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Assassin's Creed Discovery Tour: Viking Age | Speciale

La recensione di Assassin's Creed Discovery Tour: Viking Age, il nuovo capitolo dal sapore storico del franchise degli Assassini per approfondire storia e cultura norrene.

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a cura di Francesca Sirtori

In sintesi

La recensione di Assassin's Creed Discovery Tour: Viking Age, il nuovo capitolo dal sapore storico del franchise degli Assassini per approfondire storia e cultura norrene.

Non è la prima volta che Ubisoft lancia l’iniziativa Discovery Tour, ossia una serie di esperienze educative che consentono ai giocatori di esplorare di più sulla storia e le culture di un determinato capitolo del franchise Assassin's Creed. In questo caso, si torna a esplorare più da vicino la cultura vichinga e norrena di Valhalla con il capitolo Discovery Tour: Viking Age. Assassin's Creed, di per sé, non è sempre stato storicamente preciso in ciascun dettaglio, ma la dedizione di Ubisoft all'educazione storica è ammirevole. Dunque, così come i Discovery Tour rilasciati in precedenza per i capitoli Odissey e Origins, ora anche Viking Age, disponibile dal 19 ottobre e di cui abbiamo testato la versione PC, presenta una nuova chiave di lettura dal sapore decisamente storico del titolo principale della saga. Cosa abbiamo scoperto di nuovo e interessante questa volta? Scopriamolo insieme.

Assassin's Creed Discovery Tour: Viking Age, alla scoperta della cultura norrena

Se Assassin's Creed Valhalla ha approfondito vari aspetti della storia vichinga, permettendoci di vivere l’avventura dal punto di vista di Eivor, tra Norvegia e Inghilterra, qui non avremo per nulla a che fare con combattimenti adrenalinici e scontri violenti. In Discovery Tour: Viking Age troviamo infatti visite guidate, diversi personaggi giocabili e luoghi storici per darci maggiori informazioni e nozioni circa la Norvegia e l'Inghilterra durante l'era vichinga, senza dimenticare i mondi di Jotunheim e Asgard, il tutto tra il 9° e 11° secolo. I principali protagonisti questa volta sono 4, tra mercanti nordici, monaci e un sovrano. Thorsteinn, Gunnhilda, Ealric e Re Aelfred sono i nostri compagni di viaggio, che ci conducono attraverso 8 missioni narrative, ciascuna volta a mostrare un aspetto specifico della cultura e della storia dell’epoca, tra cui temi quali reputazione e identità, famiglia e legami sociali, leggi e giustizia, e altro ancora. All'interno di ciascuna di queste, possiamo disporre di un solo personaggio o di due controllabili, che possiamo scegliere liberamente.

Le missioni possono essere giocate in qualsiasi ordine, ma è meglio attenersi al flusso predefinito per una maggiore chiarezza dei contenuti e per seguire le diverse vicende proposte in ordine cronologico. Tutte insieme le missioni formano una storia globale che attraversa i decenni e mostra le avventure e l'evoluzione dei personaggi principali. Cosa possiamo fare in concreto? Ad esempio interagire con i siti di scoperta e le stazioni che incontriamo durante il percorso, al fine di scoprire informazioni e aneddoti sull'epoca vichinga o sullo sviluppo stesso del titolo principale, Assassin's Creed Valhalla.

Non solo personaggi principali, ma anche quelli secondari e sbloccabili in modalità free roam, al di fuori delle missioni e della narrazione. Quando siamo in questa modalità, possiamo scegliere un avatar tra più di 25 personaggi sbloccabili, attinti da Assassin's Creed Valhalla e dal franchise più ampio dell’intera saga di Assassin's Creed.

I segnalini che fanno la storia

Come vi anticipavamo, nel corso delle diverse avventure contenute in questo DLC Assassin's Creed Discovery Tour: Viking Age, vi sono diversi segnalini gialli, oltre centocinquanta, ciascuno posizionato in punti strategici per scoprire informazioni aggiuntive su quanto ci circonda. Non si tratta solo di vere e proprie descrizioni scritte, ma queste vengono anche accompagnate da ampi dettagli visivi, con immagini che possano soddisfare la curiosità dei più appassionati dal punto di vista storico.

Non solo segnalini gialli e curiosità sul mondo dell'epoca: troviamo sul percorso anche segnalini blu che ci possono informare, questa volta, su alcuni passaggi interessanti del percorso di sviluppo del capitolo Valhalla, per un totale di circa 25 veri e propri insights su quanto fatto dal team di sviluppo. Una modalità assolutamente innovativa e particolare per rivelare i retroscena e portarci dietro le quinte della realizzazione del videogioco, un'opportunità questa sicuramente più trasversale e interessante anche per i curiosi delle dinamiche di lavoro di produzione videoludica.

Una ulteriore occasione che ci viene concessa in questo titolo è il Codex, ossia un menu dove possiamo trovare tutte le voci delle informazioni raccolte sia nei siti di scoperta, sia dai "dietro le quinte". In questa sezione, sono comprese infatti le varie componenti scoperte durante le missioni compiute, così come gli "insegnamenti" sbloccati man mano possono essere recuperati e riletti, proprio come se fosse una sorta di archivio. Infine qui dentro sono indicati anche gli obiettivi da completare per trovare i vari oggetti sbloccabili man mano che si procede nel gioco.

Come esplorare al meglio il mondo dei vichinghi

Riassumendo quanto possiamo fare in questa esperienza di gioco, di sicuro potremo ottenere la migliore esperienza narrativa giocando gli archi narrativi degli anglosassoni e dei vichinghi nell'ordine suggerito. Tutte le missioni sono rigiocabili in qualsiasi momento e quando si interagisce con un Sito di Scoperta o un Dietro le Quinte, una finestra pop-up apparirà nell'angolo in basso a sinistra del tuo schermo, mostrandoci quante altre ne puoi trovare in questa regione.

Di quali altre opzioni disponiamo? Ecco disponibili due modalità presenti anche nelle storie principali dei capitoli più recenti. Possiamo chiamare il nostro corvo per godere di una vista dall'alto e aiutarci a trovare preziose opportunità nel mondo che ci circonda, mentre se vogliamo avere un approccio più diretto sul territorio, possiamo chiamare la nostra cavalcatura per un modo più veloce di viaggiare. Quando siamo a cavallo, possiamo anche provare l'opzione auto-follow road entrandio nella visuale in prima persona e vedere dettagli più precisi.

Infine questa versione presenta una piccola nota dolente, per coloro che non fossero avvezzi alla lingua inglese: al lancio, non presenta alcuna localizzazione in italiano, ma solo in inglese, francese, tedesco, spagnolo e poche altre lingue. Un punto parzialmente a sfavore per i giocatori che non sono troppo "amici" delle lingue straniere. Un'altra pecca, se vogliamo, di questo contenuto, è la dimensione richiesta di spazio sul PC: siamo a quasi 100GB di dimensione da scaricare, un'impresa non facilissima per chi non dispone di una connessione abbastanza rapida e anche per chi non disponga di troppo spazio libero sul proprio hardware.

Conclusioni

Assassin's Creed Discovery Tour: Viking Age si presenta come gli altri tour dei precedenti titoli della saga Ubisoft, con qualche difficoltà tecnica qua e là nella risposta ai comandi e qualche glitch visivo, ma complessivamente risulta una buona esperienza per gli amanti di queste tipologie di DLC. Inoltre, le opzioni a disposizione sono piuttosto ampie e riprendono in parte anche quelle presenti nella storia principale, e se da una parte questa scelta risulta buona per orientare i giocatori nel gameplay, può anche essere percepita come una mancanza di varietà da parte del team di sviluppo. Disponibile come contenuto stand-alone o come DLC per coloro che già possiedono il gioco principale, rimane un'ottima occasione di approfondimento per gli amanti della storia norrena.

Voto Recensione di Assassin's Creed Discovery Tour: Viking Age


7.8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • contenuti di approfondimento piuttosto numerosi...

  • opzioni di gioco simili a quelle della storia principale...

Contro

  • ...ma talvolta ridondanti

  • ...ma che possono sembrare poco creative e originali

  • qualche difetto tecnico nelle performance in versione PC

Commento

Assassin's Creed Discovery Tour: Viking Age si presenta come gli altri tour dei precedenti titoli della saga Ubisoft, con qualche difficoltà tecnica qua e là nella risposta ai comandi e qualche glitch visivo, ma complessivamente risulta una buona esperienza per gli amanti di queste tipologie di DLC. Inoltre, le opzioni a disposizione sono piuttosto ampie e riprendono in parte anche quelle presenti nella storia principale, e se da una parte questa scelta risulta buona per orientare i giocatori nel gameplay, può anche essere percepita come una mancanza di varietà da parte del team di sviluppo. Disponibile come contenuto stand-alone o come DLC per coloro che già possiedono il gioco principale, rimane un'ottima occasione di approfondimento per gli amanti della storia norrena.

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