Il travagliato mondo dei videogiochi indipendenti si arricchisce di un nuovo capitolo drammatico con la vicenda di Build A Rocket Boy. Mentre il loro ultimo titolo MindsEye continua a registrare numeri deludenti sui mercati digitali, l'azienda ha avviato una procedura di licenziamenti di massa che potrebbe ridimensionare drasticamente le operazioni future. La tempistica di questa decisione aziendale solleva interrogativi sul destino di un progetto già nato sotto una cattiva stella e sulle ambizioni di espansione che sembravano caratterizzare la strategia dello studio.
La procedura di consultazione obbligatoria di 45 giorni, iniziata il 23 giugno secondo quanto riportato da IGN USA, rappresenta un campanello d'allarme per l'intera industria. La legge britannica impone questo iter quando un'azienda prevede di eliminare almeno 100 posizioni lavorative nell'arco di tre mesi, suggerendo che la portata dei tagli potrebbe essere ben più ampia di quanto inizialmente ipotizzato. Con un organico di circa 300 dipendenti nel Regno Unito e altri 200 distribuiti in sedi internazionali, Build A Rocket Boy si trova a dover ripensare completamente la propria struttura operativa.
Le ripercussioni di questa ristrutturazione si estendono inevitabilmente al prodotto principale dello studio. MindsEye, che nelle intenzioni originali doveva beneficiare di un supporto post-lancio estensivo, ora rischia di vedere compromesse le sue prospettive di sviluppo futuro. La modalità multigiocatore promessa e i contenuti aggiuntivi pianificati potrebbero subire ritardi significativi o, nel peggiore dei casi, essere completamente cancellati a causa della riduzione del personale tecnico.
L'analisi delle performance commerciali di MindsEye rivela un quadro preoccupante che aiuta a comprendere le difficoltà economiche dello studio. Su Steam, la piattaforma di distribuzione digitale più importante per i giochi PC, il titolo ha raggiunto un picco massimo di appena 3.300 utenti simultanei, un dato che per un gioco d'azione moderno rappresenta un risultato estremamente deludente. Questi numeri, ben lontani dalle aspettative commerciali necessarie per sostenere un team di sviluppo di queste dimensioni, hanno probabilmente accelerato le decisioni aziendali più drastiche.
Le problematiche tecniche che hanno accompagnato il debutto del gioco hanno ulteriormente compromesso la sua ricezione da parte del pubblico. Oltre ai bug e alle instabilità, si sono evidenziate carenze fondamentali nella qualità del gameplay, suggerendo che i problemi di MindsEye vadano ben oltre le mere questioni tecniche risolvibili con patch correttive. Questa combinazione di fattori ha creato una situazione in cui anche eventuali miglioramenti futuri potrebbero non essere sufficienti a risollevare le sorti commerciali del titolo.
La comunicazione interna dello studio, emersa attraverso una mail del co-CEO Mark Gerhard, rivela un tentativo di mantenere alta la concentrazione sul progetto MindsEye nonostante le difficoltà. L'obiettivo dichiarato di raggiungere una "fase post-lancio sostenibile" sembra però scontrarsi con la realtà dei fatti, dove la riduzione del personale e la scarsa base di utenti attivi rendono problematica qualsiasi strategia di lungo termine. Il messaggio aziendale cerca di trasmettere ottimismo, ma la sostanza delle decisioni prese racconta una storia diversa.
Un aspetto particolare della vicenda riguarda le accuse mosse dalla comunità di giocatori riguardo all'utilizzo di bot per generare recensioni positive artificiali. Sebbene il team di sviluppo abbia respinto queste affermazioni, sostenendo che si tratti di feedback genuini da parte di fan sinceri, l'episodio evidenzia il clima di sfiducia che circonda il progetto. In un mercato dove la reputazione online può determinare il successo o il fallimento di un titolo, anche il sospetto di manipolazione delle recensioni rappresenta un danno reputazionale significativo.