice da soddisfare.

Cerchiamo quindi di identificare alcuni modelli d’uso per capire chi dovrebbe acquistare le SRS-NS7.

Se avete una TV Sony Bravia XR e volete una soluzione che vi permetta di accedere all’audio Atmos (con un resa contenuta) o magari state cercando un modo per migliorare l’ascolto della TV in ore notturne, allora le SRS-NS7 sono un’ottima scelta.

Se ascoltate spesso musica da un altoparlante classico, magari portatile, e volete qualcosa che possa migliorare questo ascolto e magari disturbare meno chi vi circonda, allora dovrete considerare le SRS-NS7 (anche se non avete una TV Bravia).