Electronic Arts e Battlefield Studios possono finalmente tirare un sospiro di sollievo: Battlefield 6 (acquistabile qui) non solo ha riportato la storica serie FPS sui binari giusti dopo anni di difficoltà, ma si è imposto come il fenomeno commerciale più dirompente del 2025. Con 7 milioni di copie vendute in soli tre giorni dal lancio del mese scorso e un picco di 750.000 giocatori simultanei su Steam, il titolo ha dimostrato che il franchise poteva ancora competere ai massimi livelli nel saturo mercato degli shooter multiplayer. Ma i nuovi dati di mercato rivelano un successo ancora più impressionante di quanto inizialmente stimato.
Secondo l'ultimo report di Circana, Battlefield 6 ha conquistato il titolo di shooter più venduto dell'anno, superando persino Call of Duty: Black Ops 7 nelle vendite combinate su tutte le piattaforme. Un risultato clamoroso considerando la tradizionale dominanza del franchise Activision nel genere. Le cifre includono sia le copie fisiche che digitali attraverso Xbox Series X|S, PlayStation 5 e PC, configurando un lancio multipiattaforma estremamente capillare.
La lista dei titoli battuti da Battlefield 6 nelle classifiche di ottobre legge come un who's who del gaming 2025: Monster Hunter: Wilds, Borderlands 4, The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered, Elden Ring Nightreign e Kingdom Come: Deliverance 2 sono tutti rimasti dietro allo shooter EA. Persino pesi massimi come Pokémon Legends: Z-A, Ghost of Yotei e NBA 2K26 hanno dovuto inchinarsi al fenomeno Battlefield, mentre titoli del 2024 come lo stesso Call of Duty: Black Ops 6 e Helldivers 2 continuano a resistere ma in posizioni inferiori.
Il successo commerciale trova le sue radici in scelte di design che hanno riportato la serie alle origini dopo anni di sperimentazioni fallimentari. Battlefield V del 2018 aveva iniziato a mostrare crepe nella formula, ma è stato Battlefield 2042 nel 2021 a danneggiare seriamente la reputazione del franchise con la sua controversa eliminazione del sistema a classi e una direzione artistica che aveva alienato la fanbase storica. Battlefield 6 fa marcia indietro su quelle decisioni, reintroducendo le classi tradizionali con un arsenale vastissimo, gadget tattici innovativi che premiano il gioco di squadra intelligente, e soprattutto il sistema di distruzione dinamica più sofisticato mai visto nella serie.
Il pacchetto al lancio include 11 mappe, diverse modalità multiplayer e persino una campagna single player di discreta qualità, aspetto spesso trascurato negli shooter multiplayer moderni. Ma l'asso nella manica di EA è stato il lancio parallelo di Battlefield REDSEC, un battle royale free-to-play che compete direttamente con Call of Duty: Warzone. Sebbene REDSEC non contribuisca direttamente alle cifre di vendita essendo gratuito, ha funzionato come gateway perfetto per attirare nuovi giocatori verso l'esperienza completa di Battlefield 6.
Per chi non ha ancora provato il gioco, EA ha annunciato una free trial dal 25 novembre al 2 dicembre che permetterà di testare tre mappe attraverso cinque modalità diverse. Un dettaglio importante: i progressi ottenuti nello sblocco di armi, accessori e gadget verranno mantenuti in caso di acquisto successivo, eliminando la frustrazione di dover ricominciare da zero. La mossa arriva nel momento perfetto per intercettare i giocatori durante il periodo delle festività.