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Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy | Recensione di un secondo riuscito esperimento

Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy è la nuova collezione che racchiude il quarto, quinto e sesto capitolo della serie Capcom. Ecco la nostra recensione.

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a cura di Giulia Serena

Editor

Vi ricordate cosa stavate facendo il 12 ottobre 2021? Probabilmente no, ma una persona sicuramente se lo ricorda: Shu Takumi, scrittore e director di Phoenix Wright: Ace Attorney, giacché proprio quel giorno usciva, in Giappone, il suo gioco su Game Boy Advance. Probabilmente egli non si immaginava che quella tanto semplice quanto geniale avventura grafica con protagonista un esuberante e novello avvocato sarebbe divenuta tanto popolare da dar vita a una serie che, a oggi, consta di 6 capitoli principali, 4 spin-off, una serie anime, un manga e persino un film live-action.

Ace Attorney, oggi, non solo rimane una colonna portante del genere, bensì è una serie che ha molto da dire, e fortunatamente Capcom lo sa. Nel 2021, infatti, decise di produrre Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy, una versione remastered dei primi 3 capitoli della saga che, per la prima volta, la portò fuori dalle sole console di casa Nintendo. Ebbene, dopo qualche anno ora lo stesso fortunato destino spetta anche ai prossimi 3 giochi (ovvero il quarto, quinto e sesto), i quali sono racchiusi in Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy. 

La nuova collezione vedrà la luce il 25 gennaio 2024 su PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S e Nintendo Switch. Nel corso delle ultime settimane mi sono immersa completamente nelle avventure di Phoenix Wright e Apollo Justice, affiancati da compagni di squadra e rivali, per cui oggi sono pronta a dare il verdetto finale sul lavoro svolto da Capcom. La trilogia sarà assolta o condannata a finire nel dimenticatoio delle remastered inutili?

Da novelli ad avvocati provetti

La collezione include tre giochi: "Apollo Justice: Ace Attorney", "Phoenix Wright: Ace Attorney – Dual Destinies" e "Phoenix Wright: Ace Attorney – Spirit of Justice", insieme ai rispettivi contenuti scaricabili (DLC). Questi non formano una trilogia coesa come i primi tre della serie, ma è comunque consigliabile giocarli in ordine, per quanto tutti gli episodi siano sbloccati sin dal principio, per cui potrete scegliere liberamente a cosa giocare (o rigiocare) in qualsiasi momento. 

Il primo gioco, "Apollo Justice: Ace Attorney", si svolge sette anni dopo gli eventi di "Ace Attorney 3" e introduce Apollo Justice, un giovane avvocato guidato da Phoenix Wright. Il caso iniziale di quest'opera, all'epoca, rappresentò forse la più grande rivoluzione nella saga: il protagonista era un nuovo arrivato che non avevi mai incontrato prima, e sin da subito si veniva investiti con una serie di avanzamenti narrativi molto rapidi. Per farla breve, qualora non ci aveste mai giocato, Phoenix Wright ha perso la sua licenza per esercitare la professione legale non molto tempo dopo la conclusione della prima trilogia ed è ora un individuo dall'aspetto trasandato che vive ai margini del mondo criminale, guadagnandosi da vivere barando a poker. Ah... e ha anche una figlia - ovviamente - brillante tanto quanto il padre.

Non vi basta? Phoenix sta anche affrontando un processo per omicidio, essendo incriminato come assassino. Insomma, un bel casino, che starà a voi risolvere nei panni del giovane e insicuro Apollo. Oltre al protagonista, le principali differenze rispetto ai giochi precedenti della saga includono la capacità di Apollo di "percepire" segni di menzogna nei testimoni e la possibilità di visualizzare la maggior parte delle prove in uno spazio 3D, una funzione presente solo in specifici casi nei giochi precedenti.

E, parlando di grafica 3D, "Dual Destinies" e "Spirit of Justice" all'epoca rappresentarono un notevole passo avanti per la serie. Originariamente pubblicati su Nintendo 3DS, sono stati i primi titoli del franchise a essere quasi interamente in tre dimensioni, con nuovi modelli animati per personaggi e ambienti. Pur nutrendo sempre un po' di nostalgia per lo stile pixelato precedente, la transizione è stata abbastanza fluida, e nella trilogia rimasterizzata la grafica appare più nitida che mai, con un risultato davvero godibile.

Il quinto e sesto capitolo reintroducono Phoenix come personaggio giocabile, aggiungendo anche la giovane avvocatessa Athena Cykes, la quale può utilizzare il suo nuovo meccanismo della "Matrice dell'Umore" per analizzare le emozioni durante il processo. Inoltre, in "Spirit of Justice", viene introdotto anche il sistema delle "Sessioni", che consente di riprodurre i momenti che hanno portato alla morte della vittima di un omicidio.

Le novità di Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy

Così come per la collezione uscita nel 2020, anche in questo caso parliamo di versioni remastered, non di remake, per cui sono perfette soprattutto per coloro che non hanno avuto l'occasione di giocare a questi titoli nella loro epoca, ma anche per gli appassionati della saga che desiderano rivisitare le opere godendo di una veste grafica moderna e funzionalità migliorative. Ciò che si nota sin dai primi minuti di gioco è che la ricerca di indizi è ora più agevole e gratificante rispetto ai capitoli precedenti.

Com'è solito per la serie, nonostante Ace Attorney possa sembrare inizialmente schiacciante per i nuovi giocatori, le soluzioni spesso appaiono più logiche di quanto si possa pensare. Basta, infatti, confrontare le dichiarazioni false dei testimoni con le prove a nostra disposizione per individuare le contraddizioni tra le affermazioni e, di conseguenza, giungere alle conclusioni, il tutto senza troppe frustrazioni o scervellamenti.

Le principali innovazioni che troviamo sono, infatti, un'interfaccia utente rinnovata e una funzione di avanzamento automatico del testo, senza la necessità di premere a ogni box un pulsante; questa è una caratteristica che ho senz'altro apprezzato: varie volte mi sono ritrovata ad approcciare i giochi come se fossero quasi dei film, leggendo tutti i dialoghi e, nel mentre, formando le mie ipotesi.

Inoltre, un'ulteriore comodità è rappresentata dalla possibilità di utilizzare il pulsante "Cronologia" per recuperare eventuali parti di testo che si sono perse accidentalmente — cosa molto probabile che accada, distraendosi anche solo un attimo —. Per chi desidera semplicemente godere della scrittura, inoltre, è disponibile anche una modalità Storia che fa avanzare automaticamente l'intera trama, risolvendo anche gli enigmi e conducendo le indagini automaticamente.

La trilogia include anche una nuova modalità museo: oltre alla Sala dell'Orchestra, la quale consente di ascoltare le canzoni su richiesta, e una galleria ricca di concept art, è presente una funzione di studio animato che consente di sfogliare tutte le animazioni dei personaggi presenti nel gioco. Anche se è improbabile che i giocatori trascorrano molto tempo in questa funzione, si tratta comunque di una chicca godibile per poter rivedere alcune delle animazioni dei propri personaggi preferiti. Insomma, non è certo una rivoluzione del gioco, ma è un tocco piacevole per chi apprezza profondamente la serie, ed è esattamente il tipo di elemento che ci si aspetterebbe in una rimasterizzazione come questa.

Una remastered graficamente appagante

Quanto alla resa grafica di Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy, è evidente che Capcom abbia svolto un lavoro eccellente con questa raccolta. Gli sprite e le animazioni presentano una pulizia tale da conferire ai giochi un aspetto decisamente più moderno di quanto siano effettivamente. La bellezza visiva del quinto e sesto gioco, originariamente rilasciati su 3DS, era scontata, ma considerando che Apollo Justice è stato inizialmente sviluppato per DS, il cambiamento è davvero impressionante.

Questo significativo miglioramento contrasta addirittura con l'aspetto retro che Capcom scelse di mantenere nel port per PS4 di Phoenix Wright: Ace Attorney Trilogy, preservando l'estetica dei giochi originali. La trilogia precedente, infatti, presentava sfondi piuttosto monotoni, con le grafiche originali del Game Boy Advance che, dopo essere state sottoposte al trattamento in alta definizione, apparivano piatte e senza vita. Fortunatamente, la nuova collezione si adatta molto meglio agli schermi più grandi e ad alta risoluzione, e i modelli espressivi dei personaggi sono ora accompagnati da sfondi splendidi e ricchi di dettagli. Insomma, una vera e propria gioia per occhi. 

Il solo punto negativo della collezione rimane l'assenza di supporto italiano, poiché tutti e tre i giochi sono disponibili esclusivamente in lingua inglese. Visto che stiamo parlando di visual novel in cui la lettura costituisce la parte predominante del gameplay, questa carenza potrebbe rivelarsi una significativa difficoltà per chi non è familiare con l'inglese, giacché risulterebbe pressoché impossibile giocare ai tre titoli. 

Voto Recensione di Apollo Justice: Ace Attorney Trilogy


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Rivisitazione grafica eccellente dei tre titoli, anche quello più datato

  • Nuove funzioni che rendono il gameplay più scorrevole e godibile

  • Ben 95 ore totali di gameplay

Contro

  • Assenza di supporto in italiano su tutti e tre i titoli

Commento

Il progetto di Capcom per riportare in auge la serie di Ace Attorney, in modo da farla scoprire a coloro che non hanno mai potuto giocarci sulle vecchie console Nintendo continua a rivelarsi vincente, con una trilogia che remasterizza in modo eccelso il quarto, quinto e sesto capitolo della saga. La grafica modernizzata e le nuove funzioni rendono i titoli molto più godibili anche su grandi schermi, il tutto per un totale di ben 95 ore di gameplay. Insomma, se siete appassionati di avventure grafiche non potete assolutamente perdervi le avventure di Apollo Justice, a patto che sappiate l'inglese. La totale assenza di localizzazione in italiano, altrimenti, potrebbe rappresentare un grosso problema.