Il mondo degli sparatutto in prima persona è diventato un campo di battaglia aziendale dove Activision ed EA si sfidano colpo su colpo, e l'ultima mossa del colosso dietro Call of Duty sembra tutt'altro che casuale. Proprio mentre Electronic Arts si preparava a lanciare REDSEC, il nuovo battle royale della serie Battlefield, Activision ha annunciato un periodo di prova gratuita per Black Ops 6 che parte esattamente nello stesso giorno. Una coincidenza? I fan e gli osservatori del settore hanno seri dubbi, soprattutto considerando la storia recente di questa rivalità commerciale sempre più accesa.
Il 27 ottobre EA aveva confermato il lancio a sorpresa di REDSEC per il giorno successivo alle 17:00 ora italiana, un momento atteso dai fan della serie che finalmente avrebbero potuto mettere le mani sul battle royale di Battlefield. Poche ore dopo quell'annuncio, però, Activision ha svelato che le modalità multigiocatore e zombie di Black Ops 6 sarebbero diventate accessibili gratuitamente dal 28 ottobre fino al 3 novembre. La tempistica ha immediatamente sollevato sopracciglia in tutta la community videoludica.
Grab your squad. We’ve got Black Ops 6 💥
— Call of Duty (@CallofDuty) October 27, 2025
Get access to Black Ops 6 Multiplayer and Zombies for free starting tomorrow 🎮 pic.twitter.com/xTZv7VQlnP
Non si tratta nemmeno del primo episodio di questa guerra psicologica tra giganti. Lo scorso mese Activision aveva già lanciato una prova gratuita sostanziosa di Black Ops 6 proprio il giorno prima dell'uscita di Battlefield 6 (acquistabile qui), e la manovra aveva già fatto discutere. Oggi il copione si ripete, con il trial che va a scontrarsi non solo con REDSEC ma anche con l'inizio della stagione 1 di Battlefield 6, rendendo ancora più evidente quello che sembra un tentativo deliberato di rubare l'attenzione al rivale.
La difesa ufficiale di Activision punta sul calendario: il periodo gratuito coinciderebbe con Halloween e Black Ops 6 include proprio un aggiornamento a tema per la festività. Tuttavia questa spiegazione convince poco chi segue da vicino le dinamiche dell'industria videoludica, dove il tempismo delle comunicazioni raramente è lasciato al caso, specialmente quando in ballo ci sono investimenti da centinaia di milioni di dollari.
La battaglia tra i due franchise affonda le radici nei mesi scorsi, quando la discussione si è concentrata sull'estetica e sull'autenticità delle produzioni. Ad agosto Activision aveva sorpreso la community annunciando che operatori, skin e armi di Black Ops 6 non sarebbero più stati trasferibili in Black Ops 7, invertendo una pratica consolidata. La giustificazione ufficiale parlava della necessità che il nuovo capitolo mantenesse un'autenticità ambientale coerente con la serie e il suo contesto narrativo.
Questa decisione arrivava mentre Battlefield 6 puntava tutto su un'estetica più realistica e militaresca. Gli sviluppatori di DICE avevano già fatto sapere di non voler introdurre collaborazioni che compromettessero il tono generale del gioco, una chiara presa di posizione rispetto a certe scelte della concorrenza. In un'intervista recente a DBLTAP, Shashank Uchil, design director di Battlefield 6, ha rincarato la dose citando esplicitamente la controversa skin di Nicki Minaj apparsa in Call of Duty come esempio di ciò che il suo gioco non vuole essere.
Le parole di Uchil non lasciano spazio a interpretazioni: Battlefield 6 deve rimanere ancorato alla realtà militare come lo erano i capitoli tre e quattro della serie, con soldati veri in equipaggiamento autentico. Il director ha persino indicato l'artwork promozionale del gioco, che mostra truppe in assetto da combattimento davanti a una New York devastata dalla guerra, come manifesto di questa filosofia progettuale. "Non penso che abbia bisogno di Nicki Minaj. Manteniamolo reale, manteniamolo credibile", ha dichiarato senza mezzi termini.
EA aveva già alzato il tiro il mese scorso con una campagna marketing aggressiva che includeva un trailer live-action esplicitamente pensato per pungolare Call of Duty. Activision aveva risposto estendendo la beta aperta di Black Ops 7 di ulteriori 24 ore fino al 9 ottobre, portandola a sovrapporsi con la data di lancio di Battlefield 6. Un gioco di schermaglie continue dove ogni mossa sembra studiata per sottrarre visibilità e giocatori all'avversario.
Per entrambi i publisher la posta in gioco è altissima. Battlefield 6 ha conquistato un vantaggio temporale uscendo con un mese di anticipo rispetto al rivale, e l'arrivo di REDSEC come battle royale gratuito rappresenta una sfida diretta a Warzone, la gallina dalle uova d'oro di Activision in questo segmento di mercato. Black Ops 7 contrattaccherà il 14 novembre, ma nel frattempo entrambe le compagnie stanno mobilitando tutte le risorse disponibili per conquistare l'attenzione dei giocatori durante la cruciale stagione natalizia.